2} biscotti

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Victoria

<<Oddio Ali>> dico incredula, l'unica persona che mi faceva stare bene quando mi sembrava tutto cupo, l'unica persona che mi trattava bene in quella cazzo di classe, diciamoci la verità le medie fanno proprio schifo, ma lei, lei era riuscita a renderle meno pesanti, sono anni che non la vedevo se non su instagram e devo dire che dal vivo è ancora piu bella, non me la ricordavo così, i capelli che da piccola portava lunghissimi ora le arrivano alle spalle, il viso è più magro, ma gli occhi sono sempre gli stessi, grandi ed espressivi.

Mi butto tra le sue braccia <<come stai?>> chiedo
<<io bene>> si stacca dall'abbraccio e mi guarda <<come stai tu vic>> mi asciuga una lacrima, faccio spallucce
<<così>> sospiro
<<è successo qualcosa?>>
<<no niente, tranquilla davvero, mi hai sopportata fin troppo>>
<<ma sei scema? Guarda che lo facevo perché mi faceva piacere, ti volevo bene e ne voglio ancora nonostante i nostri rapporti non siano più quelli di prima>>
<<anche io ti voglio bene>>
lei sorride, anche il sorriso è rimasto lo stesso, continuo a guardarla e cazzo è diventata veramente stupenda
<<senti>> interrompe il silenzio un po' imbarazzante che si era creato <<ti conosco, so che non vuoi parlare adesso, però so che puoi venire su da me e fare i biscotti terapeutici, come ai vecchi tempi>>
sorrido e annuisco, quando eravamo piccole ed una di noi stava male facevamo sempre i biscotti al burro, li chiamavamo biscotti terapeutici perché erano i nostri preferiti e ci divertivamo sempre a farli, non pensavo che se li ricordasse ancora
<<dai andiamo>> mi da la mano per aiutarmi ad alzarmi.

<<Non ti ho mai vista qui comunque>> dice mentre armeggia con il guinzaglio del cane
<<non ci sono mai venuta, solo che ero incazzata, avevo bisogno di isolarmi quindi sono andata dove sapevo che nessuno potesse trovarmi>> rido
<<allora non sei cambiata>> sorride, che bel sorriso che ha, non mi ero mai fermata a guardarlo così bene <<vamos>> mi dice mettendomi il braccio intorno alla spalla <<posso dire che sei diventata davvero bellissima?>> , sento il cuore impazzire e le farfalle nello stomaco, sono confusa, perché mi sento così?

Alice

L'ho detto, cazzo, cosa mi salta in testa, dovrei andarci piano non ci vediamo da un sacco, però mi è uscito spontaneo è davvero stupenda
<<grazie>> dice, le sue guance si tingono di rosso, l'ho messa in imbarazzo, perfetto sono una stupida.

Arriviamo su casa, <<ma è gigante, vivi sola?>> chiede vic guardandosi intorno
<<con mio fratello>> apro il frigo <<allora>> inizio a tirare fuori tutto quello che ci serve per fare i biscotti, improvvisamente sento delle braccia cingermi la vita e prego al mio cuore di calmarsi, <<mi sei mancata tantissimo>> poggia la testa sulla mia schiena e mi stringe forte
<<anche tu>> le accarezzo le mani, mi sto sentendo così bene tra le sue braccia, il mio cuore sta ignorando le mie preghiere e minaccia di uscirmi dal petto, ma non mi dispiace come sensazione, non mi sono mai sentita così.

Come Un'opera D'arte // Victoria De Angelis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora