13} cosa avrei fatto senza di te

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Victoria

Quando mi sveglio Ali è vicino a me, dorme serena ed è così bella. Osservo il suo volto rilassato ed ogni centimetro del suo corpo.

Ripenso alla notte che abbiamo appena trascorso e sorrido al solo pensiero, ad i nostri corpi nudi così vicini, al suo respiro, alle sue labbra. Dopo un po' apre lentamente gli occhi
<<buongiorno>> sorrido e lei ricambia per poi sbadigliare <<che ore sono?>> chiede
<<le nove>>
<<uffa>> si strofina gli occhi <<oggi andiamo dai miei>> dice per poi sprofondare con il viso nel cuscino. <<Ali guarda che se non te la senti non dobbiamo andarci per forza>>
<<lo so ma mi dispiace per Nicholas e poi magari le cose potrebbero veramente andare meglio>> risponde spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<poi se ci sei tu non mi preoccupa nulla>> mi lascia un bacio a stampo.

Facciamo colazione e verso mezzogiorno prendiamo la macchina e andiamo a casa dei genitori.

<<Alice>> dice la madre appena apre la porta <<tesoro>> l'abbraccia, <<ciao mamma>> sento la sua voce tremare, non posso neanche immaginare quello che prova nel riabbracciare una persona che l'ha cacciata di casa e che ora si comporta come se nulla fosse.

<<Ciao Vic>> sorride <<da quanto tempo>> dice appena nota la mia presenza, poi ci fa entrare. Il padre di Ali non si accorge neanche della sua presenza, rimane seduto sul divano a leggere il giornale <<ciao papà>> cerca di richiamare la sua attenzione Alice, lui alza lo sguardo <<oh ciao Alice>>.

Alice

A malapena si accorge che sono qui, non posso crederci, almeno mamma qualcosa ha detto, lui è sempre stato così. Guardo Nicholas e capisco quanto si stia sforzando di mantenere la calma, spesso e fin troppo protettivo nei miei confronti e poi lui è papà non hanno mai avuto un bel rapporto, a volte penso che le cose siano peggiorate per colpa mia e questo mi fa veramente tanto male.

Finalmente ci sediamo a tavola, ancora non ho aperto bocca, Vic si accorge subito di quanto mi senta a disagio, mi accarezza delicatamente la gamba e mi lancia uno sguardo.

<<Allora>> papà versa del vino rosso nel bicchiere <<come va la scuola>> aggiunge poi. Rimango senza parole, non so veramente cosa dire, ho finito scuola da un pezzo ormai. <<Ho... ho 23 anni, ho finito scuola>> dico per poi guardare in basso, ora nessuno dice più niente.

Vic mi afferra la mano e la stringe forte, non so come sarei stata se non fosse venuta anche lei oggi. <<Obbiettivi? Vuoi ancora lavorare nel cinema?>> dice mamma sorridendo, apprezzo quanto stia provando a mettermi al mio agio.

Io annuisco e Vic ora mi guarda sorridendo <<è fantastico Ali, non me ne avevi più parlato, pensavo avessi mollato>> io ricambio il sorriso, cazzo vorrei veramente baciarla in questo momento. Continuiamo a parlare di progetti e obbiettivi con mamma, mi sembra quasi di essere una famiglia normale.

<<Comunque...non sei più...>> si intromette papà nel discorso, rovinando tutto come solo lui sa fare.
<<Non è più cosa?>> lo interrompe Vic <<bisessuale? La tua preoccupazione ora che stiamo parlando dei sogni di tua figlia è sapere se a lei piacciono le ragazze o no?>> continua e il suo tono di voce cambia radicalmente.

<<Beh volevo solo saperlo, magari questi anni l'hanno aiutata a farle capire, cioè magari ha capito che ha sbagliato>> quello che dice mi fa talmente male che non riesco neanche a guardarlo. <<Cosa avrebbe sbagliato, perché io veramente non capisco. Ha sbagliato a sentirsi libera? O ad amare? O ad andarsene di casa perché non si sentiva accettata? O forse sei tu quello che ha sbagliato a non amarla per quello che è e a non voler vederla felice? Penso più l'ultima tu che dici? Posso dirti con certezza che Alice è la persona più fantastica che io abbia mai conosciuto, e in tutti questi anni tu ci hai solo perso. Non hai idea di quanto sia una bella persona e non la meriti neanche>> continua lei, la amo, la amo così tanto.

<<Potevi risparmiartela in effetti, Victoria a ragione>> dice poi mamma alzandosi per sparecchiare, lui invece rimane lì fermo, in silenzio. <<Non dovresti intrometterti>> riesce a dire dopo un po', dopo tutto quel discorso riesce solamente a dire di non intromettersi. <<E tu non dovresti portare tutto questo rancore per tua figlia solo perché non è come vuoi tu>> io le stringo la mano, continuando a guardare altrove. Poi lancio uno sguardo a Nicholas e lui capisce al volo <<andiamo a casa?>> io annuisco e mi alzo.

Mamma ci accompagna all'uscita e mi abbraccia <<ti voglio bene Alice, qualunque cosa accada, mi sei mancata tanto>> dice con voce tremante <<anche io ti voglio bene mamma>> rispondo io. Lei mi lascia un bacio sulla guancia e saluta Nicholas e Vic.

<<Comunque scusami>> dice Vic appena entriamo in camera mia <<ho urlato contro tuo padre, non so cosa cazzo o mi sia preso, scusa Ali>>. Io le afferro il viso e la bacio senza farla continuare <<non scusarti, hai detto delle cose bellissime, io non avrei mai avuto il coraggio, non so cosa avrei fatto senza di te>> dico staccandomi, poi le accarezzo delicatamente il viso.

<<Ti amo>>.

Come Un'opera D'arte // Victoria De Angelis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora