Claire A Alternativo - 2

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Usando la leva per aprire la saracinesca, e riattivando la corrente elettrica, Claire tornò al primo piano dell'ala est. Vicino al pannello elettrico aveva anche trovato una scatola, con dentro uno dei componenti per il pannello della prigione. Si ricordò allora del corridoio chiuso dalle fiamme, causate dall'elicottero schiantato, e di un'altra saracinesca chiusa nello stesso corridoio. La leva funzionò anche lì, e passando per il piano di sopra, riuscì a scendere nel tetto. Ma mentre scendeva la scala, quella si staccò dalla parete, e lei finì a terra di schiena.
"Maledizione..." disse, stringendo i denti per il dolore.
Si alzò, e proseguì. Scendendo la scala, si arrivava alla sala della caldaia, e lì dentro Claire trovò un'altra chiave, stavolta verde con il simbolo dei fiori. Ricordò una porta, nell'ala ovest con quello stesso simbolo. Dopo aver usato la pompa d'acqua, finalmente l'incendio fu estinto, ma il corridoio era bloccato dall'elicottero. Poi dei passi pesanti, e un'enorme figura, con cappotto e cappello scuro, spostò l'elicottero con facilità impressionante.
"Ma che cazzo..." disse Claire spaventata.
Sparò qualche colpo, gli fece volare il cappello, ma fu inutile. Claire fu costretta a fuggire, passando per sala d'aspetto del secondo piano, tornò alla sala d'ingresso. Scese in fretta le scale, sentendo l'uomo enorme che la seguiva, e si ritrovò davanti uno zombie dall'aria famigliare.
"No, Marvin... Anche tu..." disse sconvolta.
Fu costretta a spararlo, e ucciderlo definitivamente.
"Oddio... Mi dispiace, non doveva andare così..." disse triste guardandolo.
Sentì una porta sbattere. L'uomo col cappotto era nella passerella al piano di sopra, e Claire fuggì nel corridoio dopo la reception. La chiave verde apriva gli archivi, e dentro trovò una leva. Poteva essere utile per aggiustare il carrello che spostava le librerie nella biblioteca. In corridoio si ritrovò di nuovo davanti l'uomo con il cappotto, evitò di un soffio il suo pugno, e si diresse di corsa al piano di sopra, alla biblioteca. Il mostro la inseguiva ancora, finì di spostare le librerie poco prima che lui le fosse addosso, salì la scala, passò sopra gli scaffali, e uscì nel corridoio. Si trovava due piani più in alto l'ingresso principale. Corse a nascondersi dietro la porta in fondo al corridoio, e rimase ad ascoltare i passi dell'uomo con il cappotto. Lo sentì passare lì davanti e poi allontanarsi sempre di più. Claire si guardò intorno, la stanza sembrava una torre, e in alto c'era una grossa campana, proprio affianco alla campana una scatola arancione, come quella che aveva trovato prima e che conteneva uno dei componenti. In qualche modo doveva far suonare quella campana, per far cadere giù la scatola. Sul tavolo c'era un altro promemoria, che spiegava che il meccanismo della campana era rotto, e serviva un ingranaggio per aggiustarlo, e si trovava nel magazzino. Il magazzino era proprio dall'altro lato, dietro una porta bloccata da un semplice chiavistello. Trovò l'ingranaggio abbandonato in uno scaffale, e tornò alla torre dell'orologio. Capì che aveva fatto le cose per bene, quando la campana iniziò a suonare rumorosamente, e la scatola cadde giù.
"Non ci credo, ha funzionato!" si disse contenta.

Ora che aveva entrambi i componenti, non restava che tornare alle prigioni. Claire ci mise qualche minuto per collegare correttamente i fili, ma finalmente la cella si aprì. Claire si precipitò a recuperare la tessera, ma trovò anche un taccuino, e un registratore tascabile.
"E questo...?" si chiese.
Curiosa lo accese, e allora sentì la voce di Ben che parlava con una donna, a proposito di esperimenti sui bambini di un orfanotrofio.
"Ma cosa è successo davvero?" si chiese perplessa.
Era ora di andarsene. Ma proprio mentre stava per imboccare il corridoio, sentì un allarme, e tutte le celle si aprirono, facendo riversare almeno una decina di zombie nel corridoio.
"Cazzo!" disse Claire.
C'era una leva lì vicino, la tirò, e una porta si aprì lì affianco. Claire corse nella zona sgombra, ma ecco che dal fondo del corridoio vide arrivare l'uomo con il cappotto.
"Ancora tu?!" disse Claire sconvolta.
Il mostro avanzava deciso verso di lei, e insieme a lui altri zombie uscirono nel corridoio. Claire fece del suo meglio per evitare tutti quanti, ma una volta fuori nei parcheggi, l'uomo con il cappotto fece irruzione, distruggendo il muro. Claire evitò ancora la presa del mostro, e fece per fuggire, ma sentì il rumore di un motore che si accendeva, due fari si accesero accecandola, e un furgone della SWAT andò a schiantarsi contro l'uomo con il cappotto, spiaccicandolo al muro. Claire alzò le braccia per ripararsi, poi vide Ada scendere dal veicolo.
"Possibile che tu non riesca a cavartela da sola?" disse.
"Non ho chiesto il tuo aiuto" disse Claire secca.
"Ma è la seconda volta che devo salvarti..." disse Ada.
La conversazione venne interrotta dal rumore dell'uomo con il cappotto, che spingeva via il furgone.
"È ancora vivo?" disse Claire inorridita.
"Ma qui non muore niente?" disse Ada irritata.
Premette il pulsante di un piccolo telecomando, e il furgone esplose. Stavolta sembrava che il mostro fosse morto davvero.
"Sei riuscita a trovare la tessera Redfield?" chiese Ada brusca.
"Sì, ma..." disse Claire.
"Finalmente ti sei resa utile. Dammela" disse Ada allungando la mano.
"La terrò io, se non ti dispiace. Ho trovato anche questo" disse Claire, prendendo dalla tasca il registratore.
"È quello di Ben?" chiese Ada.
Claire annuì.
"Dammelo, ora" disse Ada autoritaria, allungando ancora la mano.
Claire esitò.
"Facciamo che tu mi dai il registratore e io ti dico come lasciare la città?" disse Ada.
Claire infine glielo porse.
"Bene. Andiamocene da qui, non ne posso più di questo posto" disse Ada.
"Per una volta sono d'accordo con te" disse Claire.
Infilò la tessera nel pannello vicino alla porta, e la saracinesca si aprì. Pioveva ancora, anche se non a dirotto.

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