Yosano passò l'intera nottata a parlare con Dazai, quasi sembravano bambini.
-«E.. come sta Odasaku?»
Dazai abbassò la testa, senza dare una vera e propria risposta. La corvina si lanciò tra le sue braccia, consolandosi a vicenda.
-«È.. stata solo colpa mia... se.. se Odasaku non si fosse lanciato per proteggermi.. probabilmente sarebbe lui quello in vita, quello che si merita di più la corona... se non fossi stato il futuro erede al trono non mi avrebbe protetto sacrificando la sua vita... e andava bene così..»
-«Osamu, non ti devi incolpare. Non è colpa tua, e non lo sarà mai. È inutile piangersi addosso, e Odasaku sarà sempre con noi, sarà sempre fiero di noi» Gli spostò una ciocca di capelli, sorridendogli dolcemente.La mattina presto vennero svegliati da dei fastidiosi rumori provenire all'esterno: si trattava di Kunikida che sbatteva i pugni contro la porta. Yosano e il resto dell'Agenzia ormai erano abituati a quella sveglia impossibile da spegnere, ma di sicuro non Dazai, che essendo già in piedi si spaventò e tirò una craniata al muro.
La corvina appena aprì gli occhi vide quella scena, cercando di trattenersi dal scoppiargli a ridere in faccia; d'altronde era pur sempre un re, lo trovava scorretto per quanto amici potessero essere.Arrivati a lavoro ci furono altre presentazioni verso il moro, e quest'ultimo fece sempre eleganti inchini e leggeri sorrisi; non gli era concesso sorridere apertamente.
Come festa di benvenuto all'Agenzia di Detective Armati, Kunikida si portò dietro Dazai per svolgere una missione in campo di battaglia.
-«Spero che tu sia bravo a combattere.»
-«È mio dovere sapermi difendere in tutti i modi possibili per evitare che mi venga fatto un graffio sulla mia pelle.»
-«Credo che lo interpreterò come un sì..» Non capiva molto bene le parole del moro, e alcune volte quel tono basso e pacato lo infastidiva anche, ma non poteva cambiare così di punto in bianco una persona.
-«Dazai, posso sapere la tua età?» Lo guardò con la coda dell'occhio.
Il principe rimase in silenzio per qualche secondo, doveva abituarsi ad essere "mancato" di rispetto. «Ne ho 22.»
“Quindi è un mio coetaneo.. sembra così strano”.Vennero circondati da degli uomini vestiti eleganti e delle valigette; sembravano dei normali uomini d'affari che come sempre si dirigevano verso l'ufficio, ma dentro la valigetta vi era una pistola, che puntarono alle teste dei due ragazzi.
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New way to love
Fanfictionun principe kitsune scappa dalla cerimonia della sua incoronazione e matrimonio, finendo nel mondo degli umani. dopo tre giorni che vagava nel vuoto si imbatte in un ragazzo dai candidi capelli che decide di ospitarlo a casa sua e fargli scoprire il...