dodici

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quando tornai a casa non mi accorsi nemmeno del tempo che era passato, era quasi ora di cena.
i miei erano finalmente arrivati, erano molto preoccupati.
"mamma? papà? dov'eravate?"
"siamo andati dalla madre di john, quel tipo che era venuto in ospedale tempo fa... non ti importa adesso, dimmi piuttosto cosa sta succedendo con lux."
"avete ricevuto l'email? si è ammazzata... letteralmente ammazzata"
mia madre era confusa, mio padre scosse la testa.
"cosa stai dicendo? quale email? sai che non controllo le mie email...sua madre mi ha telefonato dicendo di parlarti e basta"
deglutii e inoltrai gli screenshots dell'email alla donna davanti a me.
si mise gli occhiali e si sedette sul divano, esaminando per bene ogni parola.
"non può essere vero... non è vero... bonnie tu non lo avresti mai fatto"
finalmente! sembrano svegli, anche mio padre annuii.
"lei è morta comunque, non so come reagire."
"tu non fare nessuna cazzata, all'email ci penseremo noi..." disse mio padre.

non mi sentivo in colpa, sapevo che non c'entravo nulla con tutta questa faccenda... ma leggendo tutti i messaggi che mi stavano arrivano cambiai idea.
mi sentii un'assassina.
minacce di morte, insulti e cose del genere su tutti i miei social.
scrissi ad adam di non credere alla mail ma non ricevetti alcuna risposta.
su tutti i gruppi non si faceva altro che parlare di quanto un angelo fosse lux demonizzando il mio nome.
abbandonai tutti i gruppi ed eliminai i miei profili su tutti i social.
non avevo la forza di piangere per nessuna di queste cose, non per la morte di lux, non per il fatto che tutta la città mi vedesse come un'istigatrice al suicidio.

finii per addormentarmi per alcune ore, ma mi svegliai dopo aver sentito un rumore provenire dalla finestra.
non di nuovo, non di nuovo...
l'avevo lasciata aperta, la luce del lampione piazzato davanti alla casa e quella della luna illuminavano la stanza come se fosse pieno pomeriggio.
mi alzai per chiudere la finestra e fu in quel momento che notai un biglietto sul davanzale...
il cuore mi batteva fortissimo, non oggi... perfavore non oggi.

vederti così mi fa arrabbiare, risolverò tutto, te lo prometto.

il pezzo di carta cadde a terra e rimasi a fissare il vuoto.
non sembrava un messaggio da stalker assassino... ma da innamorato in una soap opera turca.
deglutii e cercai di riprendermi guardandomi intorno.
chiusi le tapparelle e controllai l'armadio e lo stanzino dentro la camera.
non c'era nessuno come al solito.
non chiamai nè i miei genitori, nè la polizia, che tra l'altro se n'era andata dalla nostra strada almeno un mese.
guardai l'ora, erano le 3:15.
mi rimisi nel letto anche se non chiusi più occhio, per ovvi motivi.

mi "svegliai" dallo stato di dormiveglia e mi preparai... non sapevo con quale forza ma sarei andata a scuola.
mi avrebbero sicuramente sparata a vista ma se fossi rimasta a casa avrei peggiorato la situazione, apparendo come l'assassina che si sente in colpa, cosa che non ero.
come aspettato tutti mi guardavano in modo strano mentre bisbigliavano cose ai propri amici, non riuscivo a non guardarli male a mia volta, ricambiando gli sguardi e scuotendo la testa come per dire "cosa cazzo vuoi?"
sospirai ed entrai in classe dove ricevetti ovviamente brutte occhiatacce, ma stranamente nessuno mi venne a dire nulla.
vidi adam riprendere le sue cose dal sottobanco del posto accanto al mio e forzare un sorriso, per poi sedersi accanto ad un tipo a caso che probabilmente nemmeno conosceva.
alzai le spalle e mi andai a sedere al mio solito posto, tirai fuori le mie cose e aspettai l'inizio della lezione.
ero così concentrata nel capire le parole del professore per non pensare alla mia vita di merda che non mi accorsi che il posto accanto al mio era occupato.
mi girai.
"ah finalmente ci hai fatto caso, oppure mi hai ignorato perchè volevi farlo?"
non sapevo se maledire dio o ringraziarlo per l'esistenza di jack, nel dubbio feci entrambe le cose.
"scusami... ero concentrata"
"già, ho visto."
"scusami per... averti trattato male... sai che puoi scrivermi e parlarmi quando vuoi..."
"certo che lo so, per questo ti ho detto di risbloccarmi... non l'ho detto di certo per tenerti d'occhio"
//(in verità sì ma non diciamoglielo)//
"ecco vedi, queste battutine non sono molto apprezzate... vedi di smetterla o potrei bloccarti di nuovo"
//(chi glielo dice che non è una battuta... damn)//
jack ridacchiò, io non riuscivo a ridere purtroppo...
"mi dispiace molto per lux, so quanto eri sua amica e ovviamente non credo nemmeno all'email che ti ha scritto, sicuramente è stato qualcuno che l'ha obbligata a farlo."
in effetti non ci avevo pensato... era geniale... ma certo, qualcuno le ha detto di scrivere l'email ed incolparmi e poi l'ha uccisa, o l'ha fatta uccidere.
ma chi potrebbe essere stato? e perchè?
pensandoci... non avevo nemici, non avevo nemmeno amici a dire il vero... qualcuno che voleva che avessi tutti contro.
lo stalker? è strano... nonostante sia l'antagonista principale di questa storia, oltre all'assassino... che tra l'altro potrebbero essere la stessa persona... non sembra essere estremamente cattivo? cioè, se effettivamente è anche l'assassino è una brutta persona ma se mi stalkera e lascia bigliettini inquietanti non molto...
forse stava cercando di fare proprio questo, chiunque ci fosse dietro al tutto, confodermi, magari anche pensare di essere il reale assassino.
magari farmi pensare di essere schizofrenica e di starmi lasciando i biglietti da sola?

"bonnie ci sei? mi stai fissando da mezz'ora... se vuoi puoi fare una foto..."
scossi la testa "stavo pensando che sei un genio! ma dovrei scoprire chi mi odia prima, e sarà difficile dato che ora mi odiano tutti."
"potrei aiutarti ma davvero non saprei cosa fare, poi ti faccio paura..."
ridacchiai "no tranquillo, cioè sì ma posso accettare il tuo aiuto in questa situazione... anche se sembra impossibile da risolvere"
"sai che... potrei conoscere qualcuno in grado di indagare più a fondo della polizia? ma potrebbe volere qualcosa in cambio... ti dispiace darmi un rene?"
...
non risposi, doveva davvero fare queste battute in continuazione?
"eddai sto scherzando, ma conosco davvero qualcuno bravo in queste cose, devi darmi solo un po' di tempo."
"e cosa dovrebbe scoprire scusa..."
"non so magari ricavare l'audio del momento in cui l'email è stata scritta?"
"mi sembra un po' difficile da fare... impossibile quasi... mi fido?"
"fidati."

you look as sweet as u tasteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora