Capitolo 4

223 8 2
                                    

Dopo essere entrate nella navicella Clarke ci fa sedere su alcune casse di metallo e subito dopo prende parola.
"MA SIETE FORSE IMPAZZITE?! POTEVATE PERDERE LA GAMBA O PEGGIO MORIRE!"
Forse sarebbe stato meglio morire pur di non sentirla più.
"Clarke calmati, ci siamo divertite almeno e poi siamo vive e vegete proprio davanti a te" dice Octavia.
"Siete delle irresponsabili ecco perché andate d'accordo voi due"
Io e Octavia ci guardiamo contemporaneamente e scoppiano a ridere.
"E ora perché state ridendo?!"
"Sembri una mamma" dico io con un sorriso sul volto che sta lottando per non trasformarsi in una cascata di risate.
Clarke apre la bocca per ribattere ma proprio in quel momento entra Bellamy.
"Come state voi due?"
"Tutto alla grande" risponde la sorella.
"Si certo tralasciando le vostre enormi ferite sulla gamba, che poi come avete fatto a camminare per tutta la strada di ritorno?!"
"Sai Bell noi donne sappiamo gestire il dolore meglio di voi uomini" gli dico facendo un sorrisino.
"Oh si certo credic- aspetta come mi hai chiamato?"
O dio santissimo.
"Bellamy"
"No non mi hai chiamato Bellamy"
"Si invece"
"No"
"Si"
"No"
"Si"
potrei continuare all'infinito ma per mia sfortuna è presente una certa Octavia Blake.
"Ti ha chiamato BELL" dice scandendo l'ultima parola.
Posso ucciderla?
"Non è vero"
"Invece si"
"Siete proprio delle bambine" dice Clarke.
Posso uccidere anche lei? Vi prego non la sopporto più.
In tutto ciò Bellamy se la ride. Che stronzo.
"Apsettate un attimo... ma voi non siete partiti in 6?" dice Bellamy.
"Sì... ho capito cosa intendi dire e si uno di noi, Jasper, è stato attaccato e lo hanno preso" dice Octavia.
"Chi lo ha preso?"  chiede curioso Bellamy.
"Non ne ho idea, gli hanno lanciato una lancia nel petto quindi sono umani, sopravvissuti alle radiazioni rilasciate con l'esplosione nucleare, ad ogni modo dobbiamo andare a salvarlo" dice la bionda.
"Scusate credo di non aver capito bene, voi state dicendo che è stato trafitto da una lancia nel petto e volete salvarlo?! È morto!" dice Bellamy.
"Se fosse davvero morto come mai lo abbiano sentito urlare mentre veniva trasportato via?" ribatte Clarke.
"Non ne ho idea, ma per me non ne vale la pena" dice Bellamy uscendo dalla navicella seguito da Clarke, Octavia e da me.

"Wells" dice Clarke andando incontro al figlio del cancelliere.
"Dov'è il tuo bracciale?" gli chiede prendendogli il polso.
"Chiedilo a loro" risponde Wells indicando con la testa Bellamy e altri ragazzi.
"Che cosa sta succedendo?" chiedo confusa.
"Succede che il sistema dell'Arca sta morendo e questi bracciali mandano all'Arca i nostri segnali vitali. Se li togliamo la nostra gente ci crederà morti e non riterrà giusto seguirci!" dice Clarke alzando il tono della voce per farsi sentire da tutti.
"La MIA gente è tutta qui" inizia a dire Bellamy "La TUA gente ha ucciso mia madre solo perché ha avuto una seconda figlia. La TUA gente CI HA MANDATO QUI GIÙ A MORIRE!" continua Bellamy. Questa volta gli do ragione.
Tutti iniziano ad appoggiarlo.
"Ma lì su ci sono anche persone senza alcuna colpa! Ci sono operai, contadini-" nessuno ascolta più Clarke tutti iniziano ad urlare il nome di Bellamy.
Se ne vedranno delle belle tra loro due.

È passato un po' di tempo dal battibecco che ci era stato e ora sono seduta con la schiena appoggiata alla corteccia di un albero proprio vicino la navicella. Non penso a nulla, mi sto solo rilassando.
Sto per addormentarmi quando sento Octavia dirmi qualcosa- mi correggo, urlarmi qualcosa.
"SHARON SEI PRONTA!?"
"Per fare cosa?"
"COME SAREBBE A DIRE?! PER ANDARE A SALVARE JASPER!"
"STATE GIÀ ANDANDO? OH CERTO CHE SONO PRONTA" faccio per alzarmi ma sento un forte dolore alla gamba, sicuramente dovuto al fatto che sono stata seduta per molto tempo. Appena sposto un piede avanti per provare a camminare mi sento cadere, anzi sto cadendo ma fortunatamente sento dietro di me delle mani sostenermi dai fianchi.
"DOVE CREDEVI DI ANDARE?" riconoscerei questa voce ovunque.
"Non sono affari tuoi Blake" rispondo freddamente.
"Mhh dalle abbreviazioni siamo passati ai cognomi vedo"
"Non montarti la testa Blake ti ho chiamato solo una volta con l'abbreviazione"
"Ad ogni modooo stiamo andando a salvare Jasper" dice Octavia. Fate una statua a questa donna per avere il potere di toglierti dalle situazioni più imbarazzanti. (Oltre che a crearle)
"Voi non avete capito proprio niente, siete ferite e dovete riposare".
Provo a ribattere ma si avvicina Clarke.
"Bellamy ha ragione, ci rallentereste"
"Perché sei venuta, che cosa vuoi?" dice Bellamy.
"Sono venuta per te, so che hai una pistola"
Bellamy non risponde ma alza di poco la maglietta per far intravedere la pistola.
"Bene. Seguimi" dice Clarke.
"E perché dovrei?"
"Perché tu vuoi che gli altri ti seguano e ora uno tra noi due sembra avere paura" Clarke se ne va e Bellamy si gira verso di noi.
"ATOM" chiama un ragazzo che si avvicina a noi.
"Mia sorella e Sharon non lasciano l'accampamento intesi?" il ragazzo annuisce.
"Se qualcuno le sfiora se la vedrà con me".
Il ragazzo annuisce di nuovo e Bellamy se ne va.
"Non sapevo che tuo fratello fosse l'imperatore e che avesse addirittura gli schiavi che lavorano per lui" dico a Octavia guardando poi Atom.
"Ti renderemo la vita un inferno" dice Octavia rivolgendosi al ragazzo.

SPAZIO AUTRICE🤍
Scusate il capitolo corto  ma avevo voglia di pubblicare due capitoli oggi: uno abbastanza lungo e un altro più corto per introdurre poi il capitolo di domani🤍
Spero che vi sia piaciuto il capitolo e nulla a domani🤍

Together~Bellamy Blake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora