Cap. 8~La paura di restare soli

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<<Ginevra Weasley maledizione sei sua sorella! Devi pur sapere qualcosa! >>

<<Ti ho detto che non lo so! Ti prego Zoe lasciami in pace! Non mi interessa assolutamente niente di questa storia! >>

<<Senti per l'ennesima volta: ho sentito quella petulante babbana di Lavanda dire che conquisterà Ron, che poi andiamo è ridicolo, Lavanda Brown... Ma da dove è saltata fuori si può sapere?! >>

<<Senti, per quel che ne so io si sono baciati dopo l'ultima partita. In ogni caso ho cose più importanti a cui pensare. >>

<<Ah, già... La lettera... >>

Ora vi spiego di cosa stava parlando Zoe: la sera prima alla finestra della loro camera era arrivato un piccolo gufo dal piumaggio nero che Ginny conosceva bene, era il gufo di Dean. La lettera aveva messo in discussione ancora una volta i sentimenti della giovane rossa, ma non era solo dovuto alla lettera lo stato di confusione. Se ci fossero state molte altre giornate come quelle di Hogsmeade con Harry sarebbe stato tutto più nitido nella sua mente e invece ancora una volta si limitavano alle conversazioni sul campo da Quidditch spesso interrotti da ammiratori di uno o dell'altra. Passavano il tempo a scrutarsi a vicenda, ma nessuno dei due sapeva dell'altro. E intanto Dean sembrava sempre la scelta più sicura e semplice. Harry era segnato dal tormento di Voldemort e Ginny non faceva altro che tentare di avvicinarsi al ragazzo, riavvicinandosi indirettamente anche all'uomo che le aveva strappato un anno della sua vita. Non era una scelta saggia amare Harry Potter eppure sembrava inevitabile. 

Cara Ginny, 

So che ci siamo lasciati, ma non posso fare a meno di pensare a te, ai tuoi capelli rossi e alle lentiggini sul tuo viso. Il nostro periodo insieme è stato il migliore della mia vita. Ancora una volta, ti prego, ricordati che ti amo. 

Tuo per sempre, 

Dean

Non era una lettera lunga, il giovane grifondoro non era mai stato molto loquace eppure sulla pergamena c'erano sufficienti parole per far passare una notte insonne alla piccola Weasley. 

~~~~~~~~~~

Se non avete mai sentito Ron Weasley russare probabilmente non sapete cosa sia il rumore o almeno era quello che Harry pensava un sabato mattina in cui si era svegliato troppo presto. Erano almeno due ore che era sveglio a fissare il vuoto e a crogiolarsi nei pensieri, se solo Sirius fosse stato ancora vivo gli avrebbe scritto una lettera ed era certo la risposta sarebbe stata piena di buoni consigli. Se solo i suoi genitori fossero stati ancora vivi sicuramente lo avrebbero aiutato in una situazione del genere, dopotutto James aveva sposato una ragazza che prima lo detestava, anche se il suo padrino non era mai stato troppo d'accordo sul quel punto, "giocavano a infastidirsi" secondo lui, "tipo Ron ed Hermione" pensava Harry. 

La cosa che lo turbava in quel momento era che aveva visto la sera prima Dean scrivere una lettera concitata a qualcuno e aveva forti sospetti su chi fosse, soprattutto dopo aver sbirciato la frase "tuo per sempre", era sicuramente Ginny, anche perché non ci aveva messo molto a tornare il gufo. 

Eppure l'altro giorno era stato così vicino a baciarla. Avevano appena finito l'allenamento e avevano iniziato quel solito giochetto che ogni tanto facevano dove iniziavano a chiamarsi per cognome e poi lui le diceva di chiamarlo Capitano e gli altri ogni volta che lo sentivano erano sul punto di vomitare, erano così palesemente cotti che era diventato noioso, ma loro due neanche se ne accorgevano. Fatto sta che inconsciamente si erano avvicinati un po' troppo e poi ovviamente era arrivata Romilda Vane e li aveva interrotti con qualche stupida frase che neanche ricordava. 

E se Ginny fosse tornata da Dean? Se preferiva lui? Del resto la vita di Harry non era decisamente colma di fortuna. 

~~~~~~

Era sera e i grifondoro stavano tornando nelle loro stanze, Harry era ancora davanti al fuoco con Ron da una parte che teneva in braccio Lavanda Brown, si erano ufficialmente messi insieme il giorno stesso, e dall'altra parte una Hermione fintamente concentrata sul libro di Rune Antiche, tanto per nascondere le occhiatacce che tirava alla bionda. 

All'improvviso scese Ginny dalle scale del dormitorio femminile, Harry riconobbe il passo e si voltò verso di lei, aveva un'aria strana, come se stesse per fare qualcosa che avrebbe preferito non fare. Andò da Dean che si trovava poco più in là, gli disse qualcosa, sorrideva eppure Harry le aveva visto fare sorrisi più brillanti e Dean la baciò. Il mondo di Harry crollò, avrebbe voluto urlare, eppure non usciva una parola. Con la coda dell'occhio Hermione lo guardava preoccupata. Forse era solo un'impressione eppure gli sembrò che Ginny l'avesse guardato per un secondo. 



Ormai forse dovrei smettere di scusarmi per i pochi aggiornamenti. Avrete capito che sono un disastro con le tempistiche. Questo è un po' un capitolo di transizione: avevo fatto lasciare Dean e Ginny troppo presto rispetto alla storia originale, ma nel libro viene spesso detto che avevano degli alti e bassi così ho immaginato che si fossero lasciati per un periodo. In più questo mi dà l'occasione di rendere il rapporto Hinny più burrascoso e inserire qualche sano litigio. Il prossimo dovrebbe essere il capitolo natalizio il ché è ironico visto che è estate. A proposito voi dove andate in vacanza? Spero vi divertiate. Come sempre vi chiedo pareri e suggerimenti sulla storia. 

Al prossimo capitolo, 

Federica 🌸 

Harry e Ginny-La vera storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora