Capitolo 10

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È il 22 Giugno e tutte noi ragazze ci stiamo preparando per la festa di compleanno a sorpresa per una collega, organizzata dal suo fidanzato.

L'aria in camera è allegra e spensierata, quando ad un tratto sentiamo bussare alla porta e tutte le ragazze mi guardano come a dirmi "apri tu."

Senza pensarci due volte mi alzo, con ancora i capelli legati in una coda disordinata per il turno di lavoro appena concluso, e mi avvio alla porta.

Trovo solo una busta dell'adidas ed un po' rimango delusa di non trovare lui di fronte a me.

Torno sul mio letto con quella pesante e curiosa busta, e guardo le mie amiche, che mi stavano già osservando come se la sapessero lunga.

Apro la busta e trovo una maglietta, la sua, con una romantica e dolce frase "Sei l'inizio della vita che vorrei".

Inutile dire che dentro ho pianto d'emozione, perché nessuno mi aveva mai fatto una cosa del genere, una cosa così romantica, una cosa piena di affetto e sentimento.

Per di più la frase mi piace da morire, e sono davvero felice di aver creduto in lui. In noi.

Il panico si impossessa di me, però, quando mi arriva un messaggio sul telefono: "Scendi, sono qui sotto."

E' lui.

Inizio a pensare a cosa fare. A cosa dirgli appena lo vedo. A come comportarmi. Se mostrarmi con la mia solita corazza, o se è arrivato il momento di lasciarmi andare e fidarmi di qualcuno.

Mi lascio dare qualche consiglio e raccomandazione dalle mie amiche e scendo.

Lo vedo li, di fronte a me seduto su un muretto mentre mi aspetta e giocherella con le sue dita per non mostrare il suo imbarazzo.

Mi avvicino velocemente a lui e l'unica cosa che dico è "sei pazzo", e mi bacia sotto il meraviglioso cielo stellato che fa invidia pure a Van Gogh.

È il 22 giugno del 2018 alle ore 23:30 che io ho capito di potermi fidare di una persona, ma non una qualcuna, di lui.

Ed è stato tutto perfetto, il chiaro di luna che illumina il nostro viso e rende splendente il nostro primo bacio, il sottofondo di musica della playlist del villaggio e per essere tutto perfetto mancavano solo i fuochi d'artificio, ma quelli li ho sentiti dentro.

La ragazzina di 18 anni che non credeva all'amore si era fidanzata.

Come mi sono innamorata di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora