Ufficialmente l'ultimo capitolo di questa storia era il precedente. Questo è un piccolo spin-off ambientato qualche tempo dopo gli eventi appena narrati.
Buona lettura!
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Susan Miller sospirò mentre scorreva i documenti. Madzie Lightwood-Bane, 7 anni, alunna del primo anno che aveva appena cominciato la scuola elementare. Era stata una studentessa modello fino a quel momento: intelligente e diligente, silenziosa ma capace di interagire con la classe e farsi dei nuovi amici. Eppure...
Scosse la testa, guardando gli altri documenti che aveva sul tavolo: Bob Sullivan, alunno del secondo anno. Avevano avuto qualche problema con lui, ma niente di serio. Era un bambino pieno di energie a cui non piaceva stare seduto troppo a lungo, ma era la prima volta che si trovava coinvolto in una cosa simile.
La madre di Bob fu la prima ad arrivare e stava praticamente sputando fuoco "Voglio che quella bambina venga espulsa" ordinò lei, imperiosa.
"Si sieda, Mrs. Sullivan" la invitò, sostenendo il suo sguardo con fatica "I genitori di Madzie arriveranno presto e sono certa che ne potremo discutere come persone civili"
"Che cosa c'è da discutere?" lei incrociò le braccia, simile all'incarnazione di una Furia "Quel piccolo mostriciattolo ha slogato il polso di mio figlio!"
E dato che la fortuna non era dalla parte di Susan, in quel momento i Lightwood-Bane aprirono la porta del suo ufficio "Suo figlio se l'è meritato" ringhiò il più alto dei due.
Se non avesse ripreso il controllo della situazione, le cose si sarebbero concluse con un scazzottata "Perché, come prima cosa, non ci accomodiamo tutti?"
Fortunatamente l'altro padre sembrò essere dalla sua parte e prese il braccio di suo marito, ancora furioso, e lo costrinse a sedersi "Coraggio, Alexander, prima sentiamo cos'è successo"
Susan prese un profondo respiro, ricordando a sé stessa che aveva a che fare tutti i giorni con dei bambini urlanti. Poteva farcela "Allora, siete a conoscenza dell'incidente che è avvenuto oggi" iniziò lei, ma fu rudemente interrotta dalla mamma di Bob.
"Un incidente?" strillò lei, indignata "Si è trattato di un'aggressione"
"Come avvocato e CEO di uno studio legale, posso affermare con una certa autorità che si trattava di difesa personale" le rispose freddamente Alexander "Ma se vuole possiamo sempre andare a processo"
Susan lanciò un'occhiata disperata al padre più ragionevole. Se avesse permesso ad un giudice di intromettersi nella cosa poteva dire addio al suo lavoro. L'uomo sembrò divertito, ma i suoi occhi erano freddi proprio come il tono di voce del marito.
"Forse dovremmo far finire la signorina Miller di parlare prima di citare qualcuno in giudizio" posò la sua mano sulla gamba di Alexander, facendolo visibilmente rilassare, quasi come se fosse sotto incantesimo.
"Grazie, signor Lightwood-Bane" disse lei.
"Solo Magnus andrà bene, e mio marito è Alec" le rivolse un sorriso incoraggiante.
"Come stavo dicendo, oggi c'è stato questo incidente" riprovò lei "È da diversi giorni che Bob ha preso di mira Madzie e, nonostante abbiamo provato più e più volte a convincerlo a smettere, lui non l'ha fatto" Mrs. Sullivan aprì la bocca per interromperla di nuovo, ma Susan le lanciò un'occhiata solitamente riservata al più maleducato dei bambini e, sorprendentemente, funzionò "Oggi le ha dato nuovamente fastidio e sembrava che avesse cominciato a tirarle i capelli, quando Madzie ha reagito ruotandogli il braccio e causando la distorsione del polso" calò il silenzio nella stanza e tre paia di occhi la guardavano, pregando di continuare e di incolpare uