All'età di sedici anni, Harry Potter aveva affrontato Voldelmort già un considerevole numero di volte. Era stato soggetto alla maledizione cruciatus, aveva visto il suo padrino morire davanti ai suoi occhi, maledizione, era sopravvisuto ad un avada kedavra, eppure non pensava di essersi sentito mai tanto perso, confuso e addolorato come quando aveva realizzato che Ginny Weasley non ricambiava i suoi sentimenti.
Aveva seguito lo stupido consiglio di Sirius, si era esposto emotivamente più di quanto avrebbe mai pensato possibile, ma con la convinzione che ne sarebbe valsa la pena. Perché lei era Ginny e lui era Harry e loro dovevano stare insieme. Giusto? Aveva senso. Harry non si era mai accorto di quanto senso avesse finché non aveva sentito il bisogno di giustificare questa sua certezza. Ginny era l'unica persona al mondo che poteva capire cosa significasse avere Voldemort nella propria testa, avere la propria vita appesa a un filo nelle mani di quel sociopatico genocida. E Harry sapeva che quel collegamento tra lui e Ginny era eterno, indissolubile. Ma sembrava non essere abbastanza per Ginny che Harry fosse l'unica persona in grado di capire il periodo più spaventoso e delicato della sua vita. Perché Ginny aveva scelto Dean, non Harry. Cosa aveva lui che a Harry mancava? Non era forse Harry la persona che aveva dimostrato più volte di essere disposto a mettere la sua vita a rischio per lei, non era forse Harry colui che conosceva perfettamente ed era adorato da tutta la famiglia Weasley? Beh tranne Percy, ma lui era un idiota. Non era forse Harry colui che capiva Ginny con un solo sguardo, l'unico rivale degno di lei sul campo di Quidditch, colui che condivideva il suo scoppietante senso dell'umorismo? Non erano forse la miglior fonte di conforto uno dell'altra? Possibile che si fosse immaginato tutto? Così concentrato sui suoi sentimenti che si era costruito una realtà alternativa in cui questi erano contraccambiati?
La verità era che a Ginny importava così poco di lui che neanche aveva avuto il coraggio di rifiutarlo di persona, l'aveva semplicemente ignorato continuando invece a sbaciucchiare quell'insopportabile imbecille di Thomas.
Che cosa aveva lui che a Harry mancava?
Va bene, sapeva disegnare e poi?
Poi non aveva un Signore Oscuro che torreggiava su di lui, sussurrò una vocina nella testa di Harry.
-Hey Potter!- Malfoy. Harry non era proprio dell'umore per ascoltare il pomposo biondino blaterare - Perché quella faccia lunga?- chiese con il suo solito tono di derisione.
-Malfoy taci. Non sono proprio dell'umore.- tagliò corto Harry aggiustandosi la borsa piena di libri sulla spalla e svoltando verso il corridoio successivo.
-Oh andiamo! Che succede? Weasley ha smesso di dartela alle spalle di Thomas?- ovviamente Malfoy doveva tirare in mezzo Ginny, esattamente il motivo del suo pessimo umore. Forse proprio per questo Harry non si sentì particolarmente in colpa quando le sue nocche si scontrarono col naso di Malfoy sporcandosi di sangue.
-Oh guarda Malfoy sembra che il tuo sangue sia esattamente del colore di tutti gli altri, magari ora che abbiamo fatto quest'importante scoperta smetterai di atteggiarti come se fossi superiore al resto dei comuni mortali.- si congendò Harry vagamente consapevole del professore Flitwick che gli urlava dietro togliendo cinquanta punti a grifondoro e appioppandogli una punizione di tre ore per venerdì sera.
Immerso nel suo stato di cieca furia Harry non si accorse di aver scontrato violentemente qualcuno finché una mano piccola e pallida che conosceva fin troppo bene non si chiuse sulla sua spalla.
-Ehy Harry, che cavolo fai?- gli chiese Ginny con quel suo sguardo intenso che a quanto pareva Harry aveva interpretato male per mesi, anni.
-Lasciami in pace Ginevra, mi ci manchi solo tu oggi.- rispose cercando di scostare la spalla dalla sua presa.
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Harry e Ginny-La vera storia
FanfictionQuesta storia parla principalmente del rapporto tra Harry e Ginny al sesto anno e forse, devo ancora decidere, nei famosi 19 anni che nei libri vengono completamente saltati. Cercherò di inserire il più possibile la storia all'interno di quella orig...