Rivelazioni

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( Elena )

I raggi del sole accarezzavano il mio viso, mentre guardavo i ragazzi giocare in acqua e divertirsi, la risata di Damon era contagiosa, e faceva sorridere anche me. Era da un bel po' che non mi sentivo così...bene. Volevo godermi quei cinque giorni in completa libertà. Mi avvicinai alla scaletta che dava direttamente sul mare sedendomi su uno dei gradini, così da potermi bagnare, ma non immergermi del tutto. Quando lui si avvicinò a me.

- Hai deciso di farmi morire allora? - disse salendo uno dei due gradini arrivando all'altezza del mio viso.

Aveva ancora il viso gocciolante, dal tuffo appena fatto, e passandosi la mano tra i capelli zuppi disse

- Non posso convincerti in nessun modo? -    continuò cercando i miei occhi che si erano nascosti dietro un sorriso sornione 

- Direi proprio di no...- risposi imbarazzata

 Fu allora che, alzando lo sguardo venni catturata dai suoi bellissimi occhi azzurri, che sembravano un prolungamento dell'oceano.

- Posso almeno provare?...-  mordendosi il labbro inferiore e stringendo i suoi occhi ai miei

Risposi con un si accennato dal movimento del mio capo, quando piano piano lo vidi avvicinare a me. Le sue labbra bagnate toccarono finalmente le mie calde, un contrasto che mi fece vibrare. La sua lingua massaggiava la mia, in una una dolce morsa dal gusto salato, le movenze lente delle sue labbra mi facevano morire. Salì di un'altro gradino e afferrò con la sua mano destra il mio collo accarezzandolo fino ad arrivare  all'attaccatura dei miei capelli. Avvolsi con le braccia intorno al suo collo per avvicinarlo più a me, cosa che lo fece sorridere sulle mie labbra, era compiaciuto, e potevo sentirlo anche sotto. La sua erezione, accarezzava il mio costume facendomi impazzire.

- Elena?! Elena?!?! Ci sei?! - 

Mi svegliai di soprassalto, guardandomi intorno. Mi trovavo ancora sulla barca, e i ragazzi non stavano più facendo il bagno, ma erano tutti sistemati vicino alla zona di pilotaggio per mangiare delle piccole porzioni di sushi prese da Alaric. Toccai il mio viso sudato, e passandomi la mano tra i capelli cercai di ricompormi. Non potevo credere di aver fatto quel sogno con Damon. Caroline mi guardò con sguardo interrogativo, pensava avessi avuto un colpo di sole dal mio stato di coscienza.

Ma il mio non era un colpo di sole, sicuramente era un colpo di testa.. 

Mi avvicinai piano, e ancora tramortita mi  sedetti vicino a Caroline, ed iniziammo a mangiare

- Mi spieghi come fa un tipo come te a suonare il violino? - Chiese Damon ad Enzo interrompendo quel silenzio che ormai era calato su di noi

- È semplice amico mio...la figa! -

- Ma và! sei sempre il solito cretino! - rispose la bionda buttandogli un gamberetto che aveva nel contenitore

- Ma è la verità! Sono sincero, dovresti apprezzare questa mia dote! - scrollandosi il gamberetto dal costume

- Oh sì, adesso ho tutt'altra opinione su di te - Rincarò Caroline addentando un po' di salmone

- Vedi, Damon, quando ero piccolo c'era questo mio cugino, Mason Lockwood, che Dio lo benedica sempre, che suonava nei teatri come violinista. I miei genitori mi portavano spesso ai suoi concerti, ed io ero completamente rapito da come, dopo, le donne si approcciavano a lui. Sembrava un dio greco, erano tutte ai suoi piedi. E quando andava via, era sempre in compagnia di una donna diversa. Da quel momento ho deciso di intraprendere questa carriera, ed eccomi qua.- così dicendo portò la forchetta alla bocca

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