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Ci siamo messi seduti in veranda, l'attesa mi rende ... ci rende nervosi.
"Drew rilassati così gli farai solo paura...e noi non vogliamo questo giusto?"
La mia mente però è annebbiata...
voglio solo avviciarmi il più possibile e scoprire se davvero lui è il mio predestinato...

Una macchina...si avvicina...
Io e Jack ci guardiamo poi ...è lui!
Si avvicina ai cancelli e lo vedo sporgere una mano dal finestrino per suonare...
Jack si alza ed entra in casa per rispondere al citofono ed aprire...
sento la sua voce
"Consegna pizza"
Dea della luna... che melodia...
"Prima casa sulla destra" risponde Jack
Poi mi raggiunge...ed insieme guardiamo la macchina che si avvicina... Scende e ...
Cazzo! È un angelo...bellissimo!
"Buonasera... Sig. Garret?"
"Si siamo noi..." anticipa subito Jack calcando sul noi.
Prende i cartoni delle pizze e con anche le nostre bibite e si avvicina...
io rimango immobile respirando a pieno polmoni il suo inebriante profumo...
...mio...è lui!
"Salve...sono sedici e cinquanta..."
Jack prende di nuovo in mano la situazione,
mentre io...io cerco di trattenermi dal saltargli alla gola per marchiarlo.
Tira fuori il portafoglio e prende una banconota da venti ...fa per porgergliela
"Drew per cortesia prendi tu i cartoni... dalle mani... del fattorino per piacere?"
Riprendo immediatamente coscienza ed allungo le mani per ritirare i cartoni facendo ben attenzione a toccargli le dita...nei suoi occhi passa un lampo fugace...blu e di colpo sgrana gli occhi " che strano..."
Entrambi consapevoli di ciò che abbiamo visto "cosa?" chiediamo all'unisono
"Per un attimo mi è sembrato di vedere i suoi occhi diventare rossi..."
Io mi giro verso Jack in un muto sguardo di intesa
"Strano si...potrebbe essere il riflesso del tramonto"
Il ragazzo fa un cenno di assenso,
poi guarda verso l'orizzonte "sì... sicuramente..."
Prende la banconota e fa per dare il resto a Jeck , ma lo anticipa dicendogli  "tieni il resto..."

Lui ci osserva grato e poi sorride...magnifico!
"Grazie mille! Alla prossima allora e... buona cena!"
Si allontana non prima di averci osservato ancora per un fuggevole attimo.

Ci guardiamo...
"lo hai visto anche tu vero? Non me lo sono immaginato?"
Jack dopo avermi dato una pacca sulla spalla
"sì... L'ho visto anche io!
È un omega...il tuo!"
Ci sediamo ancora in veranda con le nostre pizze...
stappiamo le birre e dopo aver fatto toccare le nostre bottiglie in un brindisi le buttiamo giù in una lunga sorsata.

Dopo aver consumato la nostra cena raggiungiamo mio padre nello studio .
"Allora?" chiede impaziente quanto me
"È un omega e sono sicuro che sia il mio compagno"
"Ti ha riconosciuto come tale?"
Io e Jack ci guardiamo...
"I suoi occhi appena ho sfiorato le sue dita sono diventati blu...ha visto i miei diventare rossi..."
"E basta?"
"Purtroppo sì... Ha solo fatto un commento dicendo di aver intravisto uno strano lampo rosso nei miei occhi, ovviamente noi abbiamo minimizzato"
Mi padre si alza dalla sua poltrona per poi fare qualche passo nervoso
"Mi stai dicendo... che lui non ha riconosciuto in te il suo compagno?
Anche se i suoi occhi si sono illuminati?"
"Si padre..."
"Forse allora ti sei sbagliato"
"Alpha perdonatemi l'intrusione ma anche io ho visto il bagliore dei suoi occhi...nessun errore!"
"Non è possibile...Vi siete sbagliati entrambi"

