capitolo diciotto

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Quegli occhi verdi, penetranti, erano sopra ai miei deboli e ancora assonnati.
Ryan mi diede un piccolo colpetto sulla testa e mi disse:- stupida non puoi ricordare tutto solo con i miei ricordi-
Io:-d-dove....ah si ora mi ricordo.....perché mi avete svegliata?- mi stropicciai l' occhio con la mano -potevo guardare ancora nei suoi ricordi e ...-
mi interruppe la sorella di ryan:-se guardavi ancora....- guardò ryan - saresti potuta rimanere intrappolata in essi....il suo cuore ti desidera troppo....sia come demone che come angelo e anche come umana....-
Io:- cosa intendi con demone angelo e umana?- la guardai con occhi sconvolti e curiosi.
Lei guardò ryan e mentre stava per darmi la risposta si materializzò angel dicendo:-lei non è nessuno- mi abbracciò e mi coprì il viso con il petto.
Sentii una mano fredda raccogliermi la mano e tirarmi verso di se.
Ryan:-lei è MIA...e tu non la tocchi. ...se lei vuole sapere io le illustrerò ogni singola cosa se questo la renderà felice-
Angel:- non cercare troppo nel passato....la verità sta nel presente...-
Con questa frase si inginocchiò di fronte a me.
Una mano tiepida mi raccolse la mano opposta, quella che ryan non stringeva con tanta deliatezza.
Poi guardandomi negli occhi pose le sue labbra morbide e angeliche sul dorso di essa e la baciò, poi sussurrò:-piccoletta...ti pentirai di aver guardato dove non dovevi....scusa per quello che scoprirai-
Io ritrassi la mano appoggiandola al petto di ryan.
Io:-scusa per cosa?- la voce mi uscì tremolante.
Lui guardò ryan dicendo:-tienila stretta e proteggila....non si sa cosa potrebbe accadere quando scoprirà alcune cose del suo passato-
Io:-mah quali cose- gli urlai dimenandomi tra le braccia di ryan.
Guardò sandra e le sorrise salutandola con un cenno del capo.
Mi guardò di nuovo e mi sorrise lasciandosi sfuggire una piccola lacrima e poi se ne andò proprio com' era arrivato.
Sentii un gran freddo non appena lui scomparve, poi la voce di ryan:-oca stupida non lasciarti toccare dagli altri uomini con questa facilità. ...tu non puoi essere di nessun altro....-
Lo guardai e lo baciai timidamente.
Io:-stupido idiota....- vontinuai a bacianrlo fregandome del rossore che compariva sulle mie guance.
Il cuore mi batteva sempre più veloce ad ogni suo sospiro che emetteva. Quelle sue labbra morbide e desiderose, con la lingua riuscivo a sentire i suoi canini.
Cavolo quanto mi faceva impazzire guardarlo negli occhi con quella sua espressione da persona compiaciuta.Sandra:- hey voi due....finitela...- interruppe quel momento speciale -oggi è martedì e tu signorinella hai il part-time.
Io:-come fai tu a saperlo?!- domandai stranita
Sandra:-lo so e basta....comunque riguardo a quello che è successo poco fa.....ti pregherei di dimenticarti di quel demone....ha un anima come dire- si soffermo per un attimo a guardare il vuoto, poi rivoltandosi verso di noi concluse la frase -sdoppiata-
Io:-cioè sdoppiata?- era strano ma sentivo di conoscere già il perché le sembrava che lui avesse una doppia anima
Sandra:-niente....lascia stare....stai solo attenta a lui....non fidarti troppo-
Ryan aggiunse:- se non ti avvicini è meglio- disse con una leggera sfumatura di rosso sul viso.
Cavolo era davvero bellissimo anche quando si vergognava.
Jake:"nanerottola non fidarti di nessuno dopotutto non ricordi quasi niente di nessuno.....non conosci la vera storia per intero di nessuno...."
Io:"jake cavolo non parlarmi nella mente....lo so che sei stato al mio fianco per tutto il tempo"
Jake:"io ti ho avvertita....e poi ti ho promesso che ti avrei protetta da alcune persone quando eravamo piccoli, o per lo meno quando ero ancora vivo"
Ryan:-oca cos'hai? È da un po che fissi il vuoto-
Io mi ripresi:-no verme idiota....io fisso quello che mi pare-
Jake:"vai al lavoro"
Sandra:-farai tardi al lavoro-
Io:-si....vado.....-
Jake:"stai attenta ho un brutto presentimento"
Mi avviai per la strada lasciandomi alle spalle sandra e rayn che mi guardava incuriosito e leggermente alterato.
Io:-jake sono sola puoi materializzarti così parliamo-
Jake si materializzó di fronte a me.
Jake:-dannazione nanetta....non baciarlo quell' idiota con qiella tua espressione docile- mi accarezzò il viso e continuò -peccato che non appartengo più a questo mondo se no ti avrei già resa mia....mi fa male anche da morto-
Io mi spostai e gli chiesi:-in che senso?-
Lui:-nel senso che sono ancora innamorato di te....anche se il mio cuore è fermo all interno del mio corpo freddo. ...non è riuscito a dimenticare il ritmo del suo battito che aveva quando parlava con te e ti vedeva sorridere-
Io:-jake smettila.....eravamo amici- avanzai di alcuni passi, mi fermai e guardai il cielo -o almeno credo-
Lui si rattristò ancora più di quanto non lo era già.
Jake:-stai attenta- mi guardò sorridendomi tristemente -stai attenta al lavoro io ti sarò sempre in parte-
Scomparve.
Io arrivai al luogo del lavoro pensando a quello che mi aveva detto prima di scomparire....chi erano le persone delle quali avevo paura?!....perché aveva cambiato discorso?!....
Mi cambiai velocemente e uscii dalla stanza.
Capo:-hai saltato il lavoro diverse volte ultimamente. ....ringrazia che non ti ho licenziata.....muoviti....riprendi quello che hai perso in questi giorni. ..-
Io:-si...mi scusi....le sono grata di non avermi licenziata...-
Andai a servire un tavolo.
Poi un altro e un altro ancora.
Arrivai all' ultimo tavolo della serata. Lì sedeva un uomo vestito di nero pece. Con i capelli e gli occhi corvino. Era pallido.
Mi avvicinai e recitai le solite parole che dicevo ad ogni cliente.
L' uomo:- che scena pietosa....la donna che tiene l'equilibrio del male e del bene che fa questo lavoro-
Io:-scusi lei chi è?-
L'uomo:- cara mia io sono il vostro incubo peggiore-
Io:-vistro?!- mi guardai intorno.
L'uomo:-perchè ti guardi intorno?-
Io:-perchè signore non la seguo....deve aver bevuto troppo....a servirla ci sono solo io. ..-
L'uomo:-hey stupido ragazzo fantasma....mi riconosci non è vero?- sorrise.
Jake:"i...il padre di ryan?!....c...che c...ci fa qui?"

Lui, il demone del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora