From hate to love. |Dramione|

Thinking out loud

'Domani. Stesso posto, stessa ora, okay? Draco.'

Questo era quello che diceva il biglietto. Allora a Draco era piaciuto il pomeriggio passato con lei, in un certo senso. Tra tante ragazze intelligenti aveva scelto proprio lei per fare ripetizioni di Trasfigurazione e a quanto pare gli era sembrata una buona insegnante. Hermione fu scossa da un brivido di felicità e lei stessa ne rimase stupita. Fortunatamente non aveva nulla da fare il giorno dopo alle 16:00, ma non voleva dirlo a Malfoy, voleva lasciarlo in attesa. D'altronde lui non le aveva chiesto nulla a voce e quindi lei poteva andare da lui senza dargli conferma.
Arrivò Lavanda nel dormitorio, quindi lei nascose l'invito, si mise il pigiama e si addormentò, con il biglietto sotto il cuscino.

Il giorno dopo, durante la lezione di Erbologia, sentì molte delle sue compagne che parlavano di alcuni ragazzi che le avevano invitate al Ballo del Ceppo, che ormai era vicinissimo. Nessuno aveva invitato Hermione. Certo, se l'aspettava, c'erano tantissime belle ragazze ad Hogwarts e un ragazzo non avrebbe avuto motivo di scegliere lei, ma perché imparare a ballare se poi non doveva farlo con nessuno? In effetti mancavano ancora 6 giorni, quindi per sicurezza decise di prendere comunque lezioni da Malfoy, magari il ragazzo perfetto sarebbe piombato dal cielo.

A pranzo incontrò Harry e Ron, era stata molto impegnata durante la giornata e non li aveva nemmeno visti.
'Ehi Herm, è da tutta la mattina che non ti vedo!'
'Ho avuto molto da fare, Harry.' Era vero, Hermione aveva seguito tantissime lezioni quella mattina.
'Senti Hermione' disse Ron 'Oggi alle 16:00 non ho nulla da fare, verresti con me ad Hogsmeade? Harry non ha studiato tutto, e poi questo pomeriggio viene anche Krum, è davvero un mito, penso di adorarlo.' Oddio. No. Non poteva. Alle 16:00 proprio no. Come faceva a dirglielo? In più non aveva mai conosciuto Krum, l'aveva sempre visto in biblioteca ma senza mai parlarci.
'Ron...mi,mi dispiace, non posso. In questo periodo ho tantissime cose da fare, alle 16:00 devo, ehm, devo seguire una lezione extra di pozioni con Piton.' Hermione notò il cambiamento del viso di Ron, dopo aver sentito la sua risposta. Le dispiaceva tanto, ma non poteva fare altrimenti.
'Va bene, Hermione, non...non c'è problema, andrò da solo....è solo, beh, è solo che mi sarebbe piaciuto andarci con te.' Fu come un coltello che le trafisse il cuore, sapeva che forse Ron provava qualcosa per lei, ma che lei vedeva in lui solo un grande, grande amico.

Scappò subito verso la sala comune Serpeverde, stando attenta a passare inosservata. Erano le 15:55, aveva fretta. Si chiese perché aveva preferito stare con Draco che con Ron, ma nel suo cuore non trovò risposta che il suo cervello volesse sentire.

Draco la stava aspettando impaziente. Non gli aveva dato conferma, ma non se l'aspettava. Le aveva nascosto il biglietto nella giacca perché aveva paura che gli altri potessero sentirlo mentre chiedeva un incontro ad Hermione. Si stava rendendo conto che solo con la Granger poteva essere se stesso perché non si aspettava niente da lui, dato che l'aveva trattata male per più di tre anni. Forse solo non aspettandosi nulla si poteva avere risultati, quindi cercò di non aspettare Hermione perché avrebbe potuto tranquillamente non venire. Però era strano, quando ballava con lei i loro corpi erano come due pezzi di un puzzle, combaciavano perfettamente. Teoricamente Draco doveva invitare Pansy al ballo, lo stava aspettando da una vita, ma lei non aveva carattere, e soprattutto non aveva un cervello funzionante. Forse, forse avrebbe potuto chiedere ad Hermione di andare al ballo con lui. Ma cosa stava pensando? Assolutamente no, aveva avuto un rapporto d'amicizia con la Granger solo una volta, non poteva chiederle nulla, e poi non gli piaceva nemmeno. No, non gli piaceva neanche un po'. Forse un minimo si. Cercò di togliere quelle idee dalla sua mente, come se potessero essere libri da togliere dagli scaffali! Sentì un rumore, ormai conosciuto, e capì che la Granger era arrivata.