2.

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POV IZUKU
La cena era piuttosto ricca, c'era un po' di tutto, non posso dire di essermela passata male.

Poco a poco tutti si stavano ritirando nei dormitori, e quando ebbi finito decidi di andare anch'io verso il mio.
Giunto davanti alla porta della mia stanza, notai la figura di Todoroki davanti la sua camera.

Appena lo vidi mi bloccai: volevo parlargli, volevo davvero conoscerlo, mi piaceva il suo carattere.

Feci un profondo respiro, presi coraggio e mi avvicinai a lui.

"Hey Todoroki" dissi balbettando e con voce tremolante.

Lui inizialmente non rispose e si limitò a guardarmi, ma poi replicò: "Ciao, Midoriya".

Alle sue parole un brivido percorse la mia schiena, ma decisi di non darci peso e di portare avanti la conversazione.

"Uhm.. beh, come è andata la cena?" continuai imbarazzato, non rendendomi conto nemmeno di quel che stessi dicendo.

Dopo qualche istante di silenzio, rispose: "Bene dai, c'erano molte cose. A te?"

"Anch'io tutto bene, grazie" dissi io, accennando un sorriso.

Lui sospirò, e dopo pochi secondi concluse: "Mi fa piacere. Allora a domani Midoriya."

"A domani, Todoroki-kun."

POV SHOTO
Il giorno seguente mi alzai parecchio presto, così decisi di andare a fare una doccia con calma, era da molto che non mi rilassavo e ne avevo davvero bisogno.

Verso le sette andai in sala comune per mangiare qualcosa, era stranamente silenziosa, ma a me d'altronde il silenzio piaceva.

Appena finita la colazione mi misi la divisa scolastica, e cominciai ad incamminarmi per andare a scuola.

Arrivato a destinazione, vidi solo una testolina verde poggiata sul suo banco, probabilmente si era addormentato, rimasi a fissarlo per qualche secondo fin quando non decisi di svegliarlo, eravamo pur sempre a scuola no?

Avvicinandomi a lui, notai che sulle guance aveva delle piccole lentiggini, lo rendevano davvero carino.

Lo risvegliai chiamandolo per nome a bassa voce, fin qundo non fece una piccola smorfia, aprendo gli occhi e strofinandoseli con le ditina.

POV IZUKU
mi risveglai grazie a qualcuno che mi stava chiamando, guardandomi attorno capì che era stato il bicolore, così lo ringraziai imbarazzato.

Pochi minuti dopo entrò anche il resto della classe tra cui Kacchan, che si sedette vicino ad un ragazzo che mi pare si chiamasse kirishima.

A prima ora avevamo il professore Aizawa che si presentò in un sacco a pelo giallo, il quale fece ridere la maggior parte dei mie compagni.
Le ore successive furono abbastanza noiose, non avevamo ancora svolto delle prove pratiche, ma i professori ci avevano comunicato che a breve sarebbero arrivate.

Verso la terza ore sentimmo il suono della campanella, ciò significava che era arrivata ora di pranzo.

Accompagnato da Uraraka e Ilda, giugemmo alla mensa notando Todoroki seduto da solo, perciò decidemmo di fargli compagnia, anche se lui alla nostra vista non ne sembrava affatto felice.

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Era notte fonda, quando sentì un forte urlo provenire da una delle stanza vicino alla mia, la prima persona che mi venì in mente fu: "TODOROKI-KUN".

Mi infilai le prime cose che trovai e mi precipitai nella sua stanza, la porta non era chiusa a chiavi così senza nemmeno bussare decisi di entrare.

Trovai il bicolore rannicchiato nel suo letto con le mani tra i capelli, mentre fissava un punto indefinito della sua stanza.

Mi avvicinai al suo letto, e lui si risvegliò dal suo stato di trance sembrava davvero terrorizzato.
"Hey, tutto ok?" gli chiesi.

lui si limitò a mugolare un si, anche se a dirla tutta non era per nulla convincente.

Dopo pochi secondi posò lo sguardo su di me, il che mi fece sussultare e senza pensarci troppo lo abbraccai.

Mia madre diceva spesso che gli abbracci facevano davvero stare meglio le persone, e non potevo darle torto.

Quando feci per staccarmi, anche se contro voglia, qualcosa mi bloccò: "Il tuo calore mi piace."

Una sola frase che fece battere sfreneticamente il mio cuore, sentivo di poter morire in quel esatto istante.

Don't Cry - TododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora