Capitolo 2

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Mi sveglio presto la mattina per andare a lavorare
Lavoro nel bar-discoteca dove sono andata a bere ieri
Era il mio giorno libero perciò volevo divertirmi un po' anche se dopo aver incontrato quel ragazzo, tutto il mio divertimento se n'era andato via
Spero con tutta me stessa di non vederlo stasera
È un nuovo cliente nella discoteca ma ha gia adocchiato tutte le ragazze e tutte le ragazze hanno gia adocchiato lui

Dopo aver finito la doccia, mi asciugo e mi cambio
Preparo la piccola borsa dove tengo la divisa sempre pulita e altri oggetti per le emergenze
Non si sa mai
Esco di casa e chiudo la porta, salendo in macchina
Mi metto la cintura e accendo subito lo stereo altrimenti dal sonno che ho rischio di addormentarmi mentre guido e sinceramente non voglio fare nessun tipo di incidente
Comincio a guidare fino al locale e dopo aver parcheggiato ed essere scesa dalla macchina, fisso il muretto su cui ero seduta ieri
Un brivido mi attraversa di nuovo la schiena come se lui mi avesse stretto il collo un'altra volta

Basta, non devi pensare a lui

Sospiro ed entro
"Buongiorno"
Dico al vuoto davanti a me sperando che qualcuno mi avesse sentito
"Sono nel magazzino"
Raggiungo il magazzino e Mark sta sistemando la merce sugli scaffali
Mark è il mio collega, lavoriamo insieme ed è lo stesso che ieri mi ha servito da bere
Ormai lavoriamo da un sacco di tempo insieme e siamo molto legati
"Buongiorno Mark"
Ripeto davanti a lui
"Buongiorno Grace"
Lui lascia la cassetta di legno che aveva in mano in terra, e si avvicina a me lasciandomi un bacio in fronte
"Come siamo belle oggi"
Dice lui guardandomi pochi secondi per poi ritornare a fare quello che stava facendo
Io faccio un piccolo inchino e mi metto a ridere, andando poi nel piccolo spogliatoio, mettendomi la divisa che è composta solamente da camicia e gonna entrambi di colore nero, un grembiule bordeaux e un papillon bianco

Odio questa divisa

Torno nella sala principale e comincio a spazzare in terra, mettendo in ordine anche qualche poltroncina nella zona con i posti a sedere
"Ti sei ubriacata ieri?"
Urla Mark dal luogo dove era prima
Mi metto a ridere
"Purtroppo no"
Metto la scopa al suo posto e comincio ad asciugare i bicchieri mettendoli sopra la mensola in vetro dietro di me
"E tu invece a quante ragazze hai regalato da bere ieri?"
"Io? A nessuna"
"Mh come no"
Mark è un donnaiolo, a lui piacciono le donne ma sono le donne che non riescono a farselo piacere nonostante sia un ragazzo d'oro e onestamente neanche tanto brutto;
Continuiamo a pulire insieme tutto il locale, preparandolo per la sera

21:00
Finalmente è l'ora di aprire
Fuori dal locale c'è gia la fila
Finisco di sistemare le ultime cose dietro il bancone e poi apro le porte facendo entrare tutta la gente
Il Dj apre subito le danze sparando la musica al massimo mentre io comincio a preparare ciò che i clienti mi chiedono

Non riesco a concentrarmi su quello che sto facendo per la paura di vedere il ragazzo di ieri
Cazzo se mi ha scombussolato tutto
So che è da evitare, ma è anche impossibile non pensare a lui
Alle braccia ricoperte di vene, ai suoi occhi marroni, ai capelli folti e castani, alle sue mani
Cazzo le sue mani
Se ti toccano riesci a sentire la presa per giorni
E posso confermarlo dato che ho ancora la sensazione di lui che mi stringe il collo
E poi le sue labbra, la sua voce
Ti resta impresso tutto

Scuoto la testa tornando a quello che stavo facendo e do il drink al cliente che mi paga e metto i soldi in cassa
Nel mentre un altro cliente mi chiede un whiskey con il ghiaccio così prendo il bicchiere e do le spalle al bancone chinandomi per prendere il ghiaccio

"Ehy bellezza, due long island"

Cazzo

Mi fermo un secondo con la paletta del ghiaccio in una mano e il bicchiere nell'altra
Non ho il coraggio di alzarmi ne tantomeno di girarmi
Chiudo gli occhi e prendo un respiro versando il ghiaccio nel bicchiere e subito dopo il whiskey
Poi mi giro dando il bicchiere al cliente e i miei occhi incontrano i suoi
"Dicevi?"
Chiedo per non restare impalata
Lui alza un lato della bocca e si sbottona velocemente i primi due bottoni della camicia
Patetico
"Ho detto...Due long island bellezza"
Comincio a preparare i drink davanti a lui

Fa che non mi parli
Fa che non mi parli

"Il gatto ti ha mangiato la lingua? Ieri parlavi tanto"
"Se parlo mentre lavoro, mi distraggo"
Il ragazzo allunga la mano verso di me
"Non ci siamo ancora presentati, mi chiamo Thomas, ma preferisco essere chiamato Tom, Tom Holland"

Alzo le sopracciglia rapidamente facendo intendere che anche se non me l'avesse detto, non me ne sarebbe importato niente

"Tom è il nome che urlano le ragazze quando te le porti a letto?"
Lui si avvicina
"Perché non vieni a scoprirlo?"
Dice sussurrandomi
Rimango impassibile anche se sto morendo dentro
"No grazie"
Rispondo fredda

Non voglio dargli tante attenzioni, so come sono fatti i tipi come lui, basta una parola di troppo e subito pensano che tu sia gia cotta di loro

"E tu non ce l'hai un nome?"
Domanda poggiando i gomiti sul bancone, poi allunga gli avambracci in avanti e unisce le mani insieme

Cazzo, le vene

"Il mio nome è Sto lavorando"
Lui scoppia in una risata

Aggiungiamo anche questa alle cose che lo rendono dannatamente bello

Metto le cannucce nei bicchieri e glieli porgo
"Fanno 10"
"Uno sconto?"
"Non credo proprio"
Dico prendendogli i soldi dalle mani, mettendoli in cassa
Lui mi guarda un'ultima volta e si allontana con un sorrisetto in faccia e i drink nelle mani

Se non fosse che sto lavorando gli avrei gia tirato due schiaffi in quella faccia da finto angioletto
Che nervi

Lo seguo con lo sguardo per vedere dove va e lo vedo sedersi su una poltroncina con una bionda sulle gambe

"Stasera ne ha un'altra"
Dico tra me e me e distogliendo lo sguardo ritorno al mio lavoro

Questo continuerà a stuzzicarmi finché non vorrà le stesse attenzioni che le danno le altre
Ma io non sono le altre
E prima di cadere in ginocchio ai suoi piedi a fargli i servizietti come le altre, dovrà almeno passare tutte le pene dell'inferno
E con tutte
Intendo tutte

Bad //Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora