Verrò Da Te

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- Main Title - Aaron Zigman

Quella mattina mi svegliai presto, non so bene che ora fosse ma il sole stava timidamente facendo entrare i suoi raggi attraverso le tende bianche. La lieve luce dell'alba inizio ad illuminare tutta la stanza, compreso il mio cuore. Mi ero persa nei meandri della mia mente, e gioravagavo tra i mille pensieri che  l'affollavano . Il pensiero di lui dentro di me mi fece accendere il viso. Il modo in cui mi toccava, sfiorando la mia pelle... Era troppo per me, troppo per la piccola Elena... Strinsi il lenzuolo tirandolo verso il mio mento. Mi sentivo così viva, lui aveva risvegliato in me quell'anima ormai assopita. La notte appena trascorsa era stata senza dubbio la più bella di tutta la mia vita. Damon era così bello dolce e passionale, ed io ero completamente persa tra le sue braccia. Sorrisi, non potevo credere a quello che avevo fatto, era riuscito a fare uscire la mia parte più selvaggia, la pudica Elena era sparita, e non sapevo se sarebbe più tornata. Con la mano sinistra spostai alcune ciocche che erano cadute sul mio viso, e fu in quel momento che notai la striscetta d'oro che avvolgeva il mio anulare. La guardai stringendo il pugno e avvicinandola alle mie labbra. Cosa avrebbe detto Matt  se l'avesse scoperto? Non volevo ferirlo, e soprattutto non meritava tutto questo. All'improvviso mi sentii tremendamente in colpa, lui aspettava il mio ritorno, ed io l'avevo tradito... quattro volte. La mia attenzione fu catturata dalla luce che proveniva dalla mia borsetta, era sicuramente Caroline che mi cercava. Sospirai forte, non avevo il coraggio di muovermi,  non volevo svegliarlo. 

Mi alzai piano, cercando di fare meno rumore possibile.

Buongiorno raggio di sole...-  disse non appena mi sedetti a bordo letto

- T..i..ho sve..gliato? - recuperando il reggiseno li vicino

- No...mi sono svegliato tre ore fa...- 

- Davvero..? Perché non hai detto niente? - 

Risposi imbarazzata

- Neanche tu l'hai fatto...ti ho sentita sospirare...- puntualizzo girandosi verso di me

- Beh...si vede che non avevo molto da dire... veramente non so proprio cosa dire...- risposi infilandomi velocemente la mia giacca in maglina l'unico indumento ancora intatto sorridendo imbarazzata

- Io avrei tante cose da dire...o da fare...- sorridendomi malizioso 

- Damon...questa notte è stata uno sbaglio...- recuperando sul letto il mio vestito strappato, ma lui lo tirò verso di se

Non lasciando la presa

- Continuiamo a sbagliare allora...per favore...- mi avvicinai a lui cercando di districare il tessuto, riuscendoci solo perché lui lasciò la presa

Mi avvicinai alla porta recuperando la borsa e le scarpe insieme alle medicine di Caroline. Ma lui mi si parò davanti

- Ti prego Damon...mettiti qualcosa...o spostati devo andare. - 

- Peggio per te...sto per fare una colazione da urlo...tutto nudo... perché non ti fermi?...- chiese portando una delle mie ciocche dietro l'orecchio guardandomi con i suoi occhi cristallini

- Damon...Caroline ha chiamato trenta volte...devo tornare da lei...- 

Aprìi la porta e sgattaiolai fuori tenendo in mano le scarpe e le medicine di Caroline, e con l'altra mano il vestito ridotto in brandelli da Damon.

Cercai di fare piano, nella vana speranza di non essere scoperta, ma lei era lì, davanti alla porta finestra con il telefono in mano mentre cercava di chiamarmi.

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