capitolo 16

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Magnus e Maryse stavano discutendo per ora sulla situazione di Andromeda.

La ragazza era ancora seduta sul letto dell'infermeria e guardava la porta dove magnus era uscito così di corsa, Jonathan le era rimasto accanto per tutto il tempo.

Jonathan accarezzò la mano di Meda:" amore mio, vedrai che non sarà nulla che Magnus non potrà curare"
La ragazza alzò lo sguardo sul suo ragazzo e annuí tristemente, era davvero preoccupata per come magnus era uscito da quella maledetta porta.

La ragazze vide la maniglia abbassarsi e trattenne il fiato, Magnus e Maryse rientrarono.

Magnus:"potete lasciarmi solo con Andromeda?"
La ragazza guardò Jocelyn,Jace ,Clary e Jonathan e annui :" si andate tranquilli"

Una volta soli,lo stregone si sedette sul letto della ragazza, quest'ultima lo guardò :" allora ? Cosa c'è di male?"
Magnus:" non c'è nulla che non si possa curare Meda ma sarà lungo e doloroso. Purtroppo Lilith facendo ti quella ferita in fronte ha inserito un po'del suo sangue nel tuo " vedendo lo sguardo allarmato della ragazza lo stregone continuò:" tranquilla non diventerai malvagia come lo era Jonathan ma succederà qualcosa, non so cosa ma non sarà piacevole io ti aiuterò non ti lascio sola OK?"
La ragazza annuì preoccupata:" ma cosa mi accadrà? Cos'è che succederà?"
Magnus:" questo non lo so non posso sapere cosa Lilith abbia in testa"
Meda:" capisco, e ora?"
Magnus:" ora tu verrai da ne una volta a settimana e io cercherò di capire cosa ti accadrà, ripeto non durerà molto perchè non ci siete scambiate tanto sangue ma sarà doloroso"

La ragazza uscì dall'infermeria e andò direttamente da Jonathan per informarlo su ciò che lo stregone le aveva detto.

Arrivò davanti alla porta della stanza del ragazzo e bussò.

Nessuna risposta.

Bussò di nuovo.

Ancora nulla.

Meda:" che strano! Chissà dov'è" pensò la ragazza.
Riprese a camminare pensierosa e raggiunse camera sua, si sdraiò sul letto e guardò il soffitto pensando alle parole di Magnus "sarà doloroso, ma durerà poco"   cosa poteva essere?
A lei non preoccupava il dolore fisico era una cacciatrice era abituata , era preoccupata dell'ignoto.

Nuova vita di Sebastian MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora