Capitolo 5

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Clarke, Bellamy, Wells, Finn e un altro ragazzo di cui non so il nome, sono appena partiti.

Se Bellamy pensava di farci sorvegliare da uno stupido ragazzo se lo può anche scordare.

"Ehy O"
"Ehy Sha"
"Pensi quello che penso io?"
"Ovviamente"
"Ottimo andiamo"

Anche se ci conosciamo da pochissimo tempo mi sembra di conoscerla da tutta la vita.
Se ho in mente di fare qualcosa, lei lo capisce. Se non mi vede per più di 10 minuti, mi viene a cercare e poi, ecco la parte che preferisco, ADORA FARE CAZZATE! Cioè non si trova molto spesso un ragazza a cui piace rischiare anche la vita pur di divertirsi.
Con Roma non era così. Per niente.
Non le riferivo i miei pensieri e lei non lo faceva con me. Non ci confidavamo tra di noi. In poche parole eravamo migliori amiche ma non lo eravamo.

Io e Octavia cerchiamo di allontanarci dagli altri e da Atom soprattutto, che ci osserva anche se è molto distante.
Devo ammettere che siamo proprio ridicole: avendo la ferita ancora non cicatrizzata, la gamba fa un po' di male a entrambe e stiamo letteralmente zoppicando verso la fuga.

Non riusciamo neanche a fare due passi, metaforicamente eh, che ci viene incontro chi se non Atom?

"Dove credete di andare?"
"Non lo so basta che stiamo lontane da te" gli dico scocciata.
"Ho promesso a Bellamy di controllarvi ed è ciò che farò"
"Mh adesso segui gli ordini di Bellamy? Sei diventato un suo servo?" gli dice Octavia.
"Non sono il servo di nessuno."
"E allora non ci controllare! Vai a fare qualcos'altro" gli rispondo.

Atom non ci ascolta e ci trascina dentro la navicella.
"AO LASCIAMIIIII" urlo.
Mentre cerchiamo di dimenarci lui ci porta sul piano superiore della navicella e dopo averci lasciate lì se ne va chiudendo la botola e bloccandoci lì.
"ATOM"
"ATOOOOOMM"
"Smettetela di urlare. Non vi libererò prima che arrivi Bellamy."
"ATOM FAI SCHIFO" gli urliamo io e Octavia all'unisono.

Dopo un po' che discutiamo sul quanto sia stronzo Bellamy Blake notiamo un ragazzo... MONTY!
"No no non badate a me, continuate pure, mi stavo divertendo" dice in tutta tranquillità.
"Ma che stai facendo?" gli domanda Octavia.
"Avete presente quei bracciali che ci hanno impiantato nel polso?"
Entrambe facciamo con la testa un segno di sì.
"Avevo pensato che se riesce ad inviare i nostri segnali vitali all'Arca vuol dire che ci deve essere un modo per comunicare con essa attraverso questi bracciali. Voglio dire i nostri segnali vitali arrivano fino allo spazio con questo bracciali. Quindi potremmo usarli per metterci in contatto con l'Arca... "
"Immagino che ci sia un ma" gli dico io.
"Esatto. Per vedere come fare e poi per farlo ho bisogno di un bracciale funzionante... ho provato col mio ma il segnale si è spento subito dopo"
dice Monty in modo triste.
"Usa il mio" gli dico.
"Sei sicura?"
"Si"
"Ok...ti avverto farà un po' male ma devi cercare di stare ferma"
"Nessun problema"
Mi fa stendere il braccio su un tavolino di metallo e avvicina al mio polso un ferro sottile e lungo con una piccola curva all'inizio.
Infila la punta tra il bracciale e il polso e riesce a togliere il braccialetto.

"Ha fatto male?" chiede preoccupato.
"Assolutamente no"
"Vediamo se riesco a- NO NO NO!"
"Cosa è successo?" chiedo.
"Il segnale si è spento."
"E se provassimo con il mio?" gli propone Octavia.
"Possiamo provare"
"Bene, vai allora"

Appena finito sembra che il segnale sia ancora acceso.
Da un momento all'altro sentiamo la botola aprirsi e ci ritroviamo con Clarke, Bellamy, Finn e Jasper.
"JASPER!? LUI È... È..." chiede Monty vedendo il suo migliore amico quasi morto.
"È vivo" gli dice Clarke facendo un sorriso.
"Aiutatemi a stenderlo" dice Clarke e insieme stendono Jasper sul pavimento sopra qualche coperta.
"Sharon come stai?" mi chiede Finn avvicinandosi e poi abbracciandomi.
Vedo che Bellamy a quel gesto fa roteare gli occhi.
"Benissimo! La gamba non mi fa più male" rispondo felice!
"Vieni qui che ti controllo" dice Clarke.
Mentre mi siedo su una cassa di metallo Bellamy prende parola.
"Cercare di salvarlo è inutile! È già morto! Dovete accettarlo."
"Ho assistito a numerose situazioni peggiori di questa e fidati se dico che c'è speranza" dice Clarke
"Non si tratta di speranza ma di essere realisti" ribatte Bellamy.
"Bell ti prego dalle una possibilità" gli dico con gli ochhi dolci.
Mi fissa a lungo come per pensare se sia una buona idea o meno.
"Domani se non starà meglio sarò io stesso a mettere fine alle sue sofferenze" detto questo se ne va.
"Tuo fratello è un vero stronzo Octavia Blake" gli dico.
"Come darti torto" risponde.

Together~Bellamy Blake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora