Realization

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Chuuya era quasi aggrappato al moro, e aveva un'espressione completamente disperata, vogliosa di ricevere un bacio da parte del ragazzo appena conosciuto.
Dazai non aveva minimamente idea di cosa fare, ma aveva un'irrefrenabile desiderio di farlo. «Ne.. ne sei sicuro?»
-«Mai stato più sicuro di così...» Si avvicinò.
Il kitsune sospirò, avvicinando a sua volta il volto e facendo poggiare le loro labbra, trasformandole in un timido bacio, che lentamente diventò più sicuro e approfondito.

Chuuya spalancò gli occhi, ansimava e aveva le gote un po' arrossate. Si massaggiò la testa. “Che.. é successo?” Pensò confuso il ragazzo, massaggiandosi la testa. «Che male...»
Non si ricordava assolutamente nulla della sera precedente, ma da come si era appena svegliato avrà combinato una cazzata.

Dazai al contrario del mafioso passò la notte in bianco, a ripensare ardentemente all'accaduto. “Non lo conosco nemmeno... eppure ho provato un effetto totalmente contrario con Sakura... con lei non mi sono nemmeno sfiorato..” Si toccò il labbro inferiore, mentre iniziò ad incamminarsi verso l'Agenzia, mentre dei bambini fecero dei commenti scortesi sulle sue bende. “Perché alcuni pezzi sembrano strappati?”

Il rosso arrivato a lavoro si ritrovò delle bende in tasca. «Cosa cazzo..?» Gli tornarono alla mente dei ricordi, e rimase immobile a realizzare il disastro. “L'ho.. baciato? O mi ha baciato lui? Be'.. fatto sta che mi è piaciuto...” Avrebbe desiderato così tanto poterlo rivedere, e parlare -possibilmente da sobri- dell'accaduto, ma doveva solamente andare a creare qualche casino sul campo per essere certo di vederlo.
Più cercava di rimanere concentrato sul lavoro da svolgere, più la sua testa ricreava l'immagine di quell'affascinante ragazzo che lo aveva stregato come se fosse un'adolescente.
-«Chuuya ti senti bene?» La voce femminile lo fece cadere dalle nuvole.
-«B-benissimo, nulla su cui preoccuparsi ane-san» Si sistemò un po' imbarazzato il cappello, accavallando un po' goffamente le gambe.

Quella giornata era da dimenticare, assolutamente.
Chuuya passò l'intera notte a ripensare a quelle calde e morbide labbra che lo avevano baciato, quegli occhi color caramello con una sfumatura rossiccia che lo avevano stregato, quelle lunghe ciglia che rendevano lo sguardo tagliente e allo stesso tempo attraente... quei movimenti eleganti e la voce sempre profonda... era semplicemente perfetto, per non parlare di quei canini che Chuuya desiderava sentire contro la sua pelle in un morso.
Realizzò tutti quei pensieri, arrossendo come un pomodoro appena si rese conto della potente erezione che gli aveva provocato. “Dazai.. ti odio.”

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