Romantic day

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I due ragazzi dopo aver terminato la colazione si scambiarono degli sguardi.
Il rosso interruppe il silenzio.
-«Oggi ho giorno libero.. tu?»
Il principe dovette controllare il calendario, annuendo come un bambino. «Anch'io»
-«Che ne dici se approfittiamo di questa giornata per conoscerci meglio? Magari possiamo visitare Yokohama insieme..» disse leggermente imbarazzato.
-«Mi piace questa idea Chuuya» cercò di sorridere nel suo limite concesso.

Come due adolescenti si sfioravano timidamente le mani, intrecciando i loro mignoli e subito dopo allontanandoli; stavano creando questo piccolo tira e molla, ed entrambi stufi si presero direttamente per mano, sorridendo soddisfatti.
Il kitsune si stava guardando intorno con gli stessi occhi di un bambino a natale; anche la cosa più futile attirava la sua attenzione, ma per lui era tutto così nuovo... Chuuya lo trovava così adorabile, e non sapeva bene il motivo di questa strana sensazione che provava. "Vorrei.. passare più momenti così con lui..."

-«Chuu..!! Andiamo a vedere il mare!!» Disse con voce genuina, bloccandosi e cercando di cambiare strada. «Però prendiamo una strada diversa» Disse cambiando via, stringendosi il più possibile al rosso.
-«Che.. che succede? Non ti piace andare in mezzo alla gente?» Lo accarezzò dolcemente.
-«S-sì.. una specie...» In realtà ciò che aveva visto il moro erano delle guardie del suo regno che si erano messi a cercarlo. D'altronde si trattava del principe, futuro re di quel regno...

Una volta in riva al mare si misero a fare una passeggiata, e a causa della nebbia il moro si mimetizzò tra di essa. Il mafioso per fortuna lo teneva per mano, almeno sapeva che fosse lì con lui.
-«È impressionante come tu riesca a mimetizzarsi nella neve e nella nebbia» Lo strinse meglio a sé.
-«Ehy Chuuya... se.. qualcuno dovesse dirti che non è un essere umano come reagiresti?» si strinse leggermente nelle spalle.
-«Mh.. non saprei, insomma inizialmente mi stupirei ma dopo continuerei a svolgere la solita vita, e in caso mi adatterei anche alle esigenze di quella persona» disse un po' perplesso.
-«Capisco.. grazie chibi» ridacchiò leggermente, avvolgendolo infine in un abbraccio, sentendo che stava un po' tremando; cercò di fare qualche passo, finendo per cadere nella neve, sprofondando in essa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2021 ⏰

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