Leon A Alternativo - 5

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Scese di sotto, tenendo Sherry tra le braccia.
"Resisti, qui troverò qualcosa per curarti..." le disse.
Arrivò davanti a un'enorme saracinesca, che iniziò a sollevarsi piano.
"Per la vostra sicurezza, restate indietro fino a quando tutte le porte non saranno aperte" disse la voce registrata.
Leon attese che furono tutti e tre aperte, poi avanzò.
"Benvenuti al NEST, godetevi la visita" disse la voce registrata.
Si guardò intorno, c'era una stanza aperta sulla sinistra, sembrava un infermeria. Leon mise delicatamente Sherry sul letto.
"Ok, adesso dove la trovo la cura? Deve esserci un'indicazione da qualche parte..." si disse.
C'era un computer acceso sulla scrivania. Leon iniziò a cercare tra i file, e trovò una mail che poteva essere utile.
"Agente antivirale? Deve essere quello che mi serve... Ala Ovest... Ok, andiamo" disse sollevandosi, e si avvicinò di nuovo al letto. "Ehi, torno presto, riposati" disse a Sherry, e le prese il bracciale con la placca verde.
In un computer al bancone dell'accoglienza, trovò un file che spiegava il funzionamento dei bracciali di riconoscimento. Per avere accesso a determinate aeree, bisogna avere un certo livello di autorizzazione. La porta vicino a lui richiedeva un'autorizzazione di livello due, non poteva passare. Leon iniziò a cercare nell'unica zona accessibile, il corridoio che portava alla mensa, la cucina e il dormitorio. Fu lì che trovò un braccio che sporgeva da una delle cuccette chiuse, e al polso aveva un bracciale con una placca blu e il due in numero romano. Leon lo sostituì con quello che aveva preso da Sherry, e la porta vicino all'accettazione si aprì.
"Dottor Li, la sua presenza è richiesta nell'area Est" disse la voce registrata.
Leon vide un pannello, e premette il pulsante, facendo apparire una passerella sospesa nel vuoto. Dopo la passerella c'era un ascensore, posto al centro, e altre due porte, oltre l'abisso, una a destra e una a sinistra. Leon poteva attivare solo il passaggio verso l'area Est, per l'area Ovest serviva un'autorizzazione di livello tre. Entrò quindi nell'area Est. La porta successiva faticò un po' ad aprirsi, dei rampicanti la bloccavano. E allora Leon vide edere ovunque, e cadaveri intrappolati tra le piante.
"E' un incubo" disse inorridito.
La stanza successiva era un laboratorio, con un pannello e uno schermo che raffigurava la mappa di quella sezione sulla destra. Poi, oltre il vetro, vide un cadavere con un bracciale con la placca viola. L'unico modo per recuperarlo era neutralizzare le piante che bloccavano il passaggio, e per farlo serviva un diserbante particolare. Leon raccolse le istruzioni per la creazione del diserbante e una fialetta, e uscì nella serra. In un altro laboratorio trovò la base del diserbante, ora doveva trovare un modo per congelarlo. C'era una botola, che portava in basso, ad altri laboratori. C'erano due porte bloccate che avevano bisogno di elettricità per aprirsi, al piano di sopra Leon trovò una centralina per riattivare la corrente, e una volta riaccesa, tutte le porte erano aperte. Capì subito di trovarsi nel laboratorio giusto quando sentì la temperatura abbassarsi drasticamente.
"Chi ha lasciato il freezer aperto?" si disse tremando.
Trovò il macchinario che gli serviva, infilò la fiala, e aspettò che la sostanza venisse congelata. Poi il macchinario gli restituì la fiala. Tornò di corsa al laboratorio principale, vicino alla serra, e inserì la fialetta nel dispenser.
"Dispersione diserbante in corso..." disse la voce registrata.
Leon vide il liquido venire spruzzato ovunque, e le piante che si accasciavano a terra.
"Ha funzionato!" disse.
Corse fuori, e recuperò il bracciale con l'autorizzazione di livello tre. Tornò all'area dell'ascensore.
"E ora all'ala Ovest, devo sbrigarmi" si disse premendo il pulsante per attivare la passerella.
La percorse in fretta, e superò un'altra porta elettrica, entrando in un laboratorio buio. Attivò la corrente, e proseguì. Nel passaggio tra il laboratorio e il ponte gli spruzzarono addosso un liquido che sembrava disinfettante, per poi asciugarlo con un fortissimo getto di aria calda. Dopo aver attraversato il ponte, arrivò a un altro laboratorio.
"Deve essere qui... Maledizione, dove lo tengono?" disse Leon, cercando in giro.
In fondo alla stanza c'era un enorme macchinario. Leon si avvicinò, ma i buchi dove avrebbero dovuto esserci delle fialette erano tutti vuoti.
"Maledizione, non può finire così!" disse colpendolo con le mani.
Poi si accorse di un simbolo sulla consolle, con un solco al centro, come se ci andasse inserito qualcosa. Leon lo aveva già visto, prese il ciondolo di Sherry, lo stemma era lo stesso.
"Forse ci siamo..." disse, e inserì il ciondolo nel pannello.
Un comparto si aprì, dentro c'erano varie boccette con un liquido giallo.
"Deve essere questo..." disse prendendone una. "Bene, devo tornare subito da Sherry..." disse iniziando a correre.
Ma appena fu uscito dal laboratorio, un allarme iniziò a suonare.
"Attenzione, rimozione non autorizzata di un virus di livello quattro. Chiusura della struttura in corso. La sequenza di auto distruzione sarà attivata non appena completata la chiusura" disse la voce registrata.
"Cosa?!" disse Leon guardandosi intorno.
E davanti a lui balzò il mostro con il grande occhio sul braccio.
"Non è possibile!" disse Leon furioso, puntandogli contro la pistola.
"Spostati!" disse una voce.
"William!" gridò Annette arrivando di corsa. "Questa storia finisce qui!" disse sollevando una pistola con una fiala.
Sparò un colpo, e del liquido colpì William, facendolo urlare e dimenare, e crollò a terra. Leon e Annette si avvicinarono per controllarlo.
"E' morto?" disse Leon.
Annette annuì addolorata, e sospirò.
"Questo mostro... era il padre di Sherry?" disse Leon, ancora incredulo, chinandosi.
"E mio marito" disse Annette rassegnata.

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