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Riesco lentamente a sottrarmi dal giogo di Drew.
"Drew? Ti prego ...alpha...così lo farai soffrire..."
Lentamente la sua aurea diminuisce.
Mi osserva con uno sguardo allucinato.
"Aiutalo a vestirsi...Vi aspetto di sotto"
Cosa gli prende? Non sembra più lui...
Accarezzò piano il viso di Joshua ancora inondato di lacrime.
"Cucciolo fatti forza...dai proviamo ad alzarci...ti porto in bagno così ci diamo una rinfrescata"
Scuote con vigore la testa
"Ti prego ...voglio andare a casa...aiutami!"
A quanto sembra neanche il rimprovero di Drew ha sortito effetto...sembra ancora più scosso.
"Vieni..."
Gli tolgo le coperte di dosso e lentamente cerco di farlo mettere a sedere ma, come ovvio la fitta arriva all'improvviso e lancia un urlo molto forte.
"Stai calmo ...lo so che fa male...cerchiamo di alzarci dai...farà meno male se ti sollevi"
Sembra che mi stia dando retta, si lascia sollevare e pian piano lo porto nel bagno.
"Tesoro adesso ci diamo una leggera rinfrescata poi più tardi ti farò fare un bel bagno OK?"
Fa di si con la testa portandosi poi il dorso della mano al viso asciugandosi le lacrime...proprio come un cucciolo...cavolo speriamo che regga allo stress quando incontrerà i suoi genitori.

Dopo aver finito in bagno torniamo in camera, quando ha capito che dovevo toccarlo lì per togliere il tampone ha cercato in ogni modo di allontanarsi, per fortuna che alla fine ha ceduto,se fosse salito Drew sicuramente la situazione sarebbe precipitata vista la sua instabilità. Finalmente lo porto alla cabina armadio dove gli prendo un altra tuta comoda e lentamente lo aiuto a vestirsi, anche se sembra completamente assente.
"Ce la fai a scendere le scale?" gli chiedo vedendo che ad ogni passo sobbalza
La sua risposta è solo un movimento della testa.
Allora lo prendo in braccio e scendo al piano di sotto dirigendoci verso la cucina dove trovo Drew alle prese con la colazione.
Cerco di fargli provare il meno dolore possibile mentre lo appoggio sullo sgabello ma, ovviamente non sortiscono risultati apprezzabili.
Il suo sguardo va subito ai cartoni delle pizze che sono appoggiati sul microonde e le sue lacrime ricominciano copiose.
Drew ha posizionato succhi e quant'altro sul bancone della colazione e poi si è seduto di fronte a noi.

Poggio una mano su quella di Joshua " su cucciolo mangia qualcosa" ma immediatamente un ringhio sommesso fa tremare i bicchieri sul tavolo, alzo lo sguardo e quello di Drew è complamente rosso sangue...
"Drew? Stai calmo"
Lui però sembra non comprendere
"Togli.quella.cazzo.di.mano.dal.mio.omega!"
"Drew? Cazzo guardami sono io!"
Ma il suo ringhio non si placa...è l'alpha...il dominio del lupo.

Faccio come ha detto e poco dopo ritorna in se.
"Sbrigatevi tra poco ci aspettano alla casa branco"
Joshua non tocca nulla ma non lo forzo è già troppo spaventato.
Drew si alza dal tavolo e ci precede fuori
"Vado a prendere l'auto intanto uscite fuori"

Lentamente aiuto Joshua a rimettersi in piedi e poi procediamo all'esterno della casa dove ci attende Drew...lo faccio salire avanti per non forzarlo troppo nei movimenti ma comunque sussulta e si lamenta ovviamente.

....

Cazzo! Non riesco a controllarmi...
So che lo sto spaventando a morte ma il mio lupo è inquieto ed ho ringhiato persino a Jack.
Ci dirigiamo alla casa branco dove ci aspettano mio padre e i suoi genitori.
Anche se si trova a poco più di cinquecento metri da casa mia so che per Joshua non sarebbe stato possibile percorrerli a piedi quindi in due minuti siamo davanti alla casa scendo e dopo aver aperto la sua portiera lascio a Jack il compito di sollevarlo dal sedile.
Li precedo in quanto Jack entrerà dopo con Joshua ...voglio incontrarli senza la sua presenza.

Dentro di guardia alla sala riunioni ci sono due uomini di mio padre, segno che i Livingstone sono già all'interno.
Busso e faccio la mia entrata, mio padre è seduto a capo del lungo tavolo e loro alla destra di esso .
Calo il capo in rispetto "Alpha..."
"Accomodati...Andrew...loro sono Lilia e James Livingstone genitori dell'Omega che si è rivelato essere il tuo predestinato"
La donna sussulta trattenendo un singhiozzo, il marito le stringe la mano.
Li osservo ma non mi scompongono dalla mia postura rigida
"Nostro...figlio...cosa gli è successo dov'è?"
Un mezzo sorriso glaciale increspa le mie labbra, siamo al dunque.
"State parlando del mio compagno? L'Omega che avete accuratamente occultato?"
Inspiro non sentendo altro che nervosismo e non percepisco nessun odore che possa distinguerli come appartenenti alla nostra razza.

Anima dormienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora