Capitolo 3

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POV di Sam

Quel ragazzo continuava a venire a trovarmi.

Erano cinque giorni che mi portava la colazione in camera, nonostante fosse consapevole del fatto che non fossi malata.

Non lo capivo, assolutamente no.

All'inizio cercai di non mostrarmi colpita dal suo gesto o dal fatto che si fermasse da me per parlare.

Cercavo di rimanergli indifferente.

Sicuramente aveva uno scopo, lo stava facendo per un motivo preciso e non potevo lasciarmi abbindolare.

Era affascinante, ovviamente, ma sapevo di non potermi concedere il lusso di pensare a lui in un altro contesto.

Sapevo cosa aveva provato a fare quella sera e non lo avrei dimenticato.

Eppure lui continuava a venire e non vedevo perché avrebbe dovuto fare tutto ciò per venire a letto con me.

In fondo, saremmo potuti diventare amici.

Avrei avuto Harry Styles come primo amico dell'università.

Mia madre non lo avrebbe approvato, ma sinceramente non m'importava.

Riuscì a farmi ridere qualche volta, e in altre occasioni mi trattenni per non fargli capire quanta fiducia in realtà stessi iniziando a riporre in lui.

POV di Harry

Una domanda mi rimbombava in testa e mi impediva di pensare lucidamente.

Come avrei fatto con Sam?

Il sesto giorno prima di andare da lei decisi di passare dai miei 'amici'.

Li trovai in giardino a fumare.

"Sapete fare qualcos'altro nella vostra vita, ragazzi?"

"Parla per te, Styles." disse Zayn. "La scommessa sta procedendo bene da quanto ho saputo. Spero solo che tu non stia sprecando troppo denaro per quella verginella" disse alludendo al sacchetto del cibo che avevo in mano. "Spero solo che non ci rimarrà troppo male quando domani la scoperai e poi la lascerai da sola" sghignazzò.

Cazzo, detto ad alta voce faceva ancora più schifo.

Zayn si era sempre contenuto con questo genere di scommesse, ma l'anno scorso mi ero fatto per sbaglio la ragazza con cui stava uscendo e questo era il suo modo per vendicarsi: farmi distruggere per sempre qualcuno.

E il modo più efficace sembrava togliere la verginità in modo crudele e senza delicatezza a Sam. Non lo faceva perché avesse qualcosa contro di lei, ma perché sapeva che mi sarei sentito di merda per molto tempo. E voleva che io pagassi per ciò che avevo fatto.

"Se è intelligente non si aspetterà troppo da te. E magari poi potrei farci un pensierino io. Tu la lasci col cuore spezzato e io la salvo. Sembra eroico. E lei è carina, potrebbe piacermi, anche se è un po' fuori dai miei standard abituali."

"Davvero, Louis? Credo che tu non voglia ripetere quello che hai detto. Lei è mia, non è diversa dalle altre, ma è mia e non la toccherete. Sono stato abbastanza chiaro?"

Presi Louis per il colletto della camicia e lo fissai con sguardo assassino. Il solo pensiero di lui che sfiorava Sam mi mandava in bestia, senza sapere nemmeno il perché.

Non si meritava ciò che avrei dovuto farle e tantomeno si meritava di essere presa in giro da lui.

Zayn mi guardò con uno strano sorrisetto in viso, segno che avrebbe detto qualcosa che gli avrebbe procurato un pugno in faccia, ma apparentemente sembrò non curarsene.

"Ohw, forse il nostro Harry prova interesse per qualcuno?"

Lo sapevo, sapevo che lo avrebbe detto, ma questa consapevolezza non bastò a farmi calmare. Non ero interessato a lei, non lo ero, ma ciò che ero costretto a fare era spregevole e solo il pensiero mi distruggeva.

Si, andavo a letto con molte ragazze, narra diverso.

Avrei dovuto drogare Sam, ma non così tanto da non farle ricordare quello che sarebbe successo dopo.

"Sta zitto, Zayn, se non vuoi rimetterci la faccia."

Mi allontanai da loro, frustrato e incazzato. Non sapevano di cosa stessero parlando.

Avevo bisogno di scaricare la tensione.

Mandai un messaggio a Megan dicendole di raggiungermi sul retro dell'edificio.

Megan era l'unica con la quale fossi stato più di una volta, perché lei era come me, ed era brava, ma non le fregava niente dei sentimenti e tutto il resto. Per questo ''andavamo d'accordo''.

Quando mi vide appoggiato al muro, si avvicinò camminando in modo sensuale, ancheggiando ad ogni passo.

In realtà si vedeva che fosse la sua normale camminata, ma era eccitante, credo, quindi nessuno le avrebbe impedito di farla.

"Styles" mi salutò. "Si dice in giro che te la fai con una nuova, raccontami di più. Quando ci siamo incontrati ieri eravamo di fretta, adesso voglio i dettagli"

"Devo solo scoparla entro domani sera, per una scommessa con Malik, poi torneremo a divertirci sul serio io e te" le risposi con fare sbrigativo.

Presi a toccarla e lei fece lo stesso, incuranti del fatto che sarebbe potuto arrivare qualcuno in ogni momento.

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POV di Sam

Stavo camminando intorno alla scuola, quando sentii delle voci provenienti da li vicino.

"Styles" disse una ragazza.

Styles? Quello Styles?

"Si dice in giro che te la fai con una nuova, raccontami di più. Quando ci siamo incontrati ieri eravamo di fretta, adesso voglio i dettagli"

Ieri? Se la faceva con una nuova? Oddio, parlavano di me.

"Devo solo scoparla entro domani sera, per una scommessa con Malik, poi torneremo a divertirci sul serio io e te"

Cosa? Stava scherzando per caso? Era serio?

Si era preso gioco di me. Come aveva potuto? Voleva prendersi la mia verginità. Per questo era stato così gentile. Iniziavo a fidarmi di lui.

Sentii le lacrime salire agli occhi senza saperne il motivo e decisi di continuare a camminare come niente fosse, passando davanti ai due e dicendo un "Oh, ciao Harry." che suonò davvero menefreghista.

Ero un'ottima attrice, lo avevo sempre detto.

Mi guardò stupito e io continuai a camminare.

La ragazza che era con lui era davvero bella, un fisico mozzafiato, ma si vedeva che era una poco di buono.

Quella doveva essere un' università seria, ma era apparentemente piena di strani individui che erano molto più adatti a stare dietro il bancone del Mc Donald's.

Stavo ancora pensando a questo quando una mano mi afferrò da dietro e mi fece voltare.

Harry, in tutta la sua bellezza, era lì, davanti a me, con la sua maglia bianca e i suoi jeans neri stretti, che lo facevano sembrare ancora più alto di quanto già non fosse.

Mi sorrise come se non fosse successo niente, un velo di preoccupazione negli occhi, credo.

"Ciao, Sam. Tutto okay?"

Tutto okay? Mi aveva davvero chiesto se era tutto okay?

"Si, certo. Però evita di avvicinarti a me per il prossimo mese, o anno, o magari sparisci per sempre. Trovati un'altra su cui scommettere, io non sono disponibile."

Feci per voltarmi, ma lui ancora una volta mi afferrò per il polso, portò una mano sulla mia guancia e prima che potessi accorgermene i nostri visi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro.

Alzai la mia mano libera e colpii la sua faccia con tutta la forza che avevo, facendolo allontanare velocemente.

Poi mi girai di nuovo e riuscii ad allontanarmi, la mano che bruciava, le lacrime pronte ad uscire, il cuore un po' dolorante.

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