Capitolo 1

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È tutto così noioso qui, non ho più nulla da fare ormai. Ho appeso sul soffitto della mia cella degli uccellini fatti con la carta. Mi ha insegnato a farli il mio ex vicino di cella, Finn. Arrivai qui, nello stesso momento in cui arrivó lui.
Avevamo fatto amicizia sin da subito e grazie ad un buco, che faceva da finestra per noi, presente tra le nostre celle. Lo ricoprivamo con dei fogli di album da disegno, ci disegnavo sopra qualcosa di significativo per far capire alle guardie che era importante per me tenerlo lì ed ecco fatto! Anche se, a pensarci bene, non hanno mai notato nulla di sospetto. Non lo abbiamo creato noi ma era già presente e, cosa fare di meglio che utilizzarlo per non impazzire?! Così chiacchieravamo ogni sera perché durante la giornata eravamo troppo sgamabili. Le guardie durante la giornata ci portano il cibo e non sempre rispettano gli orari quindi, per andare sul sicuro, abbiamo deciso di vederci durante la sera. Questo è durato per circa 7 mesi perché poi è stato trasferito in un'altra cella e io sono sola da 3 mesi. Come faccio ad avere la condizione del tempo? Semplice! Segno sulla facciata del muro vicino al mio letto delle linee proprio come nei film. Ad ogni modo...Le pareti sono piene zeppe di miei disegni, è l'unica cosa che mi fa distrarre dal pensiero che tra esattamente un mese dovrò morire. Che bello però se ci pensate, morire del prorio compleanno, il regalo che tutti desidererebbero. Tutto questo per aver difeso un povero ragazzo che stava venendo massacrato di botte da altri ragazzi.
È vero che per difenderlo ho dovuto uccidere uno dei ragazzi ma almeno ho salvato quel ragazzo e, detto in tutta sincerità, lo rifarei se servirebbe a salvare una vita innocente.
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Mentre penso al mio passato sento degli scricchiolii provenire dalla porta, non penso che sia l'ora di pranzare quindi dovrebbe essere la mia ora. Ma come è possibile? Sono sicura che manchi un mese.
Vedo avanzare tre guardie alte e robuste.
Non avevo via di scampo, forse hanno deciso di giustiziarmi prima del mio compleanno. Forse non c'era abbastanza ossigeno per tutti e dovevano uccidere noi prigionieri che per loro non contiamo niente.

Uno di loro dice freddamente
"Prigioniera numero 102 mani in alto e testa al muro".
Io senza oppormi faccio come dice e dopo che due di loro mi bloccano l'altro esce dalla tasca della sua giacca un braccialetto metallico.
Non capisco cosa stia succedendo.
"Ma non è ancora arrivata la mia ora... Il mio compleanno è tra un mese esatto... io- io non capisco"
"Non c'è bisogno che tu capisca" dice la guardia con il braccialetto in mano e in meno di un secondo me lo impianta sul polso.
Sento un brivido attraversare tutto il mio esile corpo come una scossa.
Neanche il tempo di abituarmi alla situazione che mi sento strattonare e vengo portata in un corridoio pieno zeppo di altri ragazzi suppongo prigionieri come me.

Uno ad uno ci fanno entrare in una navicella... ODDIO! ANDREMO SULLA TERRA?! non ci posso credere. Aspettavo da tantissimo questo momento e non mi sembra vero.
Non mi importa se la Terra sia abitabile o meno, qualsiasi posto è meglio che qui. Sarebbe un esperienza bellissima anche solo mettere piede sul pianeta per poi morire o addirittura morire durante il viaggio, tanto non ho niente da perdere. Non ho una famiglia, mia madre è morta per problemi di salute e dopo la sua morte mio padre ha iniziato a fare uso di alcool e amorfina che riceveva da Nigel in cambio di qualche oggetto della nostra vecchia cella-casa. Non so se sia ancora vivo e ad essere onesta non mi interessa, da quando ha iniziato a fare uso di tutte quelle robaccie mi insultava e mi picchiava e nessuno si è mai accorto dei miei lividi. Neanche la mia ex migliore amica Roma... penso che se ne sia accorta in realtà, cioè come fai a non accorgerti di un livido enorme sull'occhio? Ma lei non si è mai interessata veramente di me. Era la mia migliore amica solo perché i nostri genitori erano molto amici ma dopo quel che è successo ai miei genitori... mi ha abbandonata.
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Mi fanno sedere su un sedile della navicella con cinture di sicurezza che mi tengono stretta e al sicuro se così si può dire.
Una volta che siamo tutti ai nostri posti sentiamo il conto alla rovescia e, quando si sente una voce robotica nominare il numero 3 sentiamo uno sparo provenire dall'esterno e subito dopo veniamo lanciati.

SPAZIO AUTRICE🤍
Ehilà ecco il primo capitolo.
Spero che vi piaccia🤍
Volevo solo precisare che i fatti non verranno narrati in modo cronologico come nella serie ma in ordine sparso e alcune scene non saranno narrate. Tutto questo per introdurre più scene personali di Sharon e Bellamy🤍

Together~Bellamy Blake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora