Con l'ascensore, tornò subito ai parcheggi. Raggiunse la saracinesca, e inserì la tessera affianco, ma mentre si sollevava sentì il rumore di passi pesanti che ormai conosceva bene. L'uomo col cappotto si avvicinava a lui con passo deciso.
"Ancora tu?! Non ho tempo per questo!" disse Leon agitato.
Appena ci fu abbastanza spazio, passò sotto la saracinesca e iniziò a correre. Arrivò alla fine della strada, ma era impossibile proseguire, la strada non c'era più. Sentì un rumore metallico, due zombie avevano fatto cadere la porta di un vicolo lì vicino. L'uomo con il cappotto si avvicinava sempre di più.
"Posso passare solo da lì..." si disse Leon.
Evitò gli zombie, entrò nel vicolo e iniziò a salire la scala.
"Dove sarà l'orfanotrofio?" si chiese, guardandosi intorno.
Sotto di lui c'era il retro del negozio di armi, dall'altra parte solo palazzine vuote. Leon proseguì e scese un'altra scala, fino ad arrivare a una strada piena di auto abbandonate. Uno scuolabus bloccava il passaggio, Leon ci passò attraverso, e infine intravide un edifico con dei disegni infantili sulla porta.
"Non può essere che quello..." si disse.
Attraversò le doppie porte, e se le chiuse alle spalle, tirando il chiavistello.
"Spero che Sherry stia bene" disse, dirigendosi alla porta principale.
L'aprì, ed entrò. Era buio, il rumore della porta che si chiudeva riecheggiò per tutto l'atrio, e poi tornò il silenzio assoluto.
"Commissario? Sono qui, ho portato il ciondolo!" disse Leon.
Nessuna risposta.
"Sherry? Sono Leon, mi senti?" disse muovendosi lì intorno.
Ancora nessuna risposta. Leon aprì la porta sulla destra, e iniziò a percorrere il corridoio. Improvvisamente il commissario gli fu addosso, aggrappandosi a lui. Leon sussultò d'orrore vedendolo, metà della sua faccia sembrava bruciata, e Irons si teneva lo stomaco, gemendo per il dolore.
"Sei arrivato... troppo tardi..." disse.
"Cosa?!" disse Leon sbigottito.
Irons sembrava sul punto di vomitare, Leon lo spinse via.
"Dov'è Sherry?" gridò.
"William... Maledetto..." farfugliò Irons.
Uno strano essere uscì improvvisamente dal suo stomaco, spruzzando sangue ovunque, e sparì. Leon osservò il corpo morto di Irons, inorridito e disgustato.
"Dio santo... Che cosa ho appena visto?" disse.
Non poteva perdere altro tempo, Leon raggiunse la fine del corridoio ed entrò in uno spazio stretto con una libreria sulla sinistra. Era entrato in una strana stanza, a metà tra un ufficio e un laboratorio, c'era una scrivania in fondo, e svariate bottigliette di sostanze chimiche su un mobile. Poi si accorse del corpo di una giovane ragazza per terra, avvolta per metà in un telo bianco. Era morta, ma Leon non avrebbe saputo dire da quanto, a vista poteva sembrare semplicemente addormentata. Leon la scavalcò, e trovò una botola sulla sinistra. Iniziò a scendere, e a percorrere il corridoio che aveva davanti.
"Sherry! Sono io, va tutto bene ora!" disse.
"Leon!" disse la bambina, apparendo oltre una rete metallica.
"Sherry! Per fortuna stai bene, sto arrivando!" disse Leon sollevato.
Sherry strillò e indicò qualcosa dietro di lui, Leon si voltò e vide l'uomo con il cappotto di nuovo al suo inseguimento.
"Corri Sherry!" disse Leon, ed entrambi iniziarono a correre.
"Ci sta inseguendo!" disse la bambina spaventata.
"Vai avanti, non fermarti!" disse Leon.
"Cosa vuole da noi?"
"Non lo so, continua a correre!".
In fondo al corridoio c'era un ascensore, lui fu il primo ad arrivare.
"Forza Sherry, un ultimo sforzo!" disse alla bambina.
Lei lo raggiunse, e Leon premette subito il pulsante. Ma l'uomo con il cappotto li aveva raggiunti, e con le mani afferrò le porte e iniziò a tirare per aprire. Leon si mise davanti a Sherry, per farle da scudo, pronto al peggio, ma degli artigli perforarono improvvisamente il busto dell'uomo con il cappotto, facendolo crollare a terra quasi diviso a metà. Leon riconobbe il mostro che aveva affrontato nei sotterranei della centrale, era diverso, mutato, più grosso, e ancora più orribile.
"Papà?" disse Sherry sconvolta.
"Cosa?!" disse Leon voltandosi verso di lei. "Oh no!" disse vedendo che il mostro si preparava ad attaccare.
"Papà, no!" disse Sherry chiudendo gli occhi.
Le porte si erano chiuse, la bestia si gettò verso di loro come una furia, aggrappandosi alla cabina dell'ascensore, i cavi si staccarono e iniziarono a precipitare.Leon era a terra, stordito, i suoni e le immagini intorno a lui erano confusi.
"Leon? Stai bene? Mi senti? Leon, ti prego, svegliati, non lasciarmi da sola! Svegliati, sta tornando qui, dobbiamo andare!" disse il viso sfocato di Sherry sopra di lui.
Poi gli sembrò che lei scappasse, e fu di nuovo il buio.
"Svegliati! Sveglia agente!" disse la voce di una donna.
Leon aprì gli occhi, qualcuno gli stava puntando addosso una mini torcia, a distanza ravvicinata.
"Apri gli occhi... Sta fermo..." disse la donna che teneva la luce. "Bene, non sei infetto" disse spegnendo la torcia, e segnò qualcosa sul suo piccolo quaderno.
Leon strabuzzò gli occhi, poi si mise seduto.
"Dov'è finita Sherry?" disse, ancora stordito.
"Non preoccuparti per lei agente, sta bene" disse la donna con fare sbrigativo.
Continuava a guardarsi intorno, e segnare cose sul suo quaderno.
"L'hai vista? Dov'è adesso?" disse Leon mettendosi in piedi.
La donna lo ignorò. "La sua forza fisica è aumentata..." disse scrivendo.
"Posso sapere cosa è successo alla piccola?" disse Leon.
"Dobbiamo correre ai ripari..." disse la donna, facendosi agitata.
"Sono l'agente Leon Kennedy, ero con Sherry, poi..." disse Leon.
"Questo non l'avevo previsto..." farfugliò la donna.
"Chiedo scusa, puoi ascoltarmi solo un minuto? Posso almeno sapere chi sei?" disse Leon irritato.
La donna finalmente lo guardò.
"Mi chiamo Annette, soddisfatto? Ora puoi dirmi cosa è successo a William?" disse.
"Cosa? Chi è William?" disse Leon perplesso.
"Il mostro che ha causato tutto questo" disse Annette, accenando ai segni di distruzione lì intorno.
"Quella cosa si chiama William?" disse Leon inorridito.
"Devo sbrigarmi, si sta evolvendo più velocemente di quanto mi aspettassi" disse Annette in stato di agitazione, e fece per andarsene.
"Aspetta, dimmi dov'è Sherry!" disse Leon.
"Senti, non ho tempo per questo, mia figlia sta bene, ok? Puoi andare agente" disse Annette infastidita.
"Sei la madre di Sherry?" disse Leon incredulo.
Annette sparì dietro una porta. Leon provò a seguirla, ma era chiusa a chiave.
"Devo assicurarmi che Sherry stia bene..." si disse.
![](https://img.wattpad.com/cover/270391631-288-k412372.jpg)
STAI LEGGENDO
Resident Evil 2 Remake - Percorsi alternativi
FanfictionUna breve fanfiction dove ho provato a immaginare cosa sarebbe successo se nel remake di Resident Evil 2 Leon avesse incontrato Sherry, e Claire avesse incontrato Ada. Parto dalla conclusione della prima boss fight con Birkin, fino ad arrivare alla...