10} ci sono io

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Alice

Ascolto un po' di musica mentre metto apposto i pennelli e i colori che ho usato poco fa per disegnare un po'. Oggi c'è un sacco di sole, ed io sono meteoropatica, quindi va bene così. Sento suonare e già so che è Nicholas, apro la porta e gli salto in braccio, mi è mancato così tanto. Prepariamo insieme il pranzo e decidiamo di mangiare suil terrazzo vista la giornata.

<<Allora che mi racconti?>> dice mentre arrotola gli spaghetti nella forchetta. <<Niente di che>> rispondo sorridendo <<ho incontrato Vic>> aggiungo poi <<ci stiamo rivedendo>>.
<<Menomale, sono contento, eravate così amiche>>
<<già>> cerco di non ridere ma fallisco miseramente.

Lui sgrana gli occhi
<<avete scopato?>>
<<si ma>> mi spunta un sorriso enorme <<c'è anche dell'altro>> aggiungo abbassando lo sguardo sul piatto,
<<wow, la donnaiola puttanella si è innamorata>> ride
<<finiscila>>
<<perché, è una cosa bella, certo fa strano pensare che tu sia innamorata di Vic, però sono contento>> mi sorride, io ricambio e finiamo di mangiare.

<<Comunque non è che sono proprio innamorata>> dico mettendo i piatti in lavastoviglie <<cioè è un po' presto per dirlo>> lui fa la stessa cosa e poi mi risponde, <<Ali non c'è un momento preciso per essere innamorata, lo capisci e basta, in amore non ci sono regole>> chiude la lavastoviglie e si butta sul divano, io mi siedo vicino a lui, <<non pensavo studiassi filosofia, ero rimasta a medicina>> dico per poi poggiare la testa sulla sua spalla.

Victoria

Torno a casa tardi dopo aver passato tutta la giornata in sala a provare. Mi siedo sul divano vicino a mia sorella, sento che sta parlando ma non capisco quello che dice, sono troppo presa a leggere un messaggio di Alice

Ali🤍:   "VIC"
Ali🤍:   "cazzo mio fratello mi ha detto che i miei vogliono vedermi"
Ali 🤍:  "ci hanno invitati Domenica a pranzo"
Ali🤍:    "te hai da fare?"
    
                                         "Ali tranquilla"
                         "vuoi che venga con te?"

Ali🤍:  "si ti prego
Ali🤍:  "mio fratello non basterebbe a calmarmi se qualcosa andasse storto

                                           "tranquilla"
"vengo a dormire da te domani ok?"
                              "tu stai tranquilla"

Ali🤍 :  "grazie Vic"

                              "di niente tranquilla".

<<Vic?>> mia sorella cerca di richiamare l'attenzione, alzo lo sguardo dal telefono <<con chi ti scrivi?>> si avvicina e prende il telefono, <<Nica no>> glielo tolgo dalle mani <<smettila>> lei alza le mani in segno di arresa.

Mi sveglio presto e vado a fare colazione, voglio andare da Ali il prima possibile. Si alza anche Nica <<ti sei svegliata presto, che ti è successo?>> si siede vicino a me <<devo uscire>> dico girando i cereali.

<<Vic>> interrompe il silenzio <<stai uscendo con qualcuno?>> io sorrido, <<oddio chi è?>> dice lei gasata
<<Alice>> rispondo arricciando le labbra e tornando con lo sguardo sulla tazza. Lei rimane a riflettere, poi poggia di scatto la mano sul mio braccio <<Alice?>>
<<Alice>> rispondo ridendo
<<l'ho sempre saputo cazzo>> la guardo male e continuo a mangiare.

La sento abbracciarmi <<sono contenta, si è sempre visto che ti piaceva>> io sorrido e ricambio l'abbraccio, <<devo andare>> le lascio un bacio sulla guancia <<non so a che ora torno, se papà chiede di me digli che sono da Thomas>>
<<perché?>> chiede confusa
<<voglio dirglielo io>>
<<okay>> sorride, la saluto ed esco.

Nel tragitto incontro Nicholas che mi da le chiavi di casa dopo avermi detto ripetutamente che lui ha sempre saputo che c'era qualcosa tra noi, sto realizzando che lo sapevano tutti tranne noi, ottimo.

Alice

Mi sveglio agitata, con tre ore di sonno, cerco di disegnare per calmarmi ma non funziona. Sento le mie gambe tremare e un nodo in gola, mio fratello è sceso con Rexi, sono sola, sola a sentire il battito del mio cuore accelerare sempre di più, rimango rannicchiata sul letto cercando di respirare ma mi sembra come se nei miei polmoni non ci sia più aria.

<<Ali>> sento la sua voce, Vic è in salotto, cerco di rispondere ma non riesco a parlare, non so che fare, mi sento soffocare, ho tanta paura.

Victoria

Entro in camera e la trovo sul letto, con le ginocchia al petto e la testa abbassata. Mi metto vicino a lei <<Ali>> alza il viso e vedo il suo volto pallido <<hey>> l'abbraccio e lei mi stringe forte. <<È tutto ok, ci sono io>> non l'ho mai vista così  e questo mi fa male, mi fa male vederla soffrire.

Mi medesimo in lei, mi ritornano in mente tutti gli attacchi di panico che ho avuto, per qualche secondo inizio a tremare anche io, ma devo nasconderlo, ora lei ha bisogno di me.

Dopo qualche minuto si stacca <<scusami>> dice con ancora gli occhi lucidi
<<non devi scusarti>> le asciugo una lacrima e l'abbraccio di nuovo <<tutte le volte che mi hai aiutata tu in queste situazioni, a me non devi chiedere scusa proprio di niente, non hai nessuna colpa>> le accarezzo i capelli <<so cosa senti ora Ali, sono qui non ti lascio sola>> le lascio un bacio sulla fronte e poi sulle labbra, mi erano mancate così tanto in questi giorni.

<<Come ti senti? Meglio?>>
lei annuisce <<grazie Vic>> sorrido e la stringo di nuovo forte a me, il suo respiro sulla mia spalla mi fa rabbrividire, cazzo quanto vorrei rimanere così per sempre, solo io e lei, senza nessun altro pensiero.

          

Come Un'opera D'arte // Victoria De Angelis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora