Inghilterra e Irlanda, fine del XVIII secolo
Con l'unione di Inghilterra e Scozia nel 1707, il destino delle terre irlandesi era fin troppo incerto.
L'Irlanda ottenne l'indipendenza legislativa dalla Gran Bretagna attraverso una costituzione promulg...
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La storia di Íde merita totale attenzione e, soprattutto, comprensione, per cui consiglio, a quanti hanno intenzione di proseguire con la lettura, di mettersi comodi.
Se, qualora leggendo la sua storia, tu lettore provassi dei sentimenti di angoscia o pena, lascia perdere e non compatirla. Ogni data è stata volutamente tralasciata, si tratta di capitolo della sua vita troppo tragico da ricordare.
-Con la speranza che il suo vissuto possa offrire chiarimenti su una personalità e una mente così complesse.
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Íde, questo il suo nome, possibilmente derivato dall'antico irlandese ítu "sete". Alcun dubbio, quindi, sulle origini del suo nome.
Tuttavia, ella non nacque in Irlanda bensì in Scozia, da padre irlandese e madre scozzese, entrambi braccianti a servizio dello stato. Non una famiglia di nobili, neppure di ricchi borghesi, ma una famiglia dove l'amore regnava incontrastato, quello senza dubbio.
Mamma e papà le chiedevano costante aiuto, doveva badare alle figlie più piccole mentre loro svolgevano le loro funzioni nei campi. Ad Ayrshire si coltivava per lo più l'aglio selvatico, delle meravigliose quanto sgradevoli nell'odore piante tinteggiate di bianco.
Con un poco di amaro in bocca accettava, per quanto volesse bene alle sorelle odiava trascorrere giornate intere chiusa in casa. Ella era la figlia più grande, la più arguta e probabilmente l'unica che sarebbe riuscita nell'intento di costruirsi una carriera lavorativa meritevole.
Il motivo? Quando ne aveva l'occasione e, con il senno di poi, prestando attenzione a non venire scoperta dai genitori, si intrufolava nell'abitazione del vecchio signor Campbell; l'anziano ciarlatano che predicava conoscenze mediche approfondite e accurate.
Con dei profondi sensi di colpa, rubava dei manuali di anatomia umana, era stata educata da valori quali onestà e integrità morale, normale provasse dei ripensamenti.
"Quel vecchio bisbetico non ha salvato una persona in vita sua, figurati se noterà la mancanza di qualche libro" questa la frase che il lato sleale della sua coscienza le ripeteva, riuscì quasi a convincerla e commise il terribile atto.
