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DISCLAIMER:
Ci potrebbero essere scene cruente e crude, quindi dopo questo avviso rivolto al pubblico, non mi prendo alcuno responsabilità delle azioni che avverranno.

...

Ero immobile, non respiravo.
Ero sbiancato, e se non avessi respirato per altri 10 secondi sarei probabilmente morto asfissiato; caddi in un breakdown mentale assurdo, e senza rendermene conto, chiudendo gli occhi per meno di 0.00000001 secondi, la stanza era capovolta: il letto sotto sopra, gli organi squartati che prima erano sulla porta, ancora più vicini a me e le barelle le medicine e la flebo, distrutte, giacenti sul suolo.

Stavo per vomitare, c'era per terra, un cuore ancora vivo, che batteva: che orrore.

Cominciai ad indietreggiare lentamente, verso il fondo della stanza, mentre gli occhi bianchi si spiegano dalla porta: era come un'impulso spontaneo, che mi faceva indietreggiare cercando una via di fuga;
Arrivai al fondo della stanza, toccando con le gambe nude e il camice da paziente ricoverato, la parete gelida.
Mi girai verso indietro:

"Sono sull'orlo della finestra...- e adesso come c*zzo faccio...? Morirò? Mi dovrei buttare? E se fosse solo un sogno? Non ho decisamente tempo di perdermi nei miei pensieri, quindi o la va o la spacca: ho vissuto una bella vita e mi va bene così"

Mi buttai, mi sembrava di cadere nella tana del coniglio bianco, come in "Alice e il paese delle meraviglie".
Non c'era un fondo, e nemmeno una spiegazione razionale, ormai non capivo più nemmeno dove mi trovavo; qualche minuto dopo aver continuato a cadere sentii una fitta al petto, alle costole più precisamente.

E lì mi svegliai.

"CICO! CICO!" Gridavano.

Non sentivo e non vedevo, finché un'ondata di emozioni mi svegliò da quello che sembrava un'apparente coma;

Lyon mi stava baciando. E appena si staccò, prima ancora di vedere la sua faccia, sentii:

"OHMMIODDIO!! SEI VIVO! IO N- AVEVO PAURA DI PERDERTI, DI NON SENTIRE MAI PIÙ LA RUA VOCE DI...IO-..."

Mentre parlava e si rallegrava al fatto che non fossi diventato un vegetale una volta per tutte, una lacrima gli rigava dolcemente il viso;
Gli sorrisi delicatamente, con i tubi per respirare attaccati al naso.
Sul mio viso scese una lacrima, e mentre lo faceva, sentii Lyon appoggiarsi a me, e stendersi nel lettino ospedaliero vicino a me.

Tutto ciò era rassicurante e si vedeva che si sentiva a casa;
Ma non mi avrebbero dimessi presto, Lyon mi aveva dato una bella botta, e per quanto provassi qualcosa per lui, sicuramente ero ancora arrabbiato:
Quando mi aveva parlato, prima di farmi svenire, il mio cuore aveva fatto crack.

「𝐀𝐥𝐰𝐚𝐲𝐬 𝐃𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭」✓𝐥𝐲𝐨𝐧𝐭𝐨𝐛𝐛𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora