Chapter 5

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"Ci vediamo mercoledì, si?" Zayn disse dal finestrino abbassato della macchina.

"Ovviamente, porterai Li?" rispose, lasciando la mano sulla macchina.

"Ovviamente," e sorrise.

"Ci vediamo amico." Louis lo salutò, allontanandosi dalla macchina e permettendo a Louis di andare via.

Corse dentro casa e sorrise quando vide Harry, ricordandosi della punizione.

"Di sopra. Adesso. Nella mia camera, è quella vicino la tua. Sarà meglio per te farti trovare li quando verrò." Louis ringhio.

Harry non aspettò un secondo, corse verso le scale per il piano di Sopra. "Dov'è?" Chiese a se stesso, aprendo la porta della propria camera e successivamente quella del bagno. Sentì i passi di Louis mentre arrivava, cosi entrò nel panico e finalmente aprì una porta che portava a ciò che sembrava una camera da letto. Entrò, chiudendo piano la porta. Restò semplicemente in piedi, guardandosi attorno.

"Togli i boxer."

Harry trasalì, mentre Louis camminava dentro la stanza con una bottiglia contenente qualcosa nelle mani. Sussultò, non levandosi l'unico indumento che gli permetteva di non esporsi completamente.

"Harry. Ho detto di levarli." Si rannicchiò su se stesso, piagnucolando e scuotendo la testa.

Louis sospirò, portando indietro la testa e contraendo più volte la mascella.

"Mettiti sul letto, verso la testata." Disse invece.

Harry camminò cautamente verso il letto, mettendosi poi sul materasso lentamente di pancia.

"Sbrigati." Louis ringhiò camminando verso di lui, sollevandogli i fianchi e facendolo mettere sulle mani e le ginocchia.

"Adesso non muoverti, più ti muovi, più arrabbiato sarò."

Harry mugolò e guaì non appena i boxer volarono via. Non gli piaceva essere così esposto a Louis, quindi mosse i fianchi più volte.

"Ho detto di non muoverti." Gli urlò, fermando i movimenti dei suoi fianchi.

"Perché verrai punito, Harry?" Louis sussurrò, con il bisogno di toccare la sua pelle.

Harry deglutì, chiudendo gli occhi. "Perché h-ho provato a scappare, e sono stato disubbidiente nei tuoi confronti e quelli di Zayn." Si sforzò.

Louis borbottò, "Quante dovrei dartene?"

Harry aprì gli occhi sentendolo muoversi, capendo che anche lui era sulle ginocchia dietro alla schiena nuda di Harry.

"Quante cosa?" Entrò nel panico, cercando di girare il capo verso il viso di Louis.

"Oh Haz," sussurrò "Sto per sculacciarti per essere stato un cattivo ragazzo, userò la mia mano, ma la prossima volta userò la cintura." E con questo si slacciò la cintura, provocandogli dei brividi nel sentire il suono del metallo di questa.

"Quindi quante te ne meriti, hm?"

Harry mugolò di nuovo, e le mani di Louis afferrano duramente le sue natiche.

"Avanti Harry, usa le parole per il tuo daddy, si?"

"Louis per favore no..." Harry sussurrò, spingendo i fianchi in avanti mentre le braccia ormai deboli cercavano di tenerlo su.

"Ho detto che potevi chiamarmi Louis? E basta muoverti!" Louis urlò.

Quella fu la prima volta in cui la mano di Louis entrò in contatto con il sedere di Harry che iniziò a piangere poggiando il petto sul letto. Louis guardò attentamente come la sua schiena si inarcò mentre il respiro gli diventò traballante.

"Penso che dieci saranno abbastanza per la tua prima volta." Decretò per poi avvertire la seconda sculacciata.

La terza.

Harry sentiva il proprio corpo tremare e dopo ogni colpo Louis lo accarezzava delicatamente e delle volte lasciava dei teneri baci sulla parte bassa della sua schiena. Non appena finì, il ragazzo collassò sul materasso con la pancia, e rilasciò un lamento quando Louis si alzò dal letto. Lo guardò attentamente prendere la bottiglia che aveva precedentemente nelle mani prima di andare al piano di sopra.

"Andiamo Haz, ho bisogno che ti metta nella posizione di prima, okay? Puoi farlo per me?" Louis chiese dolcemente, poggiando le labbra sulla sua fronte.

Harry ansimò rimettendosi attentamente sulle mani e ginocchia mentre Louis si rimetteva dietro di lui. Rovesciò verso il basso la bottiglia e guardo il liquido che scorreva sul palmo della sua mano. Successivamente riportò le mani sul sedere di Harry iniziando a massaggiare il liquido contro questo. Harry mormorò in apprezzamento, dato che il liquido lo rinfrescava. Chiuse velocemente gli occhi portando la testa in giù.

"Ecco fatto." Louis mormorò, rimettendogli i boxer mentre Harry ricadeva sul materasso.

"E' andata cosi bene. Sei stato molto bravo piccolo." Si stese accanto a lui, lasciando la mano sul suo sedere.

Harry chiuse nuovamente gli occhi e dei respiri pesanti lasciarono il suo naso.

Louis lo guardo e realizzò subito dopo. "Oh Harry, non piangere ora. E' finita, basta più." Sospirò avvolgendo un braccio attorno al ragazzo più piccolo.
Harry rispose al suo conforto, seppellendo il viso nell'incavo del suo collo, lasciando uscire dalle labbra separate dei piccoli singhiozzi.

Louis lo tenne stretto.

"Shh piccolo." Lo confortò con un braccio attorno la sua schiena e l'altro sui capelli.

"Mi dispiace." Gli disse con un borbottio.

"Lo so amore, so che sei dispiaciuto. E non capiterà un'altra volta se farai il bravo, okay?"

Harru provò a fare ciò che meglio poteva per annuire.

"Solitamente non te lo permetterei, ma puoi stare nel mio letto sta notte." Lo informò

Si tirò via e si alzò dal letto, togliendosi la camicia, i jeans ed i boxer per poi saltare dentro le coperte, tirandosi nuovamente contro Harry.

"Prova a dormire adesso, abbiamo avuto un giorno molto impegnativo." Gli baciò la tempia.

"Cosa faremo domani?" Gli chiese.

"Shopping, piccolo. Compreremo qualcosa per la tua camera e qualche vestito per te e... Altra roba per te." disse Louis, sfiorandogli la schiena con un dito.

"Dormi." Ora gli ordinò, non volendo nessun altra domanda.

"Buonanotte Daddy." Disse Harry innocentemente.

"Buonanotte piccolo." Gli sorrise Louis.

To Love A Sadist //larry version//italian translation//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora