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Finn's pov

Rieccoci qui, dopo 147 giorni, finalmente potremmo riiniziare. E' stato un periodo difficile per tutti noi..non vedere Millie è come se una parte di me mancasse, abbiamo passati questi mesi tra alti e bassi, forse più bassi che alti, ma sono deciso.

Non trovo parole adatte per descrivere ciò che, in questo preciso istante, sto vivendo, e credo che non le troverò mai. Mi soffermo sempre a fissare la tastiera, componendo parole, frasi, poemi, che, per un motivo o un altro, non mi sembrano combaciare con ciò che ho davvero da dirle..e forse ho capito anche perché. A volte la paura ci soffoca fino a privarci di tutte le cose che, infondo, potrebbero darci felicità, ed è questo lo sbaglio che ognuno di noi commette quando c'è di mezzo una persona a cui teniamo davvero.

Non ho più l'intenzione di darla vinta all'orgoglio, al soffrire che si susseguirà dopo.

Il mio cuore ha troppe, troppe cose da dirle, e forse, è arrivato il momento di far parlare lui.

Delle volte mi capita di fissare il vuoto, perdendo la cognizione del tempo, delle cose che attorno mi circondano, è un po' come se mi trovassi in bilico sopra una lunga corda tremante.

Mi capita di sentire respiri perdersi al di fuori di me, respiri vuoti.

Forse l'amore non è altro che un grande abisso, dove le persone possono facilmente caderci dentro, senza nemmeno accorgersene, finendo nell'oscurità più totale e, delle volte, capita perfino di non uscirne più, rimanendo prigioniero di un abisso infernale.

Penso di essere a metà dall'affondare e riemergere in superficie, e tutto questo grazie a lei.

E' vero, gli abissi sono posti bui, spaventosi e inquietanti, ma stare con la consapevolezza che sono lì per lei, non è così male infondo.

Sono l'ingenuo che un anno fa la guardava da lontano,la squadrava dalla testa ai piedi, che era geloso come la merda per qualunque maschio le stesse vicino pure sapendo che per lei non ero altro che un semplice migliore amico, senza neanche rendersi conto di ciò che faceva.

E ora sono il pezzo fragile di questo mondo, un pò stronzo, sono quel bambino che fin da piccolo sognava di esser un'altra persona, e che solo grazie a lei è riuscita a diventare.

Millie è stata l'unica capace di amarmi così come sono, con tutte le imperfezioni che porto dentro, le paranoie issate in testa, quei silenzi che, di tanto in tanto, urlo contro.

Quando accettò la mia domanda un po' inaspettata, il mondo si mise improvvisamente in pausa, come quando il wifi d'un tratto ti si spegne, e spunta un cerchio in caricamento nel display.

Ho assaporato per la prima volta la vera felicità, che, seppur ne avessi sentito parlare, non avevo mai provato fino ad ora.

In quel momento ero in viaggio per andare a New York, e ricordo che son passato dalla playlist depressa alle canzoni più allegre che mi potessero mai capitare.

Ricordo che ho pianto di gioia, stentavo così tanto a crederci da aspettarmi perfino un "sto scherzando". Eppure eccomi qui, innamorato perso della persona più bella del mondo.

A volte penso che, se non l'avessi mai chiesto di essere la mia ragazza, a quest'ora non avrei acquisito quella felicità, e non avrei mai passato momenti indimenticabili con la persona che più amo. Credevo che il suo "no" sarebbe stata la cosa più ovvia che avrei potuto ricevere, ma lei mi ha insegnato che tutto può succedere, anche le cose più inaspettate, e si deve lottare per averle.

La mia mente viaggia tra una sfilza di ricordi che mi danneggiano dentro, quei ricordi che non puoi toccare, ma che quasi quasi riesci a rivivere. Vorresti mandarli via con una folata di vento, chiudere quel fottuto libro in testa che già da tempo hai cominciato ad arricchire di vostri ricordi, di cominciare un nuovo capitolo, quel capitolo che inizierà con la vostra fine. Purtroppo non esiste vento all'interno della mia testa, e, anche se è come una droga per me, non riesco a dimenticarla.

Arrivo perfino a fantasticare su come sarà quando saremo leggermente più vecchi, e ci rincontreremo nuovamente con i nostri sguardi, quelli che, nonostante ho possibilità di vedere una volta ogni non so quando per via del dannato virus, riconoscerei tra mille.

Le cose belle non sono fatte per me, e sai, stare con te era la cosa migliore che mi era mai capitata.

Perderla era la paura più grande che da tempo risiedeva dentro me, quella che mi ero promesso non sarebbe successa mai.

Ne ho perso tante di persone durante la mia vita, ma con tutte ho saputo farmene una ragione, prima o poi, credendo a tutti quei "non ti meritava" che mi tormentavano la testa.

In questo momento la stringerei tanto forte da lasciarle le mie impronte sulla pelle, da farle sentire il mio profumo fin alle narici, ma non posso.

Sarei già stato sotto casa sua con un mazzo di fiori e un cartellone enorme se solo si potesse, ma non è così, e sebbene odiassi la distanza, con lei sopportavo pure quella.

Perché sapete..la distanza, quando c'è amore, non è assolutamente niente.

Credevo di averla persa per sempre in quelle settimane a causa della mia testardaggine, e, automaticamente, mi sentivo perso anch'io.

La vedevo in ogni canzone, come se tutte le parole di esse fossero state scritte per noi.

Non smettevo di pensarla, ed era come avere in testa uno schermo bloccato sulla stessa immagine, senza poter far nulla per toglierla.

Vederla nelle foto era come vedere un aereo passarti sopra, che, seppur essendo nello stesso punto, siete troppo lontani per toccarvi.

Scriverle vedendo una foto vuota era diventato così fottutamente difficile, perciò passavo il mio tempo a farle poemi lunghissimi, che non hai mai avuto possibilità di leggere.

Andare a letto senza le sue buonanotti era diventata un'abitudine ormai, eppure provavo ancora quella sensazione che non sarebbe stata davvero una "buona" notte.

Continuamente la mia testa si soffermava su quei messaggi, ricchi di immensi "ti amo" che, in quel momento, non avrei mai avuto possibilità di ricevere.

Purtroppo nessuno potrà mai capire ciò che eravamo, nessuno potrà mai conoscere la "Millie" che conosco io, se hanno solo visto la parte di me frantumata, ma mai quella stracolma della felicità che solo con te riuscivo a provare.

Sapete, non sto qui a elencare come stavo.

Forse importa di più come sto.

Mi manca, ecco.

Mi mancano quegli atti di gelosia che cazzo, amavo.

Mi manca svegliarmi, e non vedere una parte di me dispersa non so dove.

Mi manca essere davvero felice.

Mi manca parlare con quel senso di leggerezza.

Mi manca toccare sua pelle pallida.

Mi mancano i suoi brividi ad ogni mio tocco.

Non voglio stare con lei per passatempo, per noia o per scopare.

Voglio stare con lei perché è l'unica persona che è stata capace di rubarmi il cuore, facendomi perdere la testa.

Scusa se sono così fottutamente geloso, ma al solo pensiero di veder condividere tutto ciò che hai donato a me con qualcun altro, mi fa uscire pazzo.

Spazio autrice

Hey gente:) scusate per la mia assenza epocale, ma non ho avuto tanta voglia di scrivere ne tantomeno molta ispirazione quindi vi prego di perdonarmi<3

Dopo tanto ho rimesso il punto di vista di Finn con quello che non è capace di esprimere esplicitamente a Millie. La distanza è stata dura per entrambi, ma che succederà?

izii<3

𝖆𝖘 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖔𝖔𝖓//𝑓𝑖𝑙𝑙𝑖𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora