capitolo 14

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Quel bussare insistente all'improvviso cessò e tutte le persone che erano li per la riunione che Maryse aveva dato restarono in silenzio.
Ma cosa poteva essere quel rumore?
Nessuno , a parte coloro che avevano il sangue dell'angelo, poteva entrare nell'istituto; tutti erano li.
Maryse:" andiamo a controllare " la donna si alzò ma venne fermata da Jonathan :" no Maryse vado io"
Il biondo si avviò lungo un corridoio che portava poi a delle scale che arrivavano alle segrete,no sapeva come ma l'istinto gli doveva che era quella la direzione giusta.
Jonathan:" avanti....avanti bussa ancora "  sussurrò il ragazzo.

Bum,Bum....

Eccolo, eccolo di nuovo quel suono.

Jonathan scese le scale,il rumore veniva da li.
"Chi sei? Avanti coraggio fatti vedere"

Il ragazzo arrivò alle segrete e vide che c'era qualcuno con la schiena appoggiata al muro, era una donna ,una donna bellissima :" chi sei?"
Lilith:" non mi riconosci sebastian? Mi spezzi il cuore così. Io sono tua madre caro ragazzo"
Jonathan:" come? No. Mia mamma è Jocelyn ....e io ti ho fatto una domanda"
Il demone lo guardò dalla testa ai piedi:" sono Lilith la madre di tutti i demoni il mio sangue scorreva anche in te ma purtroppo ora sei cambiato...in PEGGIO" urlò l'ultima parola "ma ora sei qui e posso farti ritornare dalla mia parte "
Lilith si avvicinò al ragazzo e lui la guardò negli occhi,si , si ricordava che lei era la madre della sua parte cattiva ma voleva dimenticare.

Lilith:"Andromeda ti sta cambiando, torna da me e non le farò del male"

Il ragazzo si voltò verso la porta da cui era entrato pensando a Meda poi si volse verso il demone:" no. Non tornerò con te "
Lilith:" molto egoista " ghignò
Jonathan:" non credo proprio"
Tirò fuori la sua spada e cercò di colpire il demone .

Lilith: " sciocco, sciocco ragazzo non puoi colpirmi sono solo una proiezione , sai non solo i vampiri ne sono capaci"

Lilith rise e corse su per le scale andando poi nella grande sala delle riunioni, era talmente veloce che nessuno se ne accorse, andò vicino a Meda e la colpì.
La ragazza ,che non si era preparata a questo attacco venne scaraventata a terra e picchiò la testa sul pavimento in pietra.

Gli altri nephilim urlarono.

Jonathan salì di corsa le scale e quando raggiunse la sala riunioni vide la sua ragazza a terra svenuta e andò da lei prendendola in braccio
Jonathan:"oh Med.... Ti prego...perdonami sono stato uno sciocco...."

Prese il suo stilo e le tracciò un iratze, la ragazza piano piano aprì gli occhi e lo vide.

Meda:" Jonathan.... Cos'è successo?"
Jonathan:" devi andartene da qui subito. Lilith è tornata era lei quella che stava bussando...vuole farti del male ...devi...."

Meda lo zitti con un bacio

Meda:" no... Io non me ne vado resto qui con te. L'affronteremo insieme"
Jonathan:" è troppo pericolosa Andromeda...non voglio perderti"
Meda:" siamo nephilim, noi combattiamo non fuggiamo questo è il nostro lavoro "
La ragazza gli accarezzò una guancia "combatterò al tuo fianco"

Nuova vita di Sebastian MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora