Collinetta

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Quasi mi affogo con il caffè quando dalla strada giunge il suono di un clacson.
Afferro di fretta il mio zaino, saluto mio fratello, e con il cuore in gola scendo per strada illuminata dal debole sole mattutino, notando all'istante l'amata automobile di Roger parcheggiata davanti l'abitazione di Harry.
Con il cuore in gola, raggiungo l'auto e faccio per sedermi ai posti anteriori, ma mi viene negato a causa del caos presente su di essi: amplificatori, chitarre, cavi, un cuscino e chi più ne ha più ne metta...
Mi siedo perciò al posto del passeggero con la convinzione di ignorare Roger il più possibile: saranno i quaranta minuti più lunghi della mia vita.
- Ciao - Lo saluto sottovoce, quasi sembro intimorita.
- Buongiorno. Se stai scomoda, lo zaino puoi tranquillamente metterlo sui sedili dietro -
Automaticamente lancio un ennesima occhiata ai sedili dietro di me, che da questa prospettiva sembrano addirittura più caotici!
- Sto bene così, grazie -
Il biondo annuisce e dopodiché aziona il motore, mettendosi in carreggiata.
Trascorro i successivi dieci minuti ad osservare Roger, quasi studiandolo.
É fin troppo silenzioso e non ha neanche acceso la radio, come da sua abitudine.
Inoltre, ha gli occhi nascosti dagli occhiali da sole, probabilmente a nascondere le occhiaie, ha il viso pallido ed i capelli più spettinati del solito.
- Ehi... stai bene? -
Alle mie parole Roger sembra svegliarsi dal mondo dei sogni, e passa il suo sguardo dalla strada a me per circa due volte, quasi sbandando. Sembra molto meravigliato da questa mia domanda.
- Certo, sto benissimo! Perché me lo chiedi? -
- Roger, a me non puoi mentire, ormai ti conosco fin troppo bene -
- Perché ti preoccupi per me? -
Bella domanda! Quasi quasi vorrei saperlo anche io...!
- In realtà, non lo so. Ma che non stai bene è un dato di fatto -
- Pensavo mi odiassi... -
- Non lo nego -
Cala il silenzio assoluto e nel mentre mi viene in mente qualcosa di cui probabilmente mi pentirò.
- Però, infondo, ormai è passato un bel po' di tempo dalla nostra storia e non posso negare che ci sono momenti in cui sento davvero tanto la tua mancanza. Non voglio fare troppi giri di parole, perciò... amici? - Il cuore mi batte all'impazzata, e il silenzio che segue è ancora peggio!
- Amici con benefici? -
- Sei il solito idiota! - Rispondo ridacchiando, dandogli un colpetto sulla spalla, facendo ridere anche lui.
- Ahia! Mi hai fatto male! - Esclama fingendosi dolorante, così da sottolineare la mia assenza di forza muscolare.
- Scusa, mi correggo: sei il solito stronzo! -
- Modestamente, è uno dei miei pregi -
Rido un pochettino, e Roger, con il sorriso, riporta la sua completa attenzione sulla strada.
- Quindi... amici? Senza benefici però! -
- Sì, amici -
- Bene... Ora, essendo mio amico, mi dici cosa c'è che non va? -
- No, non penso lo farò - Risponde con leggerezza.
- Sai, non ho molta voglia di entrare a scuola adesso... entriamo alla terza ora? -
Rimango molto sbalordita dalla affermazione di Roger: ricordo che lui era un ragazzo molto studioso, odiava saltare anche solo mezza lezione.
- Roger Taylor vuole saltare scuola? Cosa sta succedendo al mondo?!? -
- Onestamente é da qualche mese che non sono più interessato allo studio -
- Come mai? -
- Non è questo ciò che voglio per la mia vita. Questo è quello che li altri hanno programmato per la mia di vita -
- Allora cos'è che vuoi tu dalla per la tua vita? - Domando, molto colpita dalle sue inaspettate parole.
- La musica, ovviamente! Finalmente ho delle aspettative molto alte per la band: Brian é un genio della chitarra, saprebbe suonare a memoria qualsiasi assolo tu gli chieda; Freddie è a dir poco straordinario, ha una voce più unica ché rara e scrive dei testi poetici; John ha talento naturale per il basso ed é bravissimo in tutto ciò che riguarda gli amplificatori, il che aiuta tantissimo. E poi beh, ci sono io: biologicamente fantastico -
- Oh oh, abbassa le ali, piccoletto -
- Quando il diamante brilla, l'invidia strilla. No? -
- Non sapevo fossi un angelo con l'animo nero! -
- Baby, ci sono tante cose che non sai su di me -
- Okay, ora basta. Abbiamo superato il limite massimo di trash -
- Sì, effettivamente hai ragione - risponde Roger ridacchiando
- Ritornando al discorso di prima... Anche io ho aspettative molto alte in voi, ma pensi davvero che abbandonare gli studi sia la cosa giusta? - divento spaventosamente seria.
- Non sto completamente abbandonando gli studi. Diciamo che li sto solo mettendo in secondo piano, ecco -
- Da quanto tempo non frequenti una lezione? -
- Pff, non saprei... tre settimane? - risponde vagamente.
Sgrano gli occhi incredula alle sue parole.
- Roger! - esclamo basita
- Che c'è? - domanda lui un po' scocciato, sapendo già cosa sto per dire.
- Capisco che hai altre aspettative per la vita, e va bene. Ma non puoi saltare così tante lezioni! Hai bisogno di studiare, per la tua vita -
- Mh... nahh - risponde sarcasticamente e con leggerezza unica.
Decido di non controbattere: conosco bene Roger, e so che quando ha una sua idea, nulla gliela farà cambiare.
Tacciamo per alcuni interminabili minuti.
Solo ora mi rendo conto che non ho la più pallida idea di quale sia la nostra direzione.
- Comunque... dove stiamo andando? -
- Non sei una persona molto paziente, vero?-
- No, quindi mi dovrai dire dove stiamo andando, proprio in questo momento - rispondo con tono ironico e al contempo minaccioso.
- Ti dirò solo che è il mio posto felice! -
- ...ovvero? -
- Abbi pazienza, siamo quasi arrivati -
Sbuffo spazientita: se c'è qualcosa che proprio non posseggo, è la pazienza.
Circa cinque minuti più tardi, la macchina si ferma in un luogo a me sconosciuto.
- Dove siamo? - domando guardandomi in torno nonappena scendo dall'automobile, notando di trovarmi in mezzo al nulla.
- Fuori città. Vedi quella collinetta laggiù? Dobbiamo salirci. Da là sopra c'è una vista mozzafiato - dice Roger con aria sognante, indicandomi una piccola collinetta.
- Cosa?!? Dobbiamo salire su quella cosa che sembra Il Monte Bianco?!? Ma io sono ancora assonolata, non ho la forza fisica! -
- Amore mio, tu la forza fisica non c'è l'hai neanche da sveglia. E poi, è solo una collinetta, è molto bassa - risponde il biondo ironicamente.
- Stronzo - fingo la parte dell'offesa.
Con uno scatto di agilità, Roger mi afferra e mi tiene in braccio a mo' di principessa.
- Così non ti stancherai -
- Lasciami!!! - esclamo leggermente imbarazzata; sono molto insicura sul mio corpo, soprattutto sul mio peso...
Nel dimenarmi per essere riportata a terra, urto i suoi occhiali da sole facendoli cadere a terra, scoprendo a Roger un'occhio nero.
A quella visione, mi fermo di scatto e rimango muta per vari secondi.
- Rog... - Esclamo sottovoce, sfiorando con il pollice l'occhio nero, ma mi blocco nonappena il ragazzo tira un gemito di dolore.
- Chi te l'ha fatto? -
- Nessuno. Sono solo caduto -
- Sei caduto sull'occhio? Roger, non sono nata ieri. Cosa è successo? -
- Non ha importanza, davvero - Roger sembra stia pian piano entrando nel panico.
- Siamo amici, no? Gli amici dovrebbero dirsele queste cose -
- Perché ti preoccupi tanto per me? -
- Perché io sono quel tipo di persona che si preoccupa per tutti... e anche perché ti voglio bene -
Roger tace per qualche istante, indeciso sul da farsi. Ma alla fine, cede.
- Mio padre... -
Per qualche istante perdo la capacità di parlare e pensare.
Scuoto la testa, come a chiedergli di spiegarmi il tutto.
- Beh, diciamo che i miei genitori... non sono proprio dei genitori da sogno -
- Spiegati meglio -
- Sono violenti, lo sono sempre stati. Ma ultimamente la cosa è peggiorata parecchio.
Non ho abbastanza soldi per andare a vivere da solo, ma non posso neanche continuare a stare dai miei. Perciò cerco sempre di stare lontano da casa il più possibile, e la maggior parte delle volte, dormo in auto -
Sento il mio cuore spezzarsi, e improvvisamente, il motivo del cuscino nei sedili anteriori si fa più chiaro.
Ho sempre saputo che i genitori di Roger fossero molto severi, ma non immaginavo fino a questo punto...
- Mi dispiace tanto, davvero... Tu non meriti questo male. Non c'è nulla che tu possa fare per migliorare questa situazione? -
- No. Come ho già detto, la mia situazione economica non è delle migliori, non potrei mai permettermi un appartamento -
- Vieni a stare da me e Freddie!!! -
- Stai scherzando? -
- Assolutamente no. Non permetterò a quei mostri di farti ancora del male, e non permetterò a te stesso di continuare a dormire in auto -
- É una conclusione troppo affrettata -
- Non lo è affatto! Se Freddie lo sapesse, sarebbe d'accordo con me. Ti prego, non voglio che ti facciano del male... -
- Rachel, tranquilla... Ci penserò su, va bene?- Mi dice dolcemente Roger mentre mi accarezza una guancia con il pollice.
Annuisco e, dopodiché, il ragazzo mi riporta finalmente a terra.
- Ci penserai davvero? - domando con voce flebile.
- Te lo prometto! Dai, ora andiamo. Se no si fa tardi -
Getto le mie braccia attorno al collo di Roger, abbracciandolo. Lui ricambia all'istante.
- Mi sei mancata tanto... - Dice lui in un sussurro, al ché io nascondo il viso nell'incavo del suo collo e chiudo gli occhi, rilassandomi completamente.

- Vieni spesso qua? - Domando a Roger mentre mi siedo su un basso muretto di pietre davanti la campagna.
- Ci vengo ogni volta che voglio stare un po' da solo -
- É un posto bellissimo... - Dico con aria sognante, guardandomi intorno: é una collinetta non troppo alta, anzi. Nel mezzo del terreno é presente una via incementata così da poter camminare tranquillamente, ed ai lati sono presenti le varie campagne.
Al tutto vengono aggiunte, ovviamente, ogni tipo di farfalle e api che danno al luogo un aria quasi fiabistica.
- Però non possiamo rimanerci a lungo, tra poco scatterà la terza ora a scuola -
- Pensavo non ti interessasse più la scuola -
- Infatti non ho specificato chi dovrà entrare-
- Ma questo non è giusto! - contrabatto come una bambina.
- Dai, poi passo a prenderti e andiamo a pranzare al Sushi -
- Ok, questo invece é un po' più giusto - rispondo sarcasticamente, facendo ridere leggermente Roger.
- Abbiamo ancora quindici minuti; raccontami un po'; cosa hai fatto in questo anno senza di me?! -
- "Schifo" é una buona risposta? -
- No. Dai, Rach, raccontami un po' ! -
Alzo gli occhi al cielo in cerca di qualcosa di interessante da raccontare.
- Ho chiuso i rapporti con Amy e ora lei mi odia -
- È per caso colpa mia? - Domanda retoricamente Roger.
- Pff, cosa te lo fa pensare? Il fatto che tu te la sia portata a letto mentre eri il mio fidanzato? Ma figurati! -
- Mi dispiace... - Risponde il biondo visibilmente imbarazzato.
- Nah, tranquillo. Ormai è passato tanto tempo -
- Però mi dispiace comunque! Non avrei dovuto farlo, sono stato un coglione. Ho rovinato tutto! -
- Rog, non è di questo che voglio parlare ora. É passato tanto tempo ed entrambi siamo andati avanti, giusto? E comunque, per un motivo o per l'altro, avrei comunque chiuso i rapporti con Amy; non è una buona compagnia la sua -
- Be' sì, quello l'avevo intuito anche io -
- Comunque... Come ho già detto, ho chiuso i rapporti con Amy, però io e Nathaly abbiamo continuato la nostra amicizia come se niente fosse. Anzi, il nostro rapporto và a migliorare giorno in giorno! -
- Ed Harry? -
- C'è stato un periodo in cui ci stavamo un po' perdendo, ma adesso abbiamo risolto il tutto e siamo di nuovo legati come prima -
Ricordo benissimo che quando eravamo fidanzati Roger era molto geloso di Harry, e a dirsi dal suo sguardo la cosa non è cambiata. (Ma almeno prova a trattenersi, il che è un passo in avanti).
Per alcuni secondi cala un silenzio fin troppo imbarazzante, spezzato solamente dal cinguettio degli uccelli.
- Dobbiamo andare! Ci mettiamo circa trenta minuti per arrivare a scuola da qua, e tra quaranta minuti scatta la terza ora! - Esclama Roger dopo aver consultato il suo orologio da polso.
- È necessario? - Domando scocciatamente.
- Sì, non puoi marinare scuola -
- Neanche tu! -
- Io sì, tu no - Risponde con aria di sfida, dandomi poi un bacio sulla guancia, facendomi subito arrossire come un aragosta.
- Però non è giusto! -
- Invece sì, perché se tuo fratello dovesse scoprire che per colpa mia hai saltato scuola, io sarei morto. Ho già un buco nella fossa per averti fatto saltare un ora...! -
- Effettivamente... -

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2021 ⏰

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That Blondie Drummer • Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora