capitolo sette

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rosso rosso....tutto era rosso, la mia stanza...mi alzai dal letto e percorsi il corridoio che conduceva al salotto....era tutto sporco di quel colore che mi attraeva tanto ma mi faceva paura allo stesso tempo.....era buio e freddo, non vedevo niente....poi ad un tratto mi ritrovai in un giardino innevato, il mio sguardo si posò su una figura che mi si avvicinava, ma non riuscivo a mettere a fuoco chi fosse quella misteriosa persona...mentre camminava sentivo un canto triste e pieno di odio:" piccola non piangere

piccola non scappare,

sei la mia piccola principessa

non ti lascerò correre via da me con facilità

piccola principessa

verrò da teti macchierò di quel colore che lo attira tantodel profumo del sangue che ti scorre in corpoarriverà da me,

lo ucciderò e poi sarai miatu piccola principessina,

nel mondo dei morti ti riporterò..."in quel momento non sentii più niente e mi accorsi che lui era vicino a me....era una figura nera con dei canini aguzzi come spilli.... mi svegliai da quell' incubo mostruoso.

sudavo, avevo paura, accesi la luce e vidi le pareti lilla della mia stanza, andai in corridoio, tutto era normale, era solo un brutto incubo. così mi rannicchiai sotto le coperte cercando di dormire.

finalmente la sveglia suonò l' inizio di una giornata molto lunga. anche il sole si stava svegliando dopo una nottata lunga passata a guardare la sua compagna luna che poteva solo amare da lontano ma mai incontrarla per parlarle come due amanti.

mi vestii e mi incamminai per la strada verso la scuola. non riuscivo a dimenticare l' incubo di quel sogno.io:-accidenti sono in ritardo- guardai l' orologio sul polso destromi misi a correre, per fortuna arrivai non appena la campanella suonò. entrai in classe e mi sedetti al mio posto, subito dopo essermi accomodata su quella sedia scomoda sulla quale avrei dovuto passare la maggior parte della giornata, mi girai e vidi i suoi occhi profondi guardarmi da lontano, poi si alzò mi guardò e alzando la voce disse:- l'ochetta di oggi ha dimenticato lo zaino ahahah...poveretta è talmente stanca che oggi è ancora più stupida del resto dei giorni ahaha-

mi alzai d' impulso ribattendo:- ho ma guarda un verme idiota si è appena alzato dalla sedia-

prof:- finitela di insultarvi voi due! non ho voglia di continuare a dirvelo ogni giorno, sedetevi e seguite la lezione se no vi mando in presidenza.- così passammo due ore di italiano senza mai incrociare i nostri sguardi, io guardavo il mio foglio bianco e continuavo a rigirare la penna tra le dita continuando a pensare a chi potesse essere quella figura terrificante, invece l' idiota aveva lo sguardo perso fuori dalla finestra.

suonò la ricreazione, lui si alzò e uscì dall' aula, io incuriosita come al solito lo seguii.si fermò in cima alle scale, poi si girò verso di me e mi disse:- hey cretina non seguirmi se ci tieni alla vita-

io uscii da dietro la colonna:- non ti sto seguendo verme idiota-

lui:- ochetta starnazza altrove, non ho voglia di starti vicino-

lui non voleva starmi vicino...queste semplici parole mi ferirono profondamente il cuore..era veramente questo quello che sentiva...io gli andai incontro e gli tirai un suonoro schiaffo che rimbombò per tutta la tromba delle scale.

poi sentii qualcosa prendermi la mano e sussurrarmi all' orecchio " non fare arrabbiare un vampiro piccola principessina"poi scivolai dallo scalino, Ryan mi guardò e cercò di prendermi la mano, ma qualcosa o qualcuno mi prese in braccio e mi sussurrò:" stai attenta non tutto è quello che sembra, lui sarà la tua unica salvezza ma anche la tua peggior rovina... il destino lo si sceglie da soli ma per un vampiro è tutto scritto dalla propria famiglia"poi credo di essere svenuta, non mi ricordo chi fosse stato a buttarmi giù dalle scale e non mi ricordo chi mi ha salvata.

:-devo chiedergli cosa significavano quelle parole- mi svegliai così nell' infermieria della scuola.le pareti erano talmente tanto bianche che il mio sguardo si posò subito sul corpo che giaceva a terra seduto.

io:- Ryan- urlai.

mi diressi subito da lui. aprì gli occhi e mi saltò addosso bloccandomi per terra urlandomi in faccia:- che cosa hai visto-io:-niente, non mi ricordo-

lui:- Celeste ti prego dimmi cosa hai visto, stupida ti prego dimmi cosa è successo, ho avuto per la prima volta paura..... non sono riuscito a salvarti ma lo ha fatto qualcun' altro, voglio sapere che aspetto ha e chi è-poi appoggiò la testa sul mio petto e si addormentò.

x:-è stato in pensiero per te, è rimasto quattro ore a vedere se ti riprendevi- quella voce, era così soaveio:-tu...chi sei tu, mi hai salvata grazie....-

x:- non l' ho fatto per te ma ho promesso a lei che ti avrei protetta-io:-a lei chi? non ci capisco più niente, prima suo fratello poi quella strana figura in quell' incubo e p...- mi interruppe

x:-quale incubo?-si mostrò, era un ragazzo alto con capelli bianchi argentei lunghi fino a metà schiena, il viso era abbastanza lineato, e gli occhi erano grigi, di un grigio talmente tanto brillante che sembrava una luna di pieno inverno. quello che mi sconvolse nel vederlo fu che indossava uno yukata e in testa aveva due corna.

X:-sono angel...sono un demone e tua madre prima di morire ha fatto un patto con me. avrei dovuto vegliare su di te e proteggerti... ora parlami del tuo sogno-in quell' istante Ryan si rianimò dal nulla e si alzò da sopra di me e sbattè angel contro il muro con un pugno.

Lui, il demone del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora