Volato verso i piedi della Catena Montuosa, Kirito e Leafa, arrivarono al Passaggio di Lugru, una grotta da percorrere interno alla Montagna. Lì, siccome era tutto buio e non si vedeva nulla, lo Spriggan recitando una Formula, usò una Magia che consentiva la Visione Notturna, che era anche una Qualità della sua Razza. In quello stesso istante, la Sylph gli disse di imparare anche altre Magie che poteva usare, anche se la sua specialità era quella Illusoria. Ovvero, incantesimi che consistevano nel creare allucinazioni, poiché, anche se servivano a poco in battaglia, magari, avrebbero potuto fare la differenza e tornare utili. Così, il ragazzo, ascoltando il suo consiglio, durante il percorso che avevano iniziato a fare, superando ingresso e qualche Orco, facendo una decina di scontri, iniziò a studiarsi le Formule delle altre Magie che poteva usare. Vedendo che si doveva studiare una sorta di Inglese Antico, si sconsolò, dicendo che si sarebbe dato al combattimento puro, finché la ragazza non ricevette un messaggio da Recon. Era un messaggio che diceva a lei e al nostro Valoroso Eroe di fare attenzione, poiché era proprio come immaginava, ma era un po' strano, poiché non specificava nulla. Quindi, Fratello e Sorella, non capirono immediatamente che cosa volesse dire, quando, improvvisamente, Yui, uscendo dal taschino del suo Papà, esclamò che si stavano avvicinando ben dodici Giocatori, ma essendo dentro una Grotta, non c'erano posti per nascondersi. Pertanto, Suguha, "spinse" lo Spadaccino Nero in un angolo e poi, recitando una Formula, usò un incantesimo che tirò su una copia della parete rocciosa che avevano lì vicino e si nascosero qualche minuto, ma non videro arrivare nessuno. Improvvisamente, Kazuto, nell'ombra, notò un pipistrello dagli occhi rossi. La ragazza, non lo vide subito, ma appena lo "adocchiò" uscì fuori allo scoperto, facendo saltare l'incantesimo di occultamento che aveva lanciato poco prima, per usare la Magia Tagliavento e distruggerlo. Ormai erano passate circa due ore da quando erano entrati nel Passaggio Sotterraneo e considerando la pausa che avevano fatto dalle 19:00 alle 20:00, cioè dalle sette alle otto di sera, nella Foresta Antica, per disconnettersi e mangiare un boccone nel Mondo Reale, si dovevano essere già fatte, almeno le 22:00, ovvero le dieci della sera. Ciononostante, volevano arrivare, almeno, alla Città di Minatori. Così, Leafa, dopo aver distrutto il Tracciante che lei e Kirito avevano alle calcagna, gli disse di correre, in quanto chi aveva lanciato il Pipistrello, sapeva ormai che lo avevano trovato ed eliminato. Specificandogli che, molto presto, si sarebbero trovati anche i Salamander alle costole, poiché il Famiglio era di tipo Fuoco e soltanto loro erano specializzati in quel genere di Magia. Fu così che iniziò la corsa della Sylph e dello Spriggan, verso l'uscita della Caverna, in cui, tra una corsa e l'altra, arrivarono anche alla Città Minatori che si trovava interna alla Grotta, ma sulla riva di un Lago. Tuttavia, proprio quando si trovavano all'ingresso, il Gruppo di Giocatori che avevano alle spalle, innalzò una barriera rocciosa e li bloccò, costringendoli a fermarsi. Per cui allo Spadaccino Nero e alla ragazza non restava che combattere, ma, questa volta, Kazuto voleva fare da solo. Così, incaricò la sua Sorellina di curarlo con la Magia Curativa, nelle retrovie. Cosicché lui avrebbe potuto combattere senza trattenersi. Lei annuì e con un cenno di assenso fece un balzo indietro, mentre il ragazzo, vedendo arrivare i Salamander, partì subito alla carica. Prese la sua Spada con due Mani e con uno scatto, usando quello che sarebbe stato l'attacco "Valanga" o "Ciclone", tirò su una folata di vento, ma gli avversari, erano muniti di Scudo e resisterono. Nonostante i loro HP erano scesi leggermente in Zona Gialla, vennero immediatamente ripristinati dai Maghi nelle retrovie. Subito dopo, prepararono un incantesimo di Fuoco in Gruppo, con la quale generarono un enorme Tornado Infuocato. Esso esplose proprio a dosso allo Spriggan! Alla quale fece scendere i Punti Vita, dalla Zona Verde a metà Gialla. Infatti, lo "danneggiò" non poco. Non a caso, aveva appena iniziato e solo dopo quella Magia, si sentiva già affaticato, ma la Sylph lo curò con la Magia Curativa e si sentì subito meglio. Tant'è che con uno scatto, riandò a dosso ai Maghi del Fuoco e usando quello che sarebbe stato un Arco Verticale o Orizzontale, li "falciò", facendo scendere i loro HP, di nuovo, dalla zona Verde alla zona Gialla. I Salamander nelle retrovie, però, li curarono nuovamente e usando la stessa tattica di prima, colpirono il nostro Valoroso Eroe. Questa volta, visto che era sospeso a mezz'aria, lo fecero cadere a terra. Lui si rialzò quasi subito, mentre Leafa lo curò nuovamente. Lei però era un po' stanca di vedere come si riduceva e veniva trattato, anzi, le dispiaceva moltissimo e stava provando non poca sofferenza. Per questo motivo, a un tratto, cercò di persuaderlo, convincendolo a lasciar perdere. In quanto, anche se morivano, con qualche ora di volo, sarebbero potuti comunque tornare lì, mentre gli oggetti che avrebbero perso, avrebbero potuto ricomprarli e ottenerli nuovamente con qualche "caccia". Kirito, però, veniva da un Gioco Mortale, in cui la "paura di morire", perdendo tutti gli HP che aveva a disposizione, era sempre dietro l'angolo e all'ordine del giorno. Perciò, era consapevole che aveva fatto battaglie molto più peggiori di quella che stava facendo ora. Pertanto, non aveva nessuna intenzione di mollare e di arrendersi e non avrebbe mai permesso che un Membro del suo Gruppo, morisse con lui. La sua Sorellina rimase senza parole, mentre lui, con quella convinzione, fece un grido di battaglia e con un altro scatto, per cercare di "rompere" le difese che stavano tirando su con lo Scudo, si lanciò nuovamente a dosso ai Salamander. Loro, infatti, rimasero increduli, non capendo che cosa volesse fare lo Spriggan. Yui, però, già lo sapeva e dicendo alla Sylph di usare tutto il Mana che le restava, per bloccare il prossimo attacco da parte degli Avversari, avvolse lo Spadaccino Nero in una "barriera protettiva e difensiva", generata da un Incantesimo. Così lui, incitato dalla Fatina e recitando una Formula di una Magia Illusoria, si trasformò in un Mostro, che somigliava moltissimo a Gleam Eyes! Il Boss del 74° Piano di Aincrad. Con quella sua Nuova Forma, il nostro Kazuto iniziò ad attaccare i Salamander uno dietro, l'altro, usando artigli, mani, braccia, coda e, persino, la bocca e i denti! Se non si fosse trasformato in un Mostro davanti a sua Sorella e agli altri Giocatori, sarebbe stato incredibile credere che, quel Demone, fosse lui, poiché era diventato, veramente, spietato. Anzi, forse, si stava divertendo talmente tanto, che quasi non riusciva a smettere e non si accontentò finché non li fece fuori tutti. Anche se gli ultimi, per disperazione e paura, li fece gettare, di loro volontà, nel Lago, lasciandoli come "pasto" al Mostro che viveva nel Fondale. Tra loro stava per fare fuori anche l'ultimo Salamander rimasto, che aveva preso tra le mani, come un moscerino, ma su ordine della sua Sorellina, che gli esclamò di lasciarlo in vita, lo risparmiò, tornando ad avere anche l'aspetto umano. Il nostro Valoroso Eroe si era proprio scatenato e si era divertito davvero moltissimo, ma subito dopo, stringendo una sorta di patto con lui, gli propose anche una sorta di "scambio". Infatti, si fece dire i motivi per cui il suo Gruppo, stava inseguendo e "bersagliando", lui e la sua compagna di Party e per quale motivo potevano essere d'intralcio ai Salamander, in generale. L'unico problema era che quel Mago di Fuoco era soltanto un subordinato e un subalterno, quindi, non fu loro di grande aiuto e poterono avere solo poche informazioni, che non compensarono completamente le loro domande. Ad ogni modo, finito con il breve interrogatorio, lo lasciarono andare e mentre il Salamander andò via, tornando indietro, Leafa e Kirito ripresero a camminare e arrivarono alla loro destinazione, dove si fermarono a visitare un po' quella piccola Città. Quando, il ragazzo chiese alla ragazza se prima che venissero attaccati dalle Fate del Fuoco, non aveva ricevuto un messaggio. Lei gli diede ragione e aprendo la Finestra di Menù diede un'occhiata, notando che Recon non c'era. Così il suo Fratellone le propose di provarlo a contattare nel Mondo Reale e lei pensò che avesse avuto proprio un'ottima idea. Per cui, sedendosi su una panchina, disse allo Spriggan che si disconnetteva un attimo per contattarlo e tornò nella Realtà. La prima cosa che fece, fu quella di accendere la luce e di prendere il cellulare, notando che aveva dodici chiamate perse da Shinichi Nagata, il suo compagno di scuola, nonché Recon. Fortunatamente, proprio nell'attimo in cui lo stava per chiamare, la richiamò lui e gli raccontò la situazione e ciò che aveva scoperto, dicendole che Sigurd aveva venduto loro e la Capo Territorio dei Sylph, Sakuya, e che era in combutta con i Salamander, per mandare a monte l'Alleanza che la loro Capo Territorio, stava per fare, alla Valle delle Farfalle, con i Cait Sith, attraverso una Cerimonia di Firme. Suguha, ascoltò tutto con attenzione e quando finì di parlare con il suo compagno, fece nuovamente Login in ALO. Lì disse allo Spadaccino Nero, che stava mangiando un boccone, che doveva sbrigare una faccenda e non aveva il tempo di spiegargli i dettagli, limitandosi a dirgli che, forse, non sarebbe riuscita nemmeno a tornare lì. Il ragazzo con tutte le avventure che aveva fatto in un Gioco Mortale, non si stancava mai ed era abbastanza abituato a correre di qua e di là, per andare da una parte all'altra. Perciò, senza nemmeno rifiutare, disse alla Sylph che le avrebbe spiegato e raccontato tutto, per strada, durante il tragitto, tanto, comunque, per andare via da quella Città, dovevano farlo a piedi. Con un cenno d'assenso, la Sylph gli rispose con un "D'accordo" e assieme a lui si mise a correre in direzione dell'uscita della Città. In quel momento, passando, prima, attraverso un Portale, iniziò a spiegargli ciò che volevano fare i Salamander, con i Sylph e i Cait Sith. Raccontandogli, mentre attraversavano il Ponte del Lago, dalla quale si estendeva un altro passaggio, per una Galleria sotterranea, anche i vantaggi che si potevano ottenere, colpendo i Capi Territorio. Arrivati lì, dopo tanto correre, Fratello e Sorella, si fermarono un attimo. Leafa, terminato le sue spiegazioni e racconti, gli disse che quello era un problema e una faccenda che riguardava solo i Sylph e che non c'era alcun motivo che lui rimasse ancora con lei. Rivelandogli che, probabilmente, fermando la Cerimonia, non sarebbero riusciti a sopravvivere e avrebbero dovuto ricominciare da Swilvane. A questo proposito, gli disse anche che, se il suo obbiettivo era l'Yggdrasill, per lui, era più Saggio unirsi ai Salmander. In quanto, visto che il loro scopo era quello, non ci sarebbe voluto molto, prima che lo raggiungessero ed essendo uno Spriggan, avrebbero potuto reclutarlo e assoldarlo come "Mercenario". Per cui, se voleva ucciderla, non gliene avrebbe fatta una colpa e non avrebbe avuto nulla da ridire. Tuttavia, Kazuto era ben consapevole che il Mondo in cui si trovava adesso, era solo un Videogioco e che tutto era lecito: Chi voleva uccidere, uccideva, chi voleva rubare, rubava, solo che lui aveva conosciuto fin troppe persone che la pensavano e ragionavano in quel modo. Perciò, anche se era tutto vero, era un po' stanco. Nonostante, pure lui, in Passato, la pensava come loro e alla stessa maniera. Specificandole, proprio perché si trovavano in un Mondo Virtuale, che c'erano delle cose che dovevano proteggere e difendere e dei punti saldi che non dovevano perdere di vista. Rivelandole che glielo aveva insegnato una persona che per lui era importante, poiché se si facevano accecare dai loro desideri e istinti in un Mondo Virtuale, visto che Giocatore e Personaggio erano tutt'uno e una cosa sola, anche il loro "Io" Reale, caratterialmente, ne avrebbe pagato le conseguenze. Confessandole, alla fine del discorso, che a lui, lei piaceva e voleva che fossero Amici. Quindi, non l'avrebbe mai attaccata e non avrebbe mai ucciso una persona come lei, indipendentemente da quale fosse il motivo o per dei profitti personali. In quanto non ci avrebbe tratto né vantaggi, né guadagni, ma anche perché non avrebbe potuto mai farlo. Suguha ascoltò tutto molto attentamente e per un'istante, le si fermò anche il respiro in gola, non riuscendo quasi a parlare. Ma ringraziò Kirito e con le mani strette al petto, perché le era venuto un flusso improvviso impazzito di Emozioni e non riusciva a calmarlo, si fissò il ragazzo davanti a lei negli occhi, trattenendo anche le lacrime per non scoppiare a piangere. Lui, nel mentre si scusò, perché forse le poteva essere sembrato un presuntuoso, ammettendo che era un suo brutto vizio. Successivamente, chiedendo a Yui di guidarli, visto che gli stava facendo fare tardi all'Alleanza, la prese per una mano e con uno scatto, che trasformò quasi in una spinta aerea, si fiondarono, letteralmente, fuori dal Tunnel! Superando, con grande successo, persino gli Orchi che volevano attaccarli, lungo la strada. Uscendo, alla fine della Galleria, proprio all'aria aperta, nel bel mezzo del Cielo Infinito, dalla quale, dalla lontananza, si poteva ammirare e si innalzava anche l'Yggdrasill. Tant'è che, per non cadere, le due Fate, dovettero aprire anche le ali. In quei dintorni, comunque, c'erano la Valle delle Farfalle, luogo dell'incontro tra Sylph e Cait Sith e Territorio di questi ultimi, la Valle dei Draghi, che era zona dei Salamander e la Valle dell'Arcobaleno che era quello degli Undine. Per raggiungere la prima Valle menzionata, Kirito e Leafa dovevano volare ancora un po', andando verso Nord-Ovest e visto che non restava molto tempo a disposizione (mancavano solo venti minuti all'incontro), partirono in accelerazione, volando verso la direzione che dovevano raggiungere. Pensando che se le Fate del Fuoco avessero voluto assaltare i Sylph e i Cait Sith, per interrompere la trattativa, sarebbero arrivati dalla parte opposta, che era la Sud-Est. Perciò, li avrebbero avvistati e incrociati soltanto dopo essersi avvicinati alla meta e così fu. Infatti, proprio quando stavano per arrivare alla Valle delle Farfalle, li videro sotto di loro. La ragazza, già sconsolata e rammaricata, perché era consapevole che non aveva fatto in tempo, non venne lasciata. Questo perché non era nel carattere dello Spadaccino Nero, abbandonare le cose a metà e con questa convinzione, proseguirono il loro volo verso la meta. Proprio in quell'istante, i Salamander arrivarono, pronti ad attaccare Sakuya, Alicia Rue con i loro compagni. Quando però, sembrava la fine ed era tutto perduto, dall'alto, come due fulmini a ciel sereno, piombarono Suguha e Kazuto, bloccando, letteralmente, Eugene, Kagemune e i loro, facendoli rimanere di stucco e sorpresi, non capendo che cosa stesse succedendo. Il primo a scendere fu lo Spriggan, che ordinò loro di abbassare le armi, seguito dalla Sylph, che si assicurò che la sua Amica, che era la Capo Territorio della sua Razza, e quella dei Cait Sith, stessero bene. Sakuya, appena la vide, le chiese che cosa ci facesse lì, ma non c'era molto tempo da spiegare, quindi, si limitò a dirle che era una storia lunga e che tutto ciò che poteva dirle, era che il loro destino, era nelle mani di quel ragazzo che si era messo davanti a loro. Lei era ancora un po' confusa, non comprendendo che cosa stesse succedendo, ma, nel mentre, il nostro Valoroso Eroe stava cercando di scendere a patti con loro, dicendogli che voleva parlare con il loro Comandante. Lui si fece subito avanti, chiedendogli che cosa ci facesse uno Spriggan come lui, in quel posto. Aggiungendo che qualunque fosse la risposta, sarebbe morto comunque, ma visto che aveva avuto coraggio, avrebbe prima ascoltato che cosa avrebbe avuto da dire. Fu in quel momento che lo Spadaccino Nero gli si avvicinò, guardandolo attentamente e fisso negli occhi, rivelandogli il suo nome e che si trattava di un Ambasciatore dell'Alleanza tra la sua Razza e quella degli Undine. Ovviamente era una menzogna, ma era un'ottima scusa per sistemare la situazione che si era creata, visto che i Cait Sith e i Sylph erano all'oscuro del fatto che, Sigurd, fosse in combutta proprio con Eugene, Kagemune e i Salamander in generale, da molto tempo. Solo per interrompere quella trattiva di Alleanza e provocare una Guerra fra le Razze. Il Comandante delle Fate di Fuoco, faticava a credere a un bluff simile, poiché il ragazzo non aveva una scorta con lui e gli sembrava una cosa un po' strana, ma Kazuto cercò di convincerlo in tutti i modi, dicendogli che era solo lì per fare affari con le Fate del Vento e le Fate Addomesticatrici. Per cui non aveva bisogno della scorta e che se si sarebbe azzardato a interrompere la trattiva di Alleanza, le quattro Razze si sarebbero unite per fare un Fronte Comune contro lui e le Fate del Fuoco e non l'avrebbero passata liscia. Sakuya e Alicia Rue, ascoltando il discorso di Kirito, rimasero meravigliate e stupite, e si guardarono Leafa in un modo molto strano, ma lei, senza dire nulla, agitò le mani, come per dire loro che non c'entrava nulla con quella storia. Non capendo nemmeno lei, le intenzioni che aveva suo Fratello. Tuttavia, Eugene non voleva mollare e non aveva intenzione di credere a uno Spriggan che si presentava da solo e, per giunta, con un equipaggiamento da poco. Per cui gli propose un Duello, in cui se avesse resistito, almeno, per trenta secondi ai suoi attacchi, lo avrebbe riconosciuto, ufficialmente, come Ambasciatore. Il nostro Valoroso Eroe non vedeva l'ora di scatenarsi di nuovo ed era pronto. Anche se Sakuya si preoccupò, pensando che si stava per mettere male, perché l'arma di Eugene era un'arma quasi Leggendaria. Si trattava, infatti, di una Spada a due Mani, chiamata "Lama Demoniaca Gram", che poteva essere equipaggiata solo con una Skill pari a 950 di Competenza Arma. Capendo che quell'uomo era il Generale, e che si trattava del Fratello Minore di Mortimer, il loro Capo Territorio, e che erano imparentati anche nella Realtà. Specificandogli che lui era la Mente e l'altro il Braccio e che tra tutti i Giocatori, quest'ultimo era uno dei più forti, poiché in Abilità Combattiva e doti belliche, era superiore a suo Fratello Maggiore. Suguha li conosceva solo di nome, per la Fama che possedevano, ma solo a sentirne parlare, un po' si rabbrividì, preoccupandosi per il suo di Fratellone, anche se ancora non lo sapeva. In cuor suo, però, lo incoraggiò, dicendogli: "Forza, Kirito", mentre lui si mise dritto, con la Spada in mano, davanti a lui, per prepararsi bene alla battaglia. Eugene stava facendo lo stesso ed entrambi, in quella posizione, era come se si stessero studiando a vicenda, per concentrarsi e vedere dove poter colpire e sferrare gli attacchi.
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Sword Art Online - Fairy Dance (Kirito & Suguha - Pensieri e Vita tra Fratelli)
FanficREVISIONATA E AGGIORNATA: Siamo a Gennaio 2025 e sono passati esattamente due mesi dal "Caso SAO". Tutti i Giocatori che erano rimasti imprigionati al suo interno, si sono "risvegliati" e sono tornati ad una vita normale. Non a caso, come avrete let...