capitolo 13

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Dopo tre giorni riprese il treno che l'avrebbe portata al centro new York .
Mancavano poche fermate e sarebbe ritornata dal suo amore jonathan.

Si affacciò dal finestrino del mezzo e vide il suo ragazzo ad aspettarla in stazione con un mazzo di fiori.
La ragazza si stupì, come faceva a sapere che proprio quel giorno e in quella determinata ora lei sarebbe tornata?

La ragazza scese da treno e corse per abbracciarlo,il ragazzo la strinse a se e la sollevò.

Jonathan :" ciao amore mio. Per Raziel mi sei mancata tantissimo"
Meda:" anche tu amore, tanto"

I due si baciarono.

Jonathan:" questi sono per te anche se non sono belli come lo sei tu"
Meda:" oooh  tesoro quanto sei tenero... Ma ...come hai saputo che sarei tornata e proprio oggi e a quest'ora?"
Jonathan:" be sai le voci girano. Ma dove sei stata?"
Meda lo guardò negli occhi:" sono stata da mio padre, non stava molto bene"
Jonathan:" non potevi dirmelo? Avrei capito"
Meda:" non volevo farti preoccupare. Avevi già troppi pensieri ....e Lilith? Si è fatta sentire di nuovo?"
Jonathan sospirò :" si...ma mi ha detto solo una parola....mi ha detti erchomai... Sta arrivando Meda e stavolta più forte di prima."
Meda si mise una mano alla bocca :" o Dio...gli altri lo sanno?"
Il ragazzo annui

la ragazza gli prese la mano ed insieme tornarono alla'istituto ad accoglierli c'era Maryse Lightwood.

Maryse:" bentornata signorina"
Meda:" grazie Maryse"
Maryse:" vi aspettavamo, c'è una riunione in corso per questa storia di Lilith"
Jonathan:" arriviamo subito"

I tre raggiunsero la grande sala delle riunioni dell'istituto, Maryse si sedette a capotavola mentre i due giovani si sedettero nelle ultime due sedie rimaste.

Maryse:" dunque tutti sapete del perchè abbiamo iniziato la riunione. Lilith sta tornando e vuole Jonathan. Noi dobbiamo essere pronti, non vogliamo che il ragazzo ritorni come un tempo giusto?"
Tutti le persone presenti dissero all'unisono:" giusto"

Meda:" si. Dobbiamo lottare combattere contro di lei."

Jonathan guardò la sua ragazza che si era alzata dalla sedia e sorrise pensando a quanto l'amava.

Maryse:" questo lo sappiamo meda ma dobbiamo prepararci. Ora come ora non siamo pronti"

Meda:" e allora prepariamoci, subito. Ora! Anche mio padre ci aiuterà è guarito e ...."

Maryse:" zitta un attimo"

Meda:" non sei mia madre"

Maryse:" lo so ma zitta un attimo ...ho sentito un rumore..."

Tutti si zittirono.

Bum, bum....

Ecco il rumore, era un bussare insistente ma non veniva da fuori...si trovava dentro l'istituto.

Nuova vita di Sebastian MorgensternDove le storie prendono vita. Scoprilo ora