capitolo 5

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Era mattina,il giorno dell'udienza di Jonathan Morgenstern.

Andromeda si stava preparando per assistere a quella'interrogatorio voleva dare man forte a quel ragazzo.

Bussano alla sua porta e lei va ad aprire: erano Clary e sua madre Jocelyn.

Meda:" ciao"

Clary:" buongiorno Meda ascolta io ho visto come ti guardava mio fratello ieri e so di per certo che gli farebbe piacere se tu venissi a sopportarlo oggi"

Meda:" era quello che pensavo anche io...cioè non ho notato molto come mi guardava ma pensavo di venire anche io oggi all'udienza."

Jocelyn sorrise e abbracciò Meda che rispose all'abbraccio anche senza capire perché ma la risposta le arrivò subito dopo.

Jocelyn:" grazie, grazie perché mio figlio ha trovato una ragazza che lo accetta come lo accettiamo io e clary, grazie perché non lo odi"

La ragazza sorrise:" no è vero non lo odio anche se sono consapevole di ciò che ha fatto in precedenza ora so che è diverso, è come se fosse un'altra persona e ora lui non riuscirebbe mai a fare del male ad un altro nephilm . "

Clary:" bisogna andare ragazze. L'udienza sta per cominciare"

Le tre nephilm andarono insieme nel grande salone degli accordi e si sedettero nelle uniche tre sedie vuote.

Jonathan era seduto nel mezzo della sala e di fronte a lui c'era il console,l'inquisitore e sei fratelli Silenti compreso Fratello Zaccaria anche se non era più uno di loro.

Meda guardò il ragazzo in centro ,guardò Jonathan era inoffensivo. Le sembrava inutile fare quell'udienza, si aveva sbagliato ma era un'altra persona ora è cambiato lei lo sentiva.

L'inquisitore iniziò elencando tutti i crimini che il ragazzo aveva commesso, e quest'ultimo abbassò lo sguardo verso terra pentito di ciò che aveva fatto ma con la coda dell'occhio vide sua madre, sua sorella e Meda . Loro gli diedero la forza di lottare per la sua libertà cosi rialzò lo sguardo verso l'inquisitore che ancora stava parlando.

Meda notò quel cambiamento e sorrise pensando:" bravo Jonathan non sotto metterti"

Quando l'inquisitore ebbe finito era il turno di un fratello silente ma prima che lui iniziasse a parlare Zaccaria fece dei passi verso Jonathan e gli accarezzò i capelli biondo platino, tutti coloro che erano nella sala rimasero a bocca aperta.

Zaccaria:" io so che sei innocente ora Jonathan, so quello che tuo padre Valentine ti ha fatto e ti aiuterò ad uscire di qui a testa alta . " si voltò verso l'inquisitore e disse:" questo raggazzo è innocente. Il vero colpevole di tutti questi crimini era Sebastian creato da Valentine e ucciso dal fuoco celeste. Il ragazzo che abbiamo qui non è quello di un tempo. È stato salvato come un mondano viene salvato da un prete esorcista. Lo so il paragone ci sembrerà strano ma è cosi. Lui era come posseduto da questa forza ma finalmente è stato salvato. Quindi ora io farò una domanda a voi. Volete che un ragazzo innocente venga rinchiuso nella prigione dei fratelli silenti o addirittura ucciso per degli atti che non sono stati compiuti per sua volontà o volete lasciarlo  libero facendolo vivere come un normale ragazzo nephilm e farlo ricominciare da capo?"

Jonathan era stupito da ciò che aveva sentito ma in fondo zaccaria aveva ragione lui non era più malvagio.

L'inquisitore guardò il console e insieme andarono in un'altra stanza per parlare in privato. Dopo pochi minuti tornarono.

Console:" fratelli silenti voi cosa ne pensate di questa storia?"

Uno dei fratelli silenti disse che loro erano d'accordo su tutto ciò che Zaccaria aveva detto e volevano fidarsi di questo nuovo Jonathan.

Console:" bene allora siamo tutti d'accordo. Jonathan Christopher Morgenstern sei libero da ogni accusa"

Il ragazzo sorrise felice e si alzò andando subito ad abbracciare sua mamma e sua sorella  che ricambiarono l'abbraccio felici.

Jocelyn :" ora potrai vivere con noi. Me , clary e Luke e potremo essere una famiglia"

Jonathan:" non vedevo l'ora mamma" a quella parola Jocelyn si commosse e accarezzò una guancia del figlio:" ora vai da lei ti ha sostenuto per tutto il tempo"

Il ragazzo sapeva a chi si riferiva la mamma così guardò Meda, le sorrise e l'abbracciò stretta a lui:" grazie senza di voi qui non ce l'avrei fatta a sopportare tutto questo"

La ragazza ricambiò l'abbraccio teneramente:"figurati mi ha fatto piacere"

Jonathan sciolse l'abbraccio e la guardò negli occhi:" stasera ci sarà un ballo per festeggiare la vittoria, o almeno cosi dicono gli adulti , vorresti venire con me?"

Meda sorrise: " si, mi farebbe molto piacere venire al ballo con te"

Jonathan felice della risposta le diede un bacio sulla guancia e andò poi a casa con sua madre e con sua sorella non vedendo l'ora della sera.

Nuova vita di Sebastian MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora