Capitolo 2

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Non riesco ancora a realizzare ciò che mi sta succedendo. Tra le urla degli altri detenuti e le luci che vanno e vengono sembra di stare per morire. A un tratto compare una schermata con Jaha, il cancelliere dell'Arca. Inizia a spiegarci cose e fare il suo discorsetto ad effetto. Ma chi pensa di colpire con i suoi discorsetti? Prima ci manda a morire e poi ci dice che ha fiducia in noi. Io proprio non lo capisco. Alcuni ragazzi iniziano a sganciarsi le cinture di sicurezza e tra questi riesco a vedere Finn.
"Finn? Finn sei tu?!"
"Sharon?!"
"Siii! Non riesco a credere ai miei occ-"
Sentiamo una scossa che ci fa traballare.
"FINN RIMETTI LA CINTURA! ANCHE VOI ALTRI ALTRIMENTI MORIRETE!"
Nessuna risposta solo urla. Staremo attraversando l'atmosfera sicuramente.
Tra le urla e i ragazzi senza cintura che vanno a sbattere da una parte all'altra improvvisamente la navicella si ferma.

Tutti noi ci slacciamo le cinture e mi precipito subito da Finn
"FINN, FINN O MIO DIO RISPONDIMI"
"Sharon sto- sto bene tranquilla, mi sei mancata da morire"
Dice mentre mi abbraccia così forte che non riesco a respirare.
"Anche tu Finn non puoi immaginare quanto"
Dopo pochi istanti si stacca dall'abbraccio. Non capendo cosa gli sia preso seguo il suo sguardo e vedo dei ragazzi, quelli che, come lui, avevano tolto le cinture di sicurezza, morti sul pavimento della navicella.
Lui si accascia sui loro corpi e inizia a piangere.
Mi avvicino a lui e poggio una mano sulla sua spalla.
"È tutta colpa mia" dice.
Non dico niente perché, in parte era colpa sua, ma mi limito ad abbracciarlo.
Ci stacchiamo non appena sentiamo dei ragazzi litigare.
"Qui nessuno ha un fratello!"
"È Octavia Blake, la ragazza che ha vissuto sotto al pavimento!" dice una ragazza nella folla.
Rivolgo il mio sguardo sulla ragazza e noto accanto a lei quello che dovrebbe essere suo fratello.
"Però! Mica male" penso tra me e me.
Il ragazzo abbassa una leva e la sorella, Octavia, esce per prima.
"SIAMO TORNATI BASTARDIIIIII!" urla la ragazza e in un attimo tutti i ragazzi schizzano fuori dalla navicella.

Finn mi prende per mano e mi trascina fuori da quel pezzo di metallo.
"Non riesco a crederci e tu?" dice lui
"E me lo chiedi?! Fino a poco fa pensavo di non avere un futuro, pensavo solo che sarei dovuta morire e... ora mi ritrovo sulla Terra col mio migliore amico e altri detenuti"
"Beh, non è detto che avremo un futuro... potremo morire da un momento all'altro"
"Mi raccomando pensa sempre positivo eh"
Scoppiamo entrambi a ridere.

Io e Finn ci avviciniamo ad una ragazza bionda e al figlio del cancellerie per vedere cosa stessero facendo.
"Volete andare in missione?!" dico "Ma siete forse impazziti?! Siamo appena arrivati sulla Terra e voi pensate a fare delle missioni?!"
"Se non partiamo subito saremo sempre più stanchi e affamati, dobbiamo partire adesso" dice la bionda.
"E chi lo dice?" dice improvvisamente il fratello di Octavia.
"Senti non so chi tu sia, ma so che non sei una guardia, quindi nessuno da ordini ma dobbiamo trovare Mount Weather per trovare del cibo"
ribatte la bionda.
"Sono Bellamy Blake e voi chi sareste?" beh bel nome anche.
"Io sono Clarke Griffin" dice la bionda.
"Wells Jaha" dice il figlio del cancelliere.
"Finn Collins" dice il mio migliore amico.
io non rispondo, stavo cercando di leggere la mappa che aveva Clarke ma con scarsi risultati.
"E tu?" dice Bellamy.
"Sharon Cooper"
vi prego ditemi che non sono diventata rossa.
"Sharon tutto ok? Sei tutta ro-" Finn non riesce a finire che gli schiaccio il piede.
"Ahia ma sei impazzita?!" ora la situazione è ancora più imbarazzante.
Fortunatamente Clarke prende parola.
"Ad ogni modo dobbiamo partire tutti quanti."
"E perché sentiamo?" si iniziano ad avvicinare molti, tutti i detenuti.
"Ancora con questa storia? Se partiamo tutti porteremo più cibo e faremo più in fretta!"
Octavia avanza tra la folla.
"E questo chi lo dice? Il principe e la principessa?"
"Ma davvero è importante chi è a dirlo? È la cosa giusta da fare!" dice Clarke.
"Perché non lasciamo ai privilegiati l'ingrato compito" dice Bellamy.
Si innalza un vociare di sì.
Così Clarke se ne va sbuffando ed entra nella navicella. A seguirla è Wells. Non voglio farci caso più di tanto e me ne vado in disparte a distendermi sull'erba fresca. Siamo appena arrivati, io voglio rilassarmi dopo 1 anno di detenzione.
Mi si avvicina Octavia.
"Ehi" dice
"Ehi ciao!" dico
"Sei Sharon giusto?"
"Si, sono io. Octavia?"
"Si... Scusa non sono molto brava nei dialoghi... Sai com'è... ho vissuto quasi tutta la mia vita fin'ora sotto a un pavimento senza avere un confronto con nessun altro se non mia madre o mio fratello"
"Tranquilla, anche io solitamente non so come iniziare i discorsi... Non perché ho avuto un'infanzia senza amici ma perché sono molto timida"
"mhh capisco, comunque... ho visto come guardavi mio fratello e poi... sei diventata tutta rossa..."
oddio ora cosa faccio?! Ora andrò in panico e diventerò tutta rossa di nuovo
"COSA? OH NO, CIOÈ SI, NO CIOÈ, È UN BEL RAGAZZO MA... ODDIO NO CIOÈ... SI MA NO-"
"ok ho capito sei cotta"
"NO NO GURDA CHE TI SBAGLI CIOÈ-"
"ehi ma non c'è niente di male tranquilla! Piuttosto mi presenteresti quel tuo amico Finn?"
"Oh em si certo"
"Siete amici giusto? Non vorrei aver frainteso e rovinare qualcosa... cioè se state insieme io mi levo giur-"
"Ma no non stiamo insieme, siamo migliori amici!"
"Ah bene" iniziamo a ridere per l'imbarazzo che si era creato.
È proprio simpatica questa ragazza.

SPAZIO AUTRICE🤍
Ehilà!🤍 Spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate se è un po' corto ma volevo poi collegare la scena della missione e farci un capitolo apparte su quello e altre cose.🤍
Ah dimenticavo domani dato che è domenica e devo fare i compiti non credo che pubblicherò ma se non riesco a pubblicare aggiorno lunedì! 🤍

Together~Bellamy Blake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora