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Allora storia inventata, ovviamente non so come sono i rapporti con i genitori di Aka e Tanc, però so che Tancre va d'accordo con il padre ma non con la madre,in questa storia Tanc litigerà con la madre perché lo ha "abbandonato" per inseguire il suo sogno, ribadisco storia inventate, non voglio che insultare nessuno, grazie
BUONA LETTURA 💛🧡

Tutti i ragazzi si svegliarono verso le 9:30 si preparano per andare a casa, dopo una giornata intera a divertirsi.

Pov:Aka

"Okey grazie raga del passato, ci si vede lunedì" "ciao Aka" disseró Ale, Deddy, Sangio, Giulia e Rosa che mi avevano accompagnato a casa, chiusi la Portella della macchina poi me ne andai dentro casa, ero stanchissimo avevo ancora sonno però decisi di farmi una doccia.

Appena finita la doccia andai in camera a vestirmi con dei pantaloni corti fino al ginocchio ed una maglia a maniche corte perché faceva veramente caldo andai in cucina per mangiare qualcosa però non c'era nulla "ma non sei andata a fare la spesa?" "no, vai tu prendi i soldi dal portafoglio" mi rispose dal piano di sopra "va bene ora vado" dissi urlando per farmi sentire "mio dio non mi va" "se non ti va,non mangi" rispose subito lei mi girai verso le scale per vedere se fosse scesa ma era ancora al piano di sopra "ma che cazz" "vabbè vado" dissi prendendo cinquanta euro dal suo portafoglio ovviamente dopo glieli avrei ridati.

Arrivò al supermercato, iniziò prendendo ovviamente le cose che gli servivano tra cui pasta, pomodori, salsa di pomodoro, pancetta, biscotti per fare colazione, acqua naturale ed una bottiglia di coca: andò a pagare per poi tornare a casa con due buste, iniziò a cucinare per tutta la famiglia poi arrivò sua sorella più grande per mettere la tavola, la madre invitava sempre il sabato a pranzo i suoi fratelli e sorelle ed era come una rimpatriata di famiglia e questo a Luca faceva sempre piacere, anche se la maggior parte delle volte litigavano per poi fare pace, arrivò anche il padre ed iniziarono a mangiare per lui la giornata sembrava andar abbastanza bene.

Chissà se per Tancredi sarà lo stesso!?!?

Pov:Tanc

Mi riaccompagnarono per secondo a casa ovviamente alla guida c'era Leo era il più grande di noi, quindi era l'unico con la patente, mi accompagnò a casa però notai una macchina famiglie parcheggiata non poco distante da casa mia, "fermati qui Leo" dissi in fretta "perché??" domandò lui confuso "mi faccio due passi ci vediamo lunedì" dissi velocemente scendendo dalla macchina "ciao Tanc" non risposi al saluti dei miei amici mi si geló il sangue appena vidi la figura davanti alla mia porta "che ci fai tu qui??" domandai con le mani tra i capelli, "ciao figliolo" era mia madre "ma è arrivato quel riccio rompi palle" mi girai sentendo una voce sconosciuta era un ragazzo credo della mia stessa età forse di un anno più grande "chi sei tu?" domandai confuso perché non ci stavo capendo un cazzo "sono Thomas il figlio adottivo di Angelica" rispose lui tranquillo (ovviamente inventato) "riformulo la domanda, che ci fai qui?" "sono qui per presentarti tuo fratello, tesoro" mi rispose lei "no lui non è mio fratello i miei fratelli sono a Milano, loro non mi hanno abbandonato come hai fatto tu Angelica" gli risposi mettendo le braccia incrociate "ma andiamo ti stai almeno sentendo con i tuoi fratelli?" "Si mi sto sentendo" risposi alzano un po' il tono della voce "voglio che te ne vai, non hai avuto il tempo per la tua vera famiglia, ed ora torni con lui? mi prendi in giro per caso??" mi stavo innervosendo troppo "ti prego vattene" gli dissi solo prima di entrare in casa e chiudermi dentro a chiave "cazzo" mi accasciai alla porta, "cazzo" lo dissi parecchie volte volevo che qualcuno la facesse andare via con quel Thomas, "mio diooooo ti odio" urlai dando un punto alla porta ovviamente facendomi male" "perché le cose non possono andare bene almeno per un giorno??" mi domandai da solo senza ovviamente una risposta mi squillo il telefono ed era Enula, risposi subito 'hey perché sei seduto per terra?' "bhe c'è mia madre fuori casa con suo figlio Thomas" alle parola figlio feci le virgolette 'oddio, come stia?' "una merda' 'immagino' 'senti ma ora dove sono?' 'credo ancora fuori, non hanno intenzione di andarsene' gli risposi guardando fuori dalla finestra' 'quindi cose devi fare' 'non lo so sono le 14:56 credo che debbano mangiare? Enu ti prego salvami da questa situazione di merda' dissi piagnucolando come un bambino 'Tanc tranquillo penso che se ne andranno tu aspetta un'altro po' poi controlla se se ne sono andati' 'va bene Enu, ci sentiamo dopo' 'in realtà non posso mi dispiace sei da solo, un bacio' mi disse staccandomi in faccia "ma che cazzo succede a tutti oggi" mi alzai ed andai sul divano mi misi a dormire cinque minuti non di più speravo fosse un brutto sogno ma non era così purtroppo.

