19. Immerso nel bianco

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Poi si accese una luce.

Comparve all'improvviso, un piccolo puntino luminoso proprio davanti ai suoi occhi. Brillava come un sole, come una piccola stella bianca, solitaria in mezzo a tutte quelle tenebre.

La luce scintillante cominciò a crescere e il puntino luminoso si allargò, il bianco si diffuse e inondò il campo visivo di Zayn. La luce diventò forte e intensa, tanto da far male, gli accecò lo sguardo e lo costrinse a strizzare gli occhi con forza.

Zayn non riusciva a vedere assolutamente niente, se non un bianco puro e brillante, una luce diffusa e intensa, impenetrabile. Una luce che si era imposta sulle tenebre, cancellandole nel giro di un istante, che aveva travolto il buio con la sua potenza luminosa e spazzato via l'oscurità e tutto quello che era nascosto in essa.

Sì, la comparsa della luce aveva causato un profondo cambiamento tutto intorno a lui, e Zayn l'aveva percepito: le orribili e mostruose creature, frutto dei suoi incubi peggiori, non c'erano più.

Erano sparite.

Zayn non sentiva più la loro asfissiante e terribile presenza aleggiare tutto intorno a lui, non sentiva più le loro mani rugose dalle dita sottili e nodose tastargli il corpo, non sentiva più i loro artigli affilati e le loro zanne aguzze perforargli e lacerargli la pelle, né i loro aliti caldi e brucianti. Tutti quei versi orribili, tutti quei ringhi gutturali e quelle urla si erano dissolti nel nulla, ed erano stati inghiottiti da un improvviso e inaspettato silenzio.

Ogni cosa era svanita, senza lasciare alcuna traccia.

Tutto ormai sembrava solo un lontano ricordo, un frammento di un incubo che doveva essere dimenticato.

Persino il dolore non c'era più. Infatti, Zayn non sentiva male da nessuna parte, non si sentiva ferito.
Ma la cosa preoccupante era che non sentiva nemmeno il battito del suo cuore, come se avesse deciso di smettere di battere all'improvviso, non sentiva il suo respiro, come se i suoi polmoni avessero deciso di rifiutare l'aria, di non volere più ossigeno. Non riusciva a percepire le sue gambe, le sue braccia, le mani. Niente, non sentiva assolutamente niente.

Il suo corpo non reagiva ai suoi comandi, non si muoveva, era completamente insensibile, immobile.
A Zayn sembrava di essere diventato qualcosa di inconsistente, di immateriale, era come se non avesse più un corpo, come se si fosse trasformato in aria.
Pareva che il tempo si fosse fermato all'improvviso, che quella luce bianca e intensa lo avesse proiettato in un'altra dimensione, in un luogo ultraterreno.
Forse era morto? E quella volta per davvero?

Uno strano e improvviso formicolio frenò il flusso dei suoi pensieri, ricacciando indietro il moto di ansia che stava minacciando di uscire e travolgerlo con ferocia. Gli invase le membra, partì dalla punta dei piedi e salì lungo le gambe, raggiunse il torace, fino ad arrivare alla testa, e gli ricordò di essere ancora vivo.
Il suo corpo riprese consistenza, Zayn lo sentì di nuovo, lo percepì. E finalmente Zayn poté rendersi conto di essere disteso per terra, con la schiena premuta contro una superficie piatta e dura, poté sentire le proprie braccia distese lungo i fianchi e le gambe pesantemente abbandonate contro quella superficie che ancora non sapeva bene come definire. Per il semplice fatto che non riusciva a vedere davvero niente.

La luce era accecante, tanto intensa da ostacolargli lo sguardo e da impedirgli di guardarsi intorno e fargli capire dove si trovasse.

Era ancora in una di quelle orribili gallerie? Zayn non aveva ancora una risposta certa a quella domanda, però era quasi sicuro che la superficie su cui era steso non fosse affatto ruvida o rocciosa.

Peccato però che non potesse accertarsene completamente, visto che non riusciva a muoversi. Non poteva tastare il terreno con i palmi delle mani, studiare la consistenza di quella superficie, perché il suo corpo non rispondeva ai suoi movimenti. Non riusciva a muovere un muscolo, esattamente come gli era successo al buio di quelle gallerie, con quelle spaventose creature a circondarlo da ogni parte, con la consapevolezza di essere in balia di forze terribili e sconosciute.

The Experiment || Ziam Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora