mi svegliai sul divano verso le sei del mattino, giusto in tempo per prepararmi per andare a scuola, ora che l'interrogatorio era finito.
presi dei vestiti e li appoggiai sul lavandino in bagno, poi entrai in doccia e mi lavai rapidamente.
mi vestii e andai in camera per prendere i libri e lo zaino e, guardacaso, c'era proprio un biglietto ad aspettarmi.
mi guardai attorno, la finestra era ancora chiusa dalla sera prima...
"eri molto carina accoccolata a tuo padre, spaventata per la tua vita... spero che la mia visita ti abbia fatto piacere"iniziai a sudare freddo, a non sentirmi gli arti... non era stato un semplice sogno, mi aveva davvero fatto visita.
non avevo notato segni strani sul mio corpo quindi non mi aveva toccata in alcun modo, almeno spero, che voleva allora?
lo sta facendo apposta? voleva prima farmi impazzire del tutto e poi uccidermi?
deglutii e misi il biglietto da parte, per poi uscire di casa ed incamminarmi verso scuola.quando arrivai non c'era niente che non fosse sotto controllo.
c'erano solo due auto della polizia per controllare che tutto fosse apposto, niente fuori dalla norma.
quando vidi lux ci guardammo e basta, ma lei non mi rivolse la parola e nemmeno io.
mi chiesi come avrebbe fatto senza di me, non è una che riesce a stare senza qualcuno, a differenza mia se la caverà molto male.mi sedetti al mio solito posto e tirai fuori un quaderno su cui avrei disegnato al posto di prendere appunti.
mi aspettai che qualcuno venisse a sedersi accanto a me, quel qualcuno non si era ancora fatto vivo e al suo posto si era seduto un ragazzo mai visto prima.
"posso sedermi qui, giusto?" mi chiese esitante
annuii accennando ad un sorriso e lui ricambiò.
"grazie, mi sono iscritto da poco a questa classe ma frequento la scuola da molto... anche se devo ammettere di non averti mai vista qui in giro, sei nuova?"
scossi la testa ridacchiando
"no, ma diciamo che non sono molto popolare qui"
il ragazzo annuii "tranquilla, a ricreazione resto sempre in classe, la gente mi spaventa"chiacchierammo per quasi tutta la lezione cercando di non farci sgridare dall'insegnante.
ironico come lo stesso giorno in cui persi un'amica ne trovai uno nuovo.
senza considerare jack con cui avevo uno strano rapporto di simpatia ed odio, più odio che simpatia, ma comunque.a ricreazione mi andai a sedere su una panchina davanti alla piscina dell'istituto, non veniva mai nessuno lì durante il mattino, quindi ne approfittavo per restare sola.
o almeno, cercare di restare sola, dato che jack decise di piazzarsi davanti a me con le braccia serrate.
"ti pare il modo di sostituirmi con qualche sfigatello a caso?"
alzai lo sguardo e socchiusi gli occhi per evitare di accecarmi coi raggi del sole che brillavano da dietro la testa di jack
"puoi spostarti più a destra? almeno mi fai ombra meglio"
come non detto, il ragazzo si spostò a sinistra, di conseguenza abbassai lo sguardo sbuffando
"quello sfigatello è più divertente di te"
"ah si? sentiamo"
si sedette accanto a me, tenendo le braccia incrociate
"cosa devo dirti? non capisco perchè ti faccia questi problemi se parlo con altre persone che non siano te, siamo a malapena amici jack"
"se vuoi che ti lasci in pace, sbloccami"
"cosa?"
"mi tieni ancora bloccato, sbloccami e giuro che ti lascio in pace e non ti chiedo più nulla"
"e che cambia se ti sblocco?"
"fai troppe domande, fallo e vedrai"
si alzò e camminò verso l'uscita della piscina
"potevi anche evitare di insultare il mio amico!!"
si fermò e mi guardò
"non sai nemmeno il suo nome, dimostra quanto miserabile sia il tuo tentativo di sostituirmi..."presi il telefono e cercai il suo contatto, tanto valeva sbloccarlo, se non lo avessi fatto mi avrebbe rotto tutto il tempo a scuola... cliccai lo "sblocca questo contatto" scritto in grassetto sotto il numero e sospirai, rimettendo il cellulare in tasca e iniziando a camminare verso la prossima lezione.
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quando le lezioni finirono e stavo per uscire dalla classe, il ragazzo di prima venne da me
"hey, comunque... non ti ho chiesto come ti chiami, io sono adam"
mi girai e sorrisi
"oddio certo, mi chiamo bonnie!"
"dovremmo uscire qualche volta, non ho molti amici qui"
"sì, se vuoi puoi venire a pranzo da me, tanto ai miei non interessa"
in quel momento mi sentii stupida, stavo invitando un completo sconosciuto nella mia casa infestata da stalker e dopo tre misteriose morti nella mia scuola, ma you only live once e avevo bisogno di persone.
"per me va bene, tanto non abbiamo compiti domani, giusto? con tutta questa cosa della polizia..."
"già, sarebbe da pazzi darci anche dei compiti"arrivammo a casa e salutammo i miei genitori, a cui introdussi adam.
non sembrava una persona pericolosa, era molto timido e gentile, a differenza di jack sembrava molto più affidabile e sincero.
mangiammo e quando finimmo salimmo in camera, dove gli mostrai la mia collezione di vinili e cd, la maggior parte di una versione simpatica e più giovane di mio padre, il restante regalati da lux per varie festività.
"mi piace molto la tua stanza, bella bella, vorrei fare l'interior designer da grande"
"oh fidati, non sei l'unico a cui piace la mia stanza purtroppo..."
"perchè purtroppo?" mi guardò confuso e appoggiò il cd che aveva in mano sul letto
"ah... niente di che... ho una specie di stalker che ogni sera entra qui e lascia biglietti strani e mi... accarezza la faccia"
adam iniziò a ridere, ma quando si accorse che la mia espressione rimase seria smise
"oh... sei seria?"
con una white boy face annuii
"sì ma cioè, non fa niente... per ora non mi ha ancora uccisa quindi va bene? credo"
"tu sei pazza, non va affatto bene, dovete denunciarlo"
"lo abbiamo già fatto e c'è anche la polizia davanti casa ogni sera fino al mattino, entrano ogni volta che segnaliamo un'intrusione e non trovano mai nulla, cosa possiamo fare, trasferirci? probabilmente ci seguirebbe e i miei genitori non si trasferirebbero mai comunque"
"cazzo... mi dispiace"
scossi la testa e sorrisi
"va tutto bene per ora, poi se vivo o muoio è uguale"
"ma smettila... pensa a me, sono un gay bianco che vive in una cittadina quasi completamente omofoba, senza amici se non alcune primine che vogliono un amico gay con cui fare shopping non sapendo che gestisco un server discord e gioco a fortnite... oddio dimmi che non sei omofoba perfavore"
"non sono omofoba ma se mi dici che hai un server su discord e giochi a fortnite potrei diventarlo"
scoppiammo a ridere pensando a come eravamo diventati amici dopo una sola giornata... e di come ci stavamo raccontando i nostri segreti ridendo.
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you look as sweet as u taste
Romancein una semplice città di montagna continuano a sparire sempre più persone, molte delle quali sono ragazze che frequentano il liceo che bonnie frequenta. mentre bonnie cerca di non farsi uccidere da un misterioso stalker che minaccia la sua privacy a...