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POV SHOTO

Ogni mia singola giornata brillava di luce, luce che aveva portato Izuku, si lui era... quella luce, che riusciva a farti amare ogni singolo istante della tua vita, anche il più piccolo e insignificante.

Quest'oggi era finalmente arrivata l'ora di tornare scuola, nei giorni precedenti avevo portato tutte le mie cose nel dormitorio, ed ero riuscito anche a prendermi del tempo per riposare.

Durante il resto delle vacanze natalizzie mi ero preparato molto per lo studi, e quando mio padre era a casa, mi costringeva ad allenarmi con lui, quindi ero davvero molto stanco.

Finito di lavare i denti mi misi un giubbotto pesante, e uscii dai dormitori.

Qualche minuto dopo ero già arrivato davanti ai grossi cancelli grigi, notando accanto ad essi, una piccola testolina verde, che con l'intento di salutarmi in modo al quando goffo, per poco non cascava a terra di faccia.

Accellerai il passo e mi diressi verso di lui.
"Giorno" dissi mostrando un piccolo sorrisetto sotto la sciarpa.
"Buongiorno" rispose guardandosi in torno per poi abbracciarmi, sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
"Ehy ehy, ci siamo visti ieri, cos'è tutta quest'allegria"
"Mi mancavi."
Spalancai gli occhi alla sua affermazione e ricambiai l'abbraccio.

La maggior parte delle ore scolastiche passarono noiosamente nel sentir parlare i miei compagni delle fantastiche vacanze che avevano trascorso.

Al suono della campanella, segno che le lezioni erano terminate, riposi  frettolosamente tutte le mie cose nello zaino, e mi diressi verso l'uscita.

Prima di tornare nella mia stanza presi qualcosa da mangiare dalla cucina, non avevo voglia di pranzare con i miei compagni e dover sentire come fossero state belle le loro vacanze, cercando di mentire sulle mie.

Arrivato, buttai lo zaino a terra e mi misi subito al letto, la giornata non iniziata tanto male, ma di certo ero ancora parecchio stanco, da riuscire perfino ad addormentarmi in pochi minuti.

Mi svegliai qualche ora dopo per colpa di un rumore assordante che non smetteva di ripetersi, mi alzai sbuffando, e notai le molteplici chiamate e messaggi da parte di Midoriya.

Era molto preoccupato siccome avevo saltato il pranzo e stavo continuando a non rispondergli, così decisi di inviargli un messaggio dicendogli che era tutto ok e non avevo molta fame.

Pochi istanti dopo mi diressi verso il bagno, mi sciacquai la faccia per riprendermi dal sonno, e cambiandomi dal uniforme scolastica, indosai una tuta nera con una felpa larga, successivamente presi un buon libro dallo scaffale e mi diressi sul balcone.

Era tutto molto silenzioso, probabilmente gli studenti si trovavano tutti all'interno del dormitorio e anche se qualcuno era rimasto fuori, comunque le loro voci da qui su non si riuscivano a sentire.

Con molta calma passai parecchio tempo a rilassarmi leggendo.

Smisi soltanto quando sentii qualcuno bussare alla mia porta e sapevo perfettamente chi fosse quel qualcuno.

"E-ehy" mi disse col le guanciotte rosse e un vassoio pieno di cibo fra le mani.
"ehy" risposi facendolo entrare.
"Sai non...non ti avevo visto a mensa e mi ero preoccupato quindi e-ecco, ho portato questo in caso avessi fame, ovviamente non devi mangiarlo se non vuo-" 
Lo baciai senza farlo finire, aveva già cominciato a parlare a vanvera e troppo velocemente.

Lui si zitti e posò il vassoio sulla scrivania.
"Grazie" lo ringrazia per il gesto, mi sentivo davvero felice che qualcuno ci tenesse così tanto a me.
"Non è nulla davvero" rispose mettendo seduto sul letto.

Passammo qualche minuto a parlare, fin quando non mi venne un idea, così presi dei vestiti dal mio armadio e notando la faccia di Izuku al quanto confusa andai a cambiarmi.

Uscii dal bagno, presi due giubbotti dandone uno al verdino, gli misi adosso una sciarpa che gli copriva anche il naso e ridacchaindo per quanto fosse carino, lo presi per mano e mi diressi verso la porta.

"Todoroki-kun, dove stiamo andando"
"Usciamo", si per la prima volta credo, avevo davvero voglia di uscire.

Lo portai per le strade del quartiere, passando in un bellissimo bar decorato da tante lucine, e con ancora l'albero di natale pieno di palline colorate.

Arrivati al centro della città, osservai la massa di gente che camminava senza fermarsi neanche un attimo, mi fermai a guardare anche Izuku, notando l'enorme quantità di disagio che stava provando, tanto da lasciare la mia mano e mettersela in tasca.

Aveva paura? Alcune persone ci avevano notato e altre perfino guardato in modo strano.

Io a mia volta però non feci nulla, facendo finta di non averci fatto caso, così continuammo la nostra passeggiata ancora per poco fin quando non decidemmo di tornare indietro.

Ritornati nelle mia camera posammo i giacchetti e ci sedemmo sul letto.

"Shoto...noi cosa siamo?" sussuro Midoriya tenendo lo sguardo posato a terra e con le guance completamente rosse per l'imbarazzo.
Arrossii a mia volta, e spalancai gli occhi per la sorpresa, ma sapevo perfettamente quale sarebbe stata la mia risposta.
"Io sono sempre stato tuo Izuku, la mia anima lo è sempre stata."
"Quindi siamo..."
"Si" risposi alzandogli il viso da sotto il mento, con due dita, in modo tale da far scontrare i suoi bellissimi occhi verdi con i miei, e
stava piangendo, ma piangendo dalla felicità.

Lo abraccia tenendolo stretto stretto al mio petto tanto da sentire il suono del suo cuore battere velocemente.

"Shoto ma noi non siamo sbagliati?" sussurrò di nuovo singhiozzando.
"Izuku, non c'è niente di male, nell'amore qualcuno del proprio sesso.
Il fatto che alle persone non piaccia, non significa che tu debba vergognartene.
Il fatto che intorno a te gli altri non lo capiscano, non significa che tu debba odiarti. È qualcosa anche non puoi cambiare, sei quello che sei, sii semplicemente quello che sei."  risposi asciugandogli le lacrime dandogli dei piccoli baci sulle guance.

Lui mi sorrise di nuovo, tornando a splendere più di qualsiasi altro sole.

Don't Cry - TododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora