Tutta la notte Louis non fece altro che girarsi e rigirarsi nel letto.
Dove si trova?
Sta bene?
Cosa gli ha fatto James?
Cosa sta facendo adesso?
Erano solo le sei del mattino quando Louis decide che era il momento di alzarsi.
Quindi scese le scale, forse un po' di tempo in più cercando di scoprire dov'è può aiutare?
Quindi Louis si sedette sul tavolo della cucina, mettendo il suo laptop difronte a lui.
'Wolverhampton persone scomparse'
Harry era così popolare quando viveva a Wolverhampton, tutti lo amavano... se Louis avesse saputo in quale guaio avrebbe messo il ragazzo non lo avrebbe rapito.
Mentre Louis continuava a leggere la pagina, sentì che il suo telefono iniziò a suonare dall'altro lato della cucina, così si alzò velocemente per prenderlo.
"Numero privato?" Chiese a se stesso, mentre rispondeva alla chiamata.
"Uh, pronto?" disse timidamente.
La luna era silenziosa, nessun rumore di respirazione, nessun rumore di movimento.. fin quando una voce alquanto familiare parlò.
"Già in piedi Tomlinson? Non hai dormito?"
La voce fece grugnire Louis dalla rabbia, lui era con James.
"Skater". Gridò, appoggiandosi sul tavolo della cucina.
"Intelligente-"
"Dov'è?" Louis lo fermò.
Sentì poi l'uomo ridere. "Oh proprio ora?"
Louis dal telefono sente del movimento e poi una porta che si apriva... il prossimo suono fece tremare come gelatina le sue ginocchia, anche da seduto aveva paura che crollasse.
Era un pianto agonizzante, uno che ha sentito molte volte, pensava però che qualcosa fosse diverso in questo tipo di grido.
"Che cazzo vuoi?" Un'altra voce parlò, una voce che fece ritornare troppi brutti ricordi nella memoria di Louis, rendendolo psicologicamente instabile.
"Indovina chi è al telefono." Rispose Skater.
"Non mi importa ora come ora! Non vedi che sono nel mezzo di fare qualcosa!" James gridò, causando un sussulto a Louis dall'altra estremità del telefono.
"Oh, ti importa, eccome." Il telefono ebbe di nuovo uno spostamento, fin quando Louis sentì una voce senza fiato divertita.
"LouLou. E' passato davvero tanto tempo."
Louis non rispose, i suoi occhi che fissavano lo schermo del computer, un'immagine di un Harry felice, nella sua uniforme scolastica.
"James, dov'è lui? ." Louis si ruppe, sentendo i suoi occhi bagnati.
"Ti piacerebbe parlare con lui?" La voce di James rispose.
Louis stesse in silenzio di nuovo, non sapeva se potesse riuscire a parlare senza far tremare la voce.
"Si." alla fine disse.
"Dov'è andata a finire la tua educazione?" James ordinò.
"Per favore." Louis mormorò.
Dall'altra parte del telefono silenzio, e i singhiozzi del ragazzo divennero più rumorosi.
"Lou-Louis?" sentì la voce di Harry che parlava lentamente.
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To Love A Sadist //larry version//italian translation//
FanficIo ero il suo schiavo, il suo giocattolino, il suo bambino, il suo piccolo, la sua puttana e suo marito. Credo che abbiate capito che sia stato forzato ad entrare nella vita del BDSM...