Nel mentre, mia madre fa il suo ingresso nello studio come un uragano, con due grossi tomi tra le braccia...un Gremorio ed un libro dei residenti.
"Nessun errore mio caro...è un Dormiente!"
Tutti noi la osserviamo allibiti
"Cara spiegati meglio e fai comprendere anche a noi quello che sembra tu abbia appreso"

Si avvicina alla scrivania ed apre entrambi i libri
"I Livingstone si sono trasferiti qui quasi diciassette anni fà... Provengono dall'Arizona"
Mio padre la ferma "e quindi?  Ciò dimostra solo che per giungere in Canada hanno affrontato un lungo viaggio"
"Livingstone nasce come alpha terzogenito in una famiglia di alpha, quindi senza diritto di potere sul branco Livingstone, prende in moglie, ma non come compagna predestinata Lilia Towsend omega figlia anch'essa di una famiglia potente.
Nel momento stesso in cui nasce il loro primo  ed unico figlio, lasciano il branco ed anche il paese, interrompendo ogni contatto con il branco e sparendo da qualsiasi collegamento genealogico, dissolti come fumo, compaiono qui in Canada come persone normali..nessun odore nessun associazione a qualsiasi branco canadese fino ad approdare qui..praticamente in mezzo al nulla, nascosti... ma in bella mostra e senza un odore...comuni umani...sicuramente aiutati da qualche druido che ha neutralizzato le loro essenze"

"Madre ma se è così come mai io lo sento? E per giunta i suoi occhi si sono illuminati!"
"Lui è il tuo compagno e come ovvio solo tu anche se neutralizzato riesci a sentirlo...credo che sia un tardivo o comunque, che avendo annullato il suo odore, esso si stia presentando solo adesso in corrispondenza con l'imminenza del suo primo calore, e ecco perché... solo tu riesci a percepirlo"
"Si ma i suoi occhi..."
"Hai acceso come si suol dire la fiammella, ma lui non ne è consapevole...è un dormiente che non sa nulla della sua natura di lupo, in quanto tenuto sempre sotto pozione...e che non ha affinato i sensi."
"Solo il compagno predestinato potrà risvegliare i suoi istinti dormienti e la sua natura...ma solo con il morso...e ovviamente il marchio, tu sai bene che ciò può avvenire in una sola maniera"
"Madre converrete con me, che un approccio blando non sarà possibile io...ho ventotto anni e lui appena diciotto, non abbiamo nulla in comune"
"Non dire eresie...un approccio blando non è contemplato...hai solo tre settimane per far tuo il tuo compagno...il consiglio si riunisce e per allora dovrete presentarvi al branco come il futuro alpha ed il suo omega...non Vi è tempo per girarci intorno"
"Cosa suggerite?"
"Ovvio che dovrai forzare la cosa...il prima possibile, entro questa stessa settimana...in modo da avere anche una stima precisa del suo imminente calore, dovrete essere in completa sintonia non con solo il marchio di appartenenza, le vostre anime si devono legare"
Mi passo una mano tra i capelli in un gesto di frustrazione
"Non è così che voglio il mio compagno...non con la forza!"
Jack mi poggia una mano sulla spalla in un gesto di solidarietà
"Figliolo se solo ci fosse un altro modo..."
Mi alzo e Jack segue il mio esempio...
"Con permesso...madre...padre...ho bisogno di riordinare i pensieri"
"Andate pure...so che sai cosa è giusto..."
"Già ma a quale prezzo..."
Lasciamo la villa in un silenzio di tomba con un grosso peso sullo stomaco.

Giunti alla dependance, senza neanche fermarci raggiungiamo la mia camera ed entrambi ci buttiamo sul letto esausti.
Passa quasi mezz'ora e Jack è il primo a prendere parola.
"Drew...pensa solo che a breve avrai il tuo compagno al tuo fianco"
"Si ma..."
"Non ci sono ma..in fin dei conti è sempre stato così e sappiamo bene che negli altri branchi il compagno recalcitrante viene obbligato al marchio, le violenze sono prassi normali"
"Ma non qui! Mio padre ha sempre condannato questo comportamento ed adesso proprio io il futuro alpha del branco, mi macchierò di un simile abominio...non ci credo..."

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