Cap.11-Poesie sceme, e dolci

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*Un anno e mezzo prima: estate 1995*

-George?

-Sì Fred?-rispose il gemello con sguardo altrettando malandrino.

-Ho trovato una lettera. E' indirizzata ad una certa signorina Ginevra Weasley, tu la conosci?

-Mai sentita. Ma dimmi chi la manda?- ed entrambi si sedettero accanto alla sorella minore che stava gustando una tazza di latte e cereali, ancora troppo assonnata per capire da che parte fosse girata.

-Un certo Micheal Corner. Pensi che dovremmo aprirla?

-Penso di sì.-mentre il giovane mago era intento ad aprire la busta Ginny sputò a pioggia il latte che aveva in bocca dopo aver realizzato cosa stava succedendo, per poi sottrarre con agilità la missiva dalle mani del fratello.

-Non provate mai più a farvi gli affari miei!- e se non fosse stata Ginny, la stessa ragazza che con un colpo di bacchetta ti faceva uscire pipistrelli dal naso, si sarebbero messi a ridere a vederla imbronciarsi, con la faccia tutta rossa e i capelli color carota raccolti in un sommarrio muccetto.

-Smettetela di urlare! Si può sapere che succede?- chiese furibonda la signora Weasley entrando nella cucina del numero 12 di Grimmauld Place.

-Ginny ha ricevuto una lettera,

-dal suo ragazzo.-concluse il gemello.

-Io...ma perché dovete sempre...

-Ho sentito parlare di ragazzi, oh, Ginny, Micheal ti ha scritto?-chiese Hermione entrando nella stanza con Ron.

-Ginny da quando hai un ragazzo?!-chiese scioccato Ron.

-Uhh si parla di storie d'amore! Oh, se solo sapeste quante ragazze ho avuto alla vostra età! Le avevo tutte ai miei piedi! Non che ora sarebbe diverso.-si intromise Sirius che era appena arrivato dal piano di sopra dove aveva dato da mangiare a Fierobecco, intanto il viso della piccola di casa Weasley era diventato rosso almeno quanto i suoi capelli-Allora di chi il ragazzo?

-Di Ginny!-esclamò Fred sempre più divertito.

-Ma...ma... io pensavo ti piacesse Harry...-se ne uscì Ron che aveva ancora la bocca spalancata per la sorpresa.

-Ti piace il mio figlioccio? Allora perché stai con un altro ragazzo?-chiese Sirius con uno sguardo divertito, riusciva a ghignare perfino con gli occhi, cose da Malandrini.

Ginny non fece in tempo a rispondere che Hermione l'aveva già fatto per lei-Diciamo che Micheal le piace, ma se per caso Harry diventasse un'opzione realistica di Micheal non ne sentiremmo più parlare.-commentò la ragazza dai capelli arruffati addentando un biscotto e sedendosi accanto ad un Sirius stravaccato a capotavola in modo assurdamente elegante.

-Volete smetterla?! Non sono affari vostri!-riuscì finalmente a prendere parola la rossa.

-Ehi non c'è da vergognarsi, James ci ha messo una vita a convincere Lily ad uscire con lui, ci ha anche messo una vita a capire che gli piacesse, ma quella è un'altra storia.-raccontò con sguardo nostalgico il corvino-Se vuoi un consiglio, e ti servirà perché Harry ha un carattere molto simile a quello di sua madre, la cosa migliore che puoi fare è mostrarti per ciò che sei e non agitarti quando è intorno, Jamie faceva sempre cose stupide quando c'era Lily. Se solo mi sentisse chiamarlo Jamie... mi ucciderebbe.

Ginny tenne a mente quel segreto che due anni dopo avrebbe fatto passare come di Hermione per non far sentire in qualche modo Harry obbligato nei suoi confronti per via dell'approvazione di Sirius verso una loro eventuale relazione. 

La prima volta che gliene parlò avevano cinquant'anni e si stavano occupando del loro primo nipote.

*14 Febbraio 1997*

Ginny era appena entrata nella sua stanza di ritorno da una passeggiata intorno al lago Nero ghiacciato con Dean, dopotutto era San Valentino. Dean era dolce, carino e le piaceva un sacco passare del tempo con lui, ma era solo un amico, un amico molto divertente da baciare, certo, ma non c'era quella scintilla, quel bisogno costante di stare sempre insieme perché quando non c'era era come se non ci fosse una parte di lei. Quando lo vedeva il suo cuore non faceva un piccolo saltello e quando non lo trovava in una stanza non si preoccupava di sapere dove fosse. Non provava niente del genere per Dean, non era male quando stavano insieme, ma era come avere una nimbus dopo aver provato la firebolt e la sensazione magica che ti faceva provare quando eri in aria ad una velocità sorprendentemente alta ed eri un po' disorientata, ma sapevi che non volevi smettere di sentirti così. E Ginny una firebolt l'aveva conosciuta, ma non se l'era mai potuta permettere.

Si lanciò vagamente sconfortata sul letto quando sentì uno strano fastidio alla schiena, frugò con la mano tra la maglia e la coperta e trovò una lettera, non era firmata.

"Occhi nocciola e lucenti come una castagna,

capelli rossi e caldi come una fiamma danzante,

vorrei che fosse mia, quale divina gioia!

L'eroina che ha superato la possessione del Signore Oscuro!

Che dici? Secondo te è brutta uguale? Per me ho vinto io, la mia è peggio, almeno la tua era in rima."

Non era firmata, ma non ce n'era bisogno.

*Settembre 1995*

"Caro Harry,

devi dirmi qualcosa? Perché quest'estate quando mi hai parlato tutto paonazzo di quella ragazza di Corvonero sembrava ti piacesse sul serio, ma nelle tue lettere non fai altro che parlarmi di Ginny, anche se non credo tu l'abbia notato, ma quando James faceva lo stesso con Lily e io ho fatto finta di niente lui ci ha messo una vita per capire perché era sempre così attento a ciò che faceva e questa volta non farò lo stesso errore con te. Voi Potter siete così complicati! Voi e le vostre rosse!

Con affetto,

Sirius

PS Scrivile una poesia scema, James l'ha convinta ad uscire così."

La risposta di Harry all'epoca era stata vagamente e sinceramente indignata per l'accusa mossa dal padrino e un anno dopo si era rassegnato a dovergli dare ragione, a quanto pareva era vero: ai Potter piacevano le rosse. Si sarebbe anche ricordato del consiglio della poesia e il fatidico giorno di San Valentino avrebbe preso il coraggio per mandargliela, del resto Harry e Ginny avevano un passato quando si parlava di poesie sceme, e dolci.











Quanto tempo!

Allora, lo so, non aggiornavo da un secolo, ma questo ultimo periodo è stato veramente folle. Volevo aggiornare a inizio settembre, ma mi sono ritrovata a fare tutti i compiti che non avevo fatto nelle vacanze perché per me procrastinare è uno stile di vita. Poi è iniziata la scuola e quindi è anche finito il mio tempo per respirare, senza contare che il libro che sto scrivendo (ve ne avevo già mezzo parlato, non so se vi ricordate) mi sta portando via una marea di tempo.

Un mesetto fa è anche successa una cosa fighissima: ho vinto un concorso nazionale di scrittura creativa e bo', mi fa strano ancora adesso.

Spero davvero di poter tornare ad aggiornare in tempi più umani.

Con affetto,

Federica

Harry e Ginny-La vera storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora