Chapter 23

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Con la testa che scoppiava al massimo, Harry si svegliò con un gemito doloroso.

Per poi aprire lentamente i suoi occhi color verde.

"Alla fine ti sei svegliato", sentì una voce conosciuta, il suo primo istinto fu quello di cercare di scappare via quando più lontano dall'uomo, ma fallì quando si rese conto che le sue mani erano legate al letto... ma, dove lo ha visto prima?

Quindi esitò a solamente far uscire un verso dalla sua bocca, fissando il colore familiare nei suoi occhi.

"Oh, non guardarmi così spaventato, non sono quello di cui dovresti avere paura, è l'altro ragazzo", rideva con se stesso.

È il ragazzo della prima notte che è stato portato al club, quello della stanza da bagno... Skater?

Il sorriso permanente selle sue labbra creò un brivido ad Harry, che lo face sentire ancora più piccolo "Do- dove sono?"

Il più grande ridacchiò di nuovo, "Forse te lo dirò".

Harry allargò gli occhi, "Quale altro ragazzo..." disse.

"Oh" la piccola risata dell'uomo risuonò in tutta la stanca: "Lo scoprirai proprio tra un minuto"

Come non detto, si sentivano forti rumori di piedi che arrivavano su alcune scale e gli occhi di Harry si trovarono piantati sulla porta, in attesa dell'altro 'Ragazzo'.

La porta si aprì, ed Harry si affrettò a puntare lo sguardo solo a lui.

Un uomo di grandi dimensioni, i suoi bicipiti erano così grandi, poteva vedere la pressione attraverso la camicia che indossava... Harry non voleva mentire, se fosse stato in un'altra circostanza avrebbe certamente considerato quest'uomo assolutamente attraente.

Una barba nera ordinatamente rasata, una mascella definita e netta, diversamente dai capelli di Louis, i suoi erano neri.. In più sembrava di avere intorno ai 30 anni...

Harry poi notò il sorriso accennato sulle sue labbra rosa, per poi vederlo leccarsi il labbro inferiore, guardando Harry con occhi pieni di lussuria.

"Ciao principessa." Il suo accento di Londra, spesso e scuro, riempì le orecchie di Harry.

Harry guardò come con dei lunghi passi veloci l'uomo si avvicinò a lui, fin arrivando vicino al viso di Harry.

L'uomo rivolse uno sguardo veloce verso Skater, e un secondo dopo quest'ultimo si ritrovava in piedi per uscire fuori dalla stanza.

La mano dell'uomo si avvicinò lentamente verso la faccia di Harry, tracciando col dito indice la sua mascella.

Harry sbottò, volendo allontanare il viso dalle sue mani, e con gli occhi piantati sull'uomo più grande.

"Piccolo Harry..." mormorò, sorridendo quando vide gli occhi di Harry diventare lucidi per le lacrime. "Come sta il mio LouLou?"

Le sopracciglia di Harry si unirono in completa confusione... e così parlò a quell'uomo per la prima volta "I-il tuo L-loulou?"

Il sorriso dell'uomo non si spense ma aumentò, e la sua mano scese a toccare il petto di Harry. "Hai ragione. Ho sentito che ora è diventato un Dom... è vergognoso, è stato il miglior sottomesso che io abbia mai avuto"

Qualcosa nella testa di Harry si accese, scattò in avanti, anche se sapeva di non poter arrivare da nessuna parte o di non poter far niente poiché le sue mani erano ancora legate.

L'uomo sollevò un sopracciglio, "E tu saresti il suo sub... lui non ha mai avuto il controllo di nessuno, basta guardarti, sei troppo disubbidiente, forse potrei insegnarti qualcosa che lui non ha fatto."

Harry provò a rimanere forte, tirando le catena che lo legavano, pensando ormai di non poter nascondere le lacrime che scivolavano sulle sue guance.

"Io sono James, ma tu ovviamente mi chiamerai Daddy."

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"Chiama la polizia Louis", gli ordinò Zayn.

"È dire che cosa Zay! "Oh sì, ho rapito qualcuno, ma poi mi sono innamorato di lui... ma è stato rapito di nuovo, potete aiutarmi a trovarlo?" Sei completamente folle! Mi arresteranno! " Louis sbuffò, camminando avanti e indietro nell'ufficio di Louis.

Zayn subito dopo portò Louis a casa sua, e per ore non fece altro che piangere o sbattere qualcosa nella sua mano.

"Ho controllato il sito web delle persone scomparse di Wolverhampton e lui si ci trova, guarda qui", disse Zayn, girando il portatile per farlo vedere a Louis.

C'era una foto di Harry, era la sua carta d'identità "Harry Edward Styles, scomparso circa alle 11:13 del 15 luglio, sabato".

Louis cominciò a balbettare mentre leggeva.

"L'ultima volta fu visto a 'Funky Buddha', un night club a Wolverhampton... era con i suoi amici, uno diceva -Era con noi un minuto prima, poi disse che voleva tornare a casa perché non si sentiva molto bene o qualcosa del genere. E quindi è andato via.- "

"I membri della famiglia di Harry hanno detto -Lui non è una di quelle persone che si alza e va senza dirci qualcosa, non c'è nessun posto dove crediamo sia potuto andare, nessun parente o amico, quindi... ci aspettiamo il peggio-"

Louis si allontanò dal tavolo, pizzicando la sua mascella, chiudendo gli occhi, poi iniziò a camminare di nuovo nella camera.

"Zayn- io non s-so cosa fare..." gridò onestamente Louis, con la sua schiena rivolta verso il suo migliore amico.

"Quanto tempo è passato?... tipo sei ore da quando è stato rapito... che ne pensi di chiudere un po' gli occhi e poi inizieremo a cercarlo per bene domani mattina presto." Zayn parlò dolcemente, alzandosi da dov'era seduto, avvolgendo le spalle di Louis con un suo braccio, camminando fino alla camera degli ospiti.

"Mi faceva male- non riesco a-ad immaginarlo mentre fa male al mio Harry... lui è troppo-" Louis iniziò a parlare ma si interruppe quando gli uscì fuori un singhiozzo.

"Lo so Lou, lo so... e lo troveremo, Harry è coraggioso, ce la può fare... lui ti ama." Lo rassicurò, aiutandolo a levarsi i vestiti, le maniche ancora ricoperte dal sangue secco.

"Io lo amo", rispose, gli occhi ormai rossi a causa del pianto, "Pensavo di non amare più nessuno oltre James... ma mi sbagliavo, e tanto, Harry è il mio tutto Zay, è così fantastico, bellissimo... lo voglio qui Zay." Louis continuò, prima di iniziare a piangere di nuovo.

"Oh Lou andiamo, cosa è tutto questo pianto? Conosci Harry, molto probabilmente sta pensando a te proprio in questo istante... scommetto che James non gli stia facendo niente!" parlò Zayn, facendo un piccolo sorriso.

"Lo spero."

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"Ow! No basta! Mi stai facendo male!" Harry pianse, mentre veniva trascinato via dalla stanza da letto, non c'era nessuna possibilità di andare contro quell'uomo, era molto più forte di lui.

L'uomo ignorò completamente i sui pianti di dolore, e aprì un'altra porta, era solo un'altra camera da letto, c'era solamente un letto matrimoniale al centro.

"Tu starai qui, e se mai ti dovessi dire 'Ora' andrai nel centro della camera, mi hai capito bene?" James ordinò a Harry, spingendolo all'interno della fredda stanza.

Harry non ebbe il tempo di rispondere, che la porta venne sbattuta e si sentì il rumore della chiave.

Finalmente rimase solo, rilasciando tutte le sue emozioni, salì sul letto, e pianse.

"L-Louis." Sussurrò a se stesso, e così si addormentò, coi pensieri pieni di Louis...

To Love A Sadist //larry version//italian translation//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora