Sommario Airuna:
Alec Lightwood era soddisfatto della sua vita. Aveva un lavoro di successo e dirigeva uno studio legale insieme ad uno dei suoi migliori amici, era in ottimi rapporti con i suoi fratelli e aveva un appartamento perfettamente accettabile. Non poteva desiderare di meglio, ma quando trova una bambina tutta sola in un bar la sua vita verrà irrimediabilmente stravolta e, forse, non sarà neanche una brutta cosa.
Oppure,
La storia in cui Alec riallaccia i rapporti con sua madre, trova un fidanzato e adotta una bambina... anche se forse non necessariamente in quest'ordine.
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Ad Alec Lightwood piaceva la sua routine.
Sapeva che molte persone, i suoi fratelli compresi, non riuscivano a capire come lui potesse vivere la sua routine quotidiana fatta di casa - lavoro - pausa pranzo - ancora casa, se si escludevano alcune domeniche in cui Lydia lo obbligava a prendersi una pausa come sorta di vendetta per farle fare sempre la stessa cosa ogni domenica, ma a lui andava bene. A dispetto di quello che diceva Jace sull'essere uno dei due maggiori partner in un relativamente nuovo, ma già abbastanza di successo, studio di avvocati non era per niente un lavoro monotono; alcuni giorni lo si poteva decisamente considerare avvincente. E poi, non è che non facesse nient'altro che lavorare. Si allenava con i suo fratelli almeno quattro volte a settimana, solitamente box e arti marziali, anche se Izzy era riuscita a convincerli a provare Zumba. Aveva ricevuto dei giudizi contrastanti da parte dei fratelli Lightwood: Izzy e Jace se ne erano innamorati, ma Alec decisamente no. A parte questo, a lui piaceva la sua vita anche se non offriva molte opzioni.
Probabilmente era proprio per quello se era l'unica persona dell'intero bar a non assomigliare ad uno zombie. Alzò gli occhi al cielo: sì, erano le 7 di lunedì mattina, ma veramente a nessun altro piaceva il proprio lavoro?
Controllò nuovamente le sue e-mail, non sorpreso nel constatare di non averne ricevuta nessuna nei cinque minuti che erano passati mentre aspettava in coda, e sospirò. Aveva promesso a Izzy che avrebbe almeno trovato il tempo per sedersi e fare colazione ogni mattina (e sì, il caffè valeva come colazione) invece che mangiarla frettolosamente lungo la strada per l'ufficio, ma era veramente noioso. Si guardò intorno, cercando di distrarsi osservando le persone (o, per meglio dire, giudicandole, ma tanto nessuno poteva leggergli la mente) quando si rese conto che c'era una persona che non apparteneva a quel locale. Una bambina dalla pelle scura era in piedi accanto alla porta, chiaramente senza alcuna intenzione nel mettersi in coda per un caffè, e si guardava attorno con i suoi grandi occhi colmi di paura. Alec si guardò introno a sua volta, sicuro che avrebbe trovato qualcuno che la stesse cercando, ma tutti sembravano troppo occupati a guardare le loro tazze di caffè per notare che c'era una bambina nel locale.
Alec si avvicinò a lei lentamente e facendo in modo che lei sapesse quello che stava facendo per non spaventarla. La bambina sembrò ancora più impaurita quando lui si inginocchiò di fronte a lei, ma non diede segno di volersi allontanare e Alec lo interpretò come un buon segno.
"Ciao" sorrise "ti sei persa?"
La bambina non rispose.
"Non riesci più a trovare i tuoi genitori?" riprovò, ma ottenne la stessa risposta di prima "Va bene" Alec annuì "devono averti detto almeno un centinaio di volte che non devi parlare con gli sconosciuti. Sei una bambina molto sveglia per essertelo ricordata" si complimentò e questa volta riuscì a strappare un piccolo e timido sorriso alla bambina.
"Sono Alec" si presentò e ricambiando il sorriso della piccola "ho tre fratelli, il mio colore preferito è il verde, verde scuro non fluorescente, e mi piacciono davvero tanto i tuoi codini e i tuoi nastri" la bambina se li toccò con una mano, il sorriso leggermente più ampio "Ora che non sono un completo sconosciuto, ti va di dirmi come ti chiami?"
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Call You Home (Italian Translation)
FanfictionAlec Lightwood era soddisfatto della sua vita. Aveva un lavoro di successo e dirigeva uno studio legale insieme ad uno dei suoi migliori amici, era in ottimi rapporti con i suoi fratelli e aveva un appartamento perfettamente accettabile. Non poteva...