Pov:Enula

"Ma porca miseria, porca miseria ora che faccio? Allora dovrei aiutarlo prima di andare in discoteca, quindi chiamiamo... ma sai che gli potrei fare anche un dispetto" "ma che stai dicendo?" mi domandò Ale steso sul letto vicino a me "nulla tranquillo, hai il numero di Luca?" gli domando al ballerino "si perché?" "Dammelo ti prego" dico in fretta "va bene" mi risponde lui, lo chiamo subito 'pronto?" "Hey Aka, sono Enula senti se ti mando un indirizzo puoi andare?' ' perché dovrei?' ' perché praticamente c'è questo mio amico che non sta molto bene ed io non posso andare, quindi mi faresti un favore grande grande' dissi ovviamente ridendo sotto i baffi come una deficiente 'va bene, dimmi l'indirizzo' 'certo te lo mando subito, grazie ancora Aka' dissi prima di chiudere la chiamata per poi mandargli l'indirizzo della casa di Tanc "okey fatto" "usciamo adesso?" "Si tesoro" dissi ridendo per poi baciarlo "sei un demonio lo sai" "si lo so" lo bacia con più passione per poi staccarmi "perché??" mi chiede con il musino "dobbiamo uscire" gli ricordo per poi andare win bagno "cattivaaaa" mi urla dalla camera "lo so" mi rispondo da sola perché so che non mi ha sentita

Pov: Aka

Inizio ad andare all'indirizzo che mi ha mandato Enula "che brutto quartiere mio dio" dico ad alta voce, "eccolo" vado verso la porta ma noto due persone una donna abbastanza giovane è un ragazzo, vado davanti alla porta, busso un po' di volte, dopo un po' la porta si apre ed eccolo "l'amico" di Enula "ciao"
dico solo lui mi tira dentro chiudendo la porta a chiave di tutta fretta "okey che succede?" gli domando "che succede? che ci fai tu qui? come fai a sapere dove abito? Che cazzo ci fai tu qui"
mi continuò a fare domande su domande "okey piano, allora, mi ha mandato Enula, me lo ha dato Enula, Enula mi ha detto che un suo "amico" era nei guai ho una cosa del genere non mi ricordo bene, quindi mi ha dato il tuo indirizzo anche se non sapevo fosse tuo" finì di parlare per poi aspettare una sua reazione "ma porca puttana Enulaaaa io ti ammazzo" disse urlando il suo nome come se la potesse sentire
"okey cosa succede?" Gli domandai ancora "nulla tranquillo, ora che sei qui ti dovrei offrire qualcosa?" mi domandò con fare confuso "non lo so, io quando viene qualcuno a casa mia gli offro da bene e da mangiare, poi fai te" gli rispondo guardando ogni suo movimento confuso,
"certo okey arriva ehm fammi vedere se sta qualcosa okey" disse lui aprendo ogni scaffale vuoto "non mangi nulla?" gli domandai sedendomi sulla sedia "no, cioè sì mangio, solo che devo fare la spesa, e non ho tempo, sono tornato tardi a casa, poi mi sono messo a dormire" "dimentichi un particolare" gli dico "cioè?" "I "clandestini" fuori casa tua,chi sono?" "Ehm ecco"
si appoggiò sul balcone della cucina abbassando la testa "chi sono?" Gli domandai ancora, alzandomi dalla sedia e andando vicino a lui "sono degli amici vecchi" mi rispose dopo un po' "non credo che siano solo amici, la donna in alcuni lineamenti assomiglia a te" gli rispondo io di rimando sapendo che mi stesse mentendo, "cosa noooo" disse lui "perché mi menti?"
"Io non ti sto mentendo" "sicuro?Quando menti diventi tutto rosso" gli dico, avvicinandomi di più a lui "cazzo Aka, io mi vengo a fare gli affari tuoi? Non penso" mi dice facendo dei passi indietro "certo che no, però ora sono qui quindi!!" "Quindi niente Lu"
mi bloccai non mi aveva mai chiamato così
( se non mi ricordo male non lo ha mai chiamato così,😳 ditemi di no vi prego non ciò testa 😅😿 )

lui infatti mi guardò confuso "che c'è?" mi chiese "posso toccarti Tanc?" gli chiedo di punto in bianco, lui diventa più rosso di prima "ti prego" sembra quasi una supplica da parte mia, non c'è la facevo più, mi mancava quell'affetto che c'era prima della nostra litigata, quel scherzare toccandoci, "ne ho bisogno" gli richiedo lui mi guarda "va bene, ma nulla di sconcio" mi risponde ed io lo abbraccio stretto "mi sei mancato, lo sia?" anche se ci eravamo visti tutto ieri fino a stamattina presto mi mancava già "comunque" dissi "cosa?" "per il fatto delle cose sconce" "si?" "non ho detto che va bene" dissi facendo un ghigno "scemo" mi rispose sol lui "quindi non è né un si né un no?" gli domandai "chi lo sa" mi rispose soltanto okey mi avrebbe fatto impazzire quel ricciolino ed ero sicuro di quello che avevo pensato.

Okey finito questo capitolo, devo dire che ero moto più ispirata oggi, quindi bene 😂😂 spero che vi piaccia poi vi metterò un piccolo spoiler del prossimo capitolo ma non oggi domani forse,chi lo sa 😂😌😏 vi potete aspettare di tutto da me amori miei😌😌 spero che vi stia piacendo vorrei che commentaste con +1 se vi piace oppure con -1 se non vi dovesse piacere ovviamente sinceri 💛🧡 non mi offendo ( forse un po', ma non fa nulla) okey buona lettura baci 😘💛🧡

Baci M.T💛🧡

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