L'Anello

109 6 4
                                    

"Fred, è da due giorni che non mi parli"
"Così ti facilito il compito di nascondermi le cose" Risponde freddamente mio fratello, per poi darmi le spalle.
"Io non ti nascondo un bel niente!!!" Esclamo, leggermente stizzita.
"Ah no? Se non sbaglio, dicevi la stessa cosa mentre avevi una relazione, che a quanto ne so ora, era anche seria"
"Avevo paura che ti saresti potuto ingelosire" Rispondo, alzando le spalle.
"Certo che mi sarei ingelosito, sei mia sorella! Ma dopo un po' mi ci sarei abituato. Adesso mi ritrovo a sapere da un momento all'altro che mia sorella è stata fidanzata con una dei miei migliori amici, e per l'aggiunta, lui l'ha anche tradita. Come dovrei sentirmi!?!"
"Lo so, Freddie, e mi dispiace tremendamente... Dimmi solo cosa posso fare per farmi perdonare" Rispondo con il cuore in gola, sentendomi davvero in colpa per il modo in cui ho trattato Freddie.
"In realtà, qualcosa c'è..."
"Ovvero?" Incito, inarcando un sopracciglio.
"Voglio che tu venga con me a fare una camminata per la città. Solo noi due. Non passiamo del tempo assieme, solo noi due, da davvero tanto. Voglio che tu mi racconta tutto, se c'è qualcosa che ancora non so, che non mi hai raccontato, questo sarà il momento"
"Tutto qua?" Domando retoricamente.
"Sì, tutto qua"
"Va bene... Dammi solamente cinque minuti; il tempo di prepararmi"
Freddie annuisce e io vado in camera mia, rimanendo ancora una volta immobile davanti al mio armadio.
Per questa volta, decido di mettere una semplice felpa oversize gialla e dei jeans attillati.
La mia attenzione ricade sul portagioielli posato sopra la scrivania.
Mi avvicino ad esso, lo apro e noto quanto colmo sia di vecchie collane, vecchi bracciali e vecchi anelli.
C'è ne sono di diversi tipi: uno in particolare brilla più degli altri.
È d'oro ed ha un elegante gemma azzurra incastonata.
Mi ci vuole qualche secondo per ricordare la sua provenienza.

"Rog, non è il nostro anniversario!"
"È il nostro mesiversario: otto mesi non sono uno scherzo! Chiudi gli occhi"
Metto le mie mani davanti agli occhi così da coprire la visuale, ma lascio uno spazietto tra le dita così da poter dare una sbirciatina.
"Ti vedo. Ho detto di chiudere gli occhi"
"Sai che non resisto!' Esclamo sorridendo e abbassando definitivamente le mani.
Roger si alza dal pavimento in moquette della sua camera e si avvicina al suo armadio, lo apre e ne estrae una bandana rossa, succagazzo torna a sedersi davanti a me sul pavimento con in mano la bandana.m
"Vieni qua" Mi dice dolcemente, divaricando le gambe tanto quanto basta così che io possa mettermi in mezzo.
Faccio come mi ha detto e mi siedo tra le sue gambe.
Roger lega delicatamente la sua bandana ai miei occhi e si assicura che, questa volta, io  non possa essere in grado di sbirciare.
Una volto essersi assicurato della mia cecità, lo sento alzarsi nuovamente e dirigersi in qualche parte della sua camera. Poco dopo è di ritorno nella stessa posizione in cui si trovava prima di alzarsi.
"Rach... per me questi otto mesi hanno significato tanto, davvero. Non sono mai stato in una vera relazione, una relazione in cui c'è amore.
Tutte le volte che sono stato fidanzato, si è scoperto che alle ragazze in questione non importava nulla di me. Ma vantarsi con le proprie amiche di essere la ragazza del più figo della scuola è bello, no?"
"Chi dice che sei il più figo della scuola?" Domando ironicamente, ridacchiando un po'.
"Lo dico io! Sono un divo, modestamente"
"Ecco che mi torna in mente la strana idea di tu e mio fratello come migliori amici..."
"Perché non me lo fai conoscere?!? Sarà la centesima volta che te lo chiedo"
"Perché Freddie è molto geloso di me ed io ci tengo alla tua incolumità" Ripeto per la centesima volta.
"Vabbè, stavo dicendo...
Questi otto mesi, sono stati i migliori della mia vita. Da quando ci sei tu, sento che nulla potrà mai essere in grado di distruggermi; né a livello psicologico, né fisico. Sei la cosa più bella che potesse mai essermi capitata.
Sono stato cresciuto con la teoria che il 'ti amo' si dice ad una sola persona nella vita e che quella persona sia il tuo per sempre, mentre tutte le altre sono semplici cottarelle.
E forse mi prenderai per pazzo, ma io ti amo, Rachel Bulsara"
Ringrazio mentalmente tutte le entità esistenti di avere addosso agli occhi la bandana di Roger che tampona le lacrime prima che lui le possa vedere.
Non avevo idea che lui sapesse essere così dolce e che pensasse queste cose.
Percepisco una delicata presa sulla mia mano, e poi qualcosa di freddo attraversarmi un dito.
Pochi secondi dopo, Roger mi toglie finalmente la sua bandana e la prima cosa che faccio, in automatico, è guardare cosa io abbia sul dito.
Rimango a dir poco senza parole.
"Amore... è bellissimo"
"Un anello bellissimo per una ragazza bellissima"
Provo a trattenermi il più possibile, ma ormai è inutile.
Butto le mie braccia al collo di Roger e lo abbraccio dolcemente, iniziando a piangere come mai prima.
"Ti amo, Roger Taylor"
"Ti amo, Rachel Bulsara"

Indietreggio automaticamente fino ad andare ad urtare il mio letto, su cui mi siedo per evitare di cadere.
Piango senza sosta, senza neanche darmi modo di respirare.
Non ho mai provato un nodo alla gola più orrendo di questo. Sento un dolore inspiegabile al ventre e al petto.
Nascondo il mio viso tra le mani, ma pochi istanti dopo delle braccia mi circondando da dietro, abbracciandomi e accarezzandomi con l'affetto di cui ho tanto bisogno in questo momento.
"Ehi, ci sono io, va tutto bene"
"N - non va tutto bene... Non va b - bene niente, Fred!" Esclamo tra un singhiozzo e l'altro, con la voce più spezzata che mai.
"Lui mi ha ferita... Lui mi manca" Inizio a piangere con ancora più foga, mentre Freddie cerca di tranquillizzarmi in qualsiasi modo.
"Lo so, lo so... Tesoro, non piangere, ci sono io"

That Blondie Drummer • Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora