Il Racconto delle Esperienze Vissute

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Nel frattempo che anche la Famiglia della nostra Ex Vice Comandante, era stata avvertita, Kirito e Asuna aveva finito di mangiare e con la pancia piena, al nostro Valoroso Eroe, cominciò a venire sonno. Era già sfinito ed esausto da molto tempo, infondo, il giorno precedente, era andato a dormire molto tardi, alle quattro del mattino, e poi si era svegliato, tre ore dopo, senza nemmeno avere l'opportunità di riposarsi un po'. Questo perché, alle tre del pomeriggio, terminato con la manutenzione dei Server di Alfheim Online, si era fiondato nuovamente in quel Mondo Virtuale, per raggiungere l'Yggdrasill e salvare la sua Amata. Senza dimenticare la stanchezza che aveva accumulato nel superare i Guardiani alla Cupola e nel combattere, contro l'Ex Re delle Fate, all'interno del Videogioco, fino ad arrivare all'aggressione che aveva subito, nel Mondo Reale, proprio da lui... Tutte esperienze che lo avevano stremato, sia fisicamente, che mentalmente. Solo che, pur di restare con il Lampo di Luce, visto che non ci parlava e non ci stava assieme da molto tempo, aveva fatto di tutto per non crollare davanti ai suoi occhi, ma adesso era arrivato al limite e la stanchezza lo stava avvolgendo, poco, a poco, e a stento stava riuscendo a tenere gli occhi aperti. Tant'è che ci mancasse poco che si addormentasse in piedi. La sua Amata, accorgendosene...

<< Kirito... Mi sembri stremato. Sei stanco, non è vero? >>. Chiese la ragazza, poggiandogli la mano sulla guancia ferita e facendogli una carezza.

<< Detesto ammetterlo, ma è così. Pur di raggiungerti in fretta, non ho chiuso occhio stanotte... Assieme a mia Sorella, ieri pomeriggio, sono partito da Swilvane, ma abbiamo attraversato diverse Zone Neutrali e non ci è stato possibile effettuare il Logout... In realtà, potevamo riposare e riprendere il viaggio anche oggi, perché, prima di raggiungere Alne, la Città Centrale in cui si trovava l'Yggdrasill, c'era una Città di Minatori sotterranea in una Caverna in cui siamo stati, ma era successo un problema e siamo dovuti ripartire in fretta e furia, per risolverlo. Così, alla fine, anche se abbiamo fatto le quattro, abbiamo raggiunto Alne e questo pomeriggio, alle tre, siamo ripartiti da lì >>.

<< Oh... Ecco perché stai per crollare... Ti ringrazio ancora per avermi salvata, ma sicuro, però, di non aver esagerato, come al tuo solito, e di stare bene? Sei esausto e il pallore non mi sembra ti sia passato... >>. Disse il Lampo di Luce, osservandolo e preoccupandosi per lui. Continuando a sfiorarlo con delle carezze sulla guancia ferita.

<< Tranquilla, Asuna, sto bene. Ho solo bisogno di riposarmi un po'... Anche perché non ho solo una notte di sonno arretrato, ne ho altrettante. In questo ultimo periodo, sono stato spesso tormentato da incubi, e, più di una volta, ho dormito malissimo. Non ho passato ogni notte insonne, però... Non riuscivo a dormire bene e spesso mi sono addormentato tra le braccia di mia Madre e della mia Sorellina. Cercavano di starmi vicino, per scacciare i brutti sogni. Mi facevano delle coccole e grazie ad esse, riuscivo a dormire profondamente tutta la notte, senza avere più incubi. Mi rilassavano, facendomi riposare serenamente >>. Le spiegò e raccontò lo Spadaccino Nero. Toccando la mano della sua Amata, che lo stava sfiorando sulla ferita. Poggiandole quella libera sulla testa, facendole delle carezze, per rassicurarla.

<< Povero te... Devi essere proprio sfinito, allora. Però, solo immaginandomi come ti sei addormentato, mi fai tanta tenerezza, sul serio. Provo un calore nel cuore, perché sembri un bambino ingenuo e che è dolce, tenero e innocente >>. Disse la Ex Vice Comandante, facendo un sorriso. Ripensando anche ai momenti in cui lo vedeva dormire, su Aincrad.

<< Cosa? Ma davvero, sono così? >>. Chiese il ragazzo, facendo un'espressione bambinesca, rimanendo anche sorpreso e stupito dalle parole della sua Amata.

<< Ecco che lo rifai di nuovo, sei proprio tu, Kirito. Su Aincrad facevi le stesse espressioni. Sei proprio dolce, adoro questo tuo lato. Infatti, ti confesso che, dopo che ci siamo trasferiti in quella Casetta di Legno, al ventiduesimo piano di Aincrad, mi sarò soffermata a guardarti dormire, non so quante volte. Anche quando venivi a Selmburg, nel mio Alloggio e ti era capitato di addormentarti, ti "vegliavo". Mi facevi troppa tenerezza e non resistevo. Qualche volta ti ho anche fatto qualche "coccola" >>. Gli rivelò e raccontò Asuna. Ricordando ancora una volta, quei momenti e mettendosi un attimo a ridere. Arrossendo leggermente.

Sword Art Online - Fairy Dance (Kirito & Suguha - Pensieri e Vita tra Fratelli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora