Capitolo 6

116 18 4
                                    

La piazzetta del villaggio come sempre è stracolma di gente ed inizio ad avere i primi timori e le prime incertezze che per 18 anni mi hanno accompagnato nel corso delle mie giornate.

Avvisto un mio collega seduto al tavolo del bar mentre scherza e ride con una ragazza, ed un ragazzo che riconobbi subito: Era il misterioso ragazzo dai capelli mossi e dal sorriso coinvolgente.

Ancora una volta sorrido guardandolo, perché è il terzo in comodo della situazione e sembra anche molto imbarazzato per gli atteggiamenti dei due ragazzi davanti a lui.

Si guarda intorno come se aspettasse qualcuno che lo salvasse da quel momento, e senza pensarci due volte, decido di essere io la sua salvatrice.

Con sicurezza e decisione, mi siedo accanto a lui, e adesso è costretto a prestarmi attenzione. Solo allora noto delle meravigliose fossette che completano il suo sorriso.

Mi presento, e lui fa la stessa cosa un po' più impacciatamente "Io sono Claudio".

Ha una settimana che penso a quale potesse essere il suo nome, ma ha decisamente superato le mie aspettative.

Il suo nome rimbomba dentro la mia testa come le bombe di Sant'Agata rimbombano in cattedrale.

É tutto così strano per me. È questo il colpo di fulmine? È questa la sensazione di quando si dice "amore a prima vista"? Perché sento di essere legata a lui senza neanche conoscerlo.

Perché il mio cuore batte più forte quando mi guarda? Perché rischio di collassare quando mi dice "Posso offrirti una birra?" E come glielo dico che la birra che sta sorseggiando lui, io la odio?

Perché quando cammino accanto a lui verso il bar sento una chimica, che mai avrei creduto di avere con una persona?

Lui mi guarda e sta scherzando con me, finalmente.

Forse è solo grato per averlo salvato da quella situazione, o forse gli faccio simpatia.

E ora chi glielo dice che più lo guardo e più penso che sia bellissimo? Ma inutile farsi film, uno come lui non guarderà mai una come me.

Eppure, per tutto il resto della serata continuiamo a scherzare, insieme agli altri amici, a lanciarci battutine, e a conoscerci meglio.

A fine serata mi accompagna in camera mia, altro consiglio di Giulia, e con un imbarazzante saluto di mano, chiama l'ascensore e va via. Ed io per tutta la serata rimango a pensare al misterioso ragazzo dai capelli mossi, che finalmente ha un nome:CLAUDIO

Come mi sono innamorata di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora