Ciao a tutti, sono melanie pevensie ed ho 11 anni e vivo con la mia famiglia a Londra. Ho quattro fratelli precisamente: il più grande è peter, la seconda è Susan, io ed il mio gemello edmund siamo i terzi e per ultima c'è la piccola Lucy.
Era una serata tranquilla quando sentiamo degli aeroplani buttare delle bombe ovunque, saranno sicuramente i tedeschi per via della guerra. Io mi alzai dal letto ed andai subito dalla mamma, lei cercava in tutti i modi di unirci per poi scappare, ma si vedeva che era agitata quanto noi, peter e Susan pensarono a noi più piccoli. Quando fummo tutti riuniti iniziammo a scappare vicino al nostro rifugio, quando edmund ritornò indietro, non so che avesse in mente ma era piuttosto pericoloso viste le circostanze.
La mamma era preoccupata e peter andò subito ad inseguirlo, noi intanto andammo nel rifugio per ripararci e dopo un po' arrivarono anche i due ragazzi in salvo per fortuna. Edmund si mise vicino a me con la foto di papà, ecco cosa voleva fare, a proposito nostro padre è andato anche lui in guerra e non sappiamo sue notizie da un bel po' ormai.
Peter:"PERCHÈ PENSI SEMPRE E SOLO A TE STESSO SEI UN EGOISTA"
Mamma:"BASTA PETER, è tutto finito"
Peter:"perché non fai mai quello che ti dico"la notte era passata, nessuno di noi aveva dormito per via dei bombardamenti, io ed edmund per rilassarci ascoltavamo la nostra canzone preferita ovvero "o children" di nick brave.
Appena sorse l'alba tutto finí e riuscimmo a prendere sonno.
Dopo qualche oretta ci risvegliammo e mangiammo dei toast visto che lì dentro c'era un po' di scorta.
All'improvviso sentimmo un rumore farsi sempre più forte, era la porta che man mano si stava spezzando, pensammo fossero i tedeschi così la mamma prese un fucile e si piazzò davanti a noi per proteggerci.
Dopo qualche spinta la porta cadde a terra, rivelandosi un uomo con la barba che gli scendeva fino ai piedi, era abbastanza alto, credo fosse un gigante.
X:" oh no signora vi prego non sparate, io non voglio farvi del male"
Mamma:" e tu chi sei, cosa ci fai qui"
X:" salve io sono Hagrid, tranquilli sono un gigante buono, ho queste lettere da consegnare ai suoi figli"
Ci diede le lettere e peter iniziò a leggerla ad alta voce.Cari fratelli pevensie
Siamo lieti di informarvi che avete il diritto di frequentare la scuola di magia e stregoneria di hogwarts.
Qui troverete l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1 settembre, restiamo in attesa della vostra risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio, p.v.
Distinti saluti
Minerva Mcgranitt
VicepresideMamma:" no è impossibile, la magia non esiste"
Hagrid:" mi dispiace contraddirla ma non è così, ma lo sa lei non è la prima babbana che fa questa affermazione"
Lucy:"babbana? Che?"
Hagrid:" vuol dire gente comune come voi, le persone che non usano la magia"
Mamma:" se è così allora me lo dimostri"
Così Hagrid prese un ombrello giusto per le sue misure e fece un incantesimo su un libro.
Hagrid:" vingardium leviosa"
Dopodiché il libro magicamente iniziò a fluttuare.
Restammo tutti a bocca aperta, compresa la mamma.
Mamma:" vabbene le credo, ma quindi questa scuola di maghi è come una scuola per babbani?"
Hagrid:" certo signora, ma al posto di tornare a casa gli studenti dormono mangiano e vivono nel castello in un certo senso, vanno via solo durante le vacanze estive e natalizie."
Mamma:" mi scusi un attimo"
Disse, questo significava che voleva parlare con noi in privato.
Mamma:" ragazzi ascoltatemi, io non posso lasciarvi qui con me in pericolo, dopotutto quello che è successo ieri sera può succedere di nuovo e non credo qui sarete al sicuro, è meglio se stiate lontani da qui, vi prego cercate di capirmi, io voglio solo proteggervi"
Peter:" ma mamma, non abbiamo abbastanza soldi per i libri e per spese varie"
Mamma:" tranquilli di quello non dovete preoccuparvi, allora accettate?"
Tutti fecimo un si con la testa mentre edmund la guardò solo in modo schifato.
Mamma:" vabbene, accetto di affidarli a te, ma cerca di proteggerli ti prego"
Hagrid:" non si preoccupi signora, sono in buone mani"
Così Hagrid ci portò con lui verso la stazione di king's cross. Arrivati era il momento dei saluti.
La mamma ci abbracciò tutti calorosamente e viceversa, edmund invece si scostò con la testa per non salutarla, chissà cosa gli passava per la testa.
Poco dopo la mamma se ne andò e ci lasciò soli con hagrid.
Edmund:" ma hagrid qui c'è scritto binario nove tre quarti, ma qui non c'è-"
Prima di finire la frase Hagrid non c'era più.
Lucy:" ma dove è andato"
Edmund:" sapevo che non potevamo fidarci, prima la mamma ci ha abbandonato ed ora lui"
Peter:" la mamma non ci ha abbandonato, ci ha solo portati via dalla guerra"
Edmund non lo ascoltò e sbuffò facendo finta di ignorarlo. Ci sentivamo dispersi quando sentimmo un vociare di persone in gruppo che si avvicinavano man mano a noi, forse anche loro erano maghi.
Susan:" peter chiediamo a loro, forse sapranno dove si trova il binario"
Ma prima che peter si avvicinasse a loro lo fecero loro, credo fossero una famiglia, avevano tutti i capelli rossi tranne un ragazzino della mia stessa età che aveva i capelli neri.
Peter:" ci scusi signora, sa dirci dov'è il binario nove tre quarti?"
Donna:" oh ma ciao ragazzi, state andando anche voi ad hogwarts per la prima volta come mio figlio Ron"
Disse indicandolo, noi lo salutammo con un cenno.
Peter:" si signora noi siamo i fratelli pevensie"
Donna:" noi siamo i weasley, lui è ron, la mia figlia Ginny, e loro due sono Fred e George"
George:"lui non è Fred io sono Fred"
Fred:" parola mia ed insomma dici di essere nostra madre"
Donna:"oh scusami George"
Fred:" te l'ho fatta io sono Fred"
Disse trapassando il muro, mentre tutti si stupirono, io ridevo per la battuta di quel ragazzo.
Susan:" ma come facciamo a-"
Donna:" volete dire come attraversare? Oh è facile cari basta passare dritti d'avanti al muro, vi consiglio però di andare più in fretta che potete così potete superare la paura"
Peter:" grazie mille signora weasley "
Molly:" oh vi prego chiamatemi molly"
E così tutti insieme superammo il muro, ci ritrovammo in un altra stazione, ma con un treno molto diverso da quelli comuni, era tutto rosso con dei ritocchi neri ai lati e d'avanti, con su scritto "hogwarts express" era davvero emozionante, io e Lucy non smettevamo di ridere, non riuscivamo a credere che stavamo andando in una scuola di magia.
Peter:" eccoci qui, Lucy e melanie prendete la mano di Susan mentre edmund tu tieni la mano a me, in modo da non perdervi"
Edmund:" guarda che io sono abbastanza responsabile da riuscire a salire su un treno da solo"
Peter:" certo come quando stavi andando a prendere il quadro di papà, molto maturo"
Susan:" non litigate voi due, Edmund prendi la mano di peter e non fare storie"
Così edmund sbuffando prese la mano di peter e salimmo tutti sul treno.
Stavamo cercando di trovare un posto libero quando trovammo uno scompartimento con gli stessi ragazzi di prima ovvero il ragazzo con gli occhiali e Ron.............
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I pevensie ad hogwarts
FantasyUna storia, la storia dei fratelli pevensie ma con una sorella in più, più precisamente la gemella di edmund, insieme vivono i loro anni più belli ad hogwarts, avventure sogni e perché no anche amori, buona lettura. (Se volete leggere la storia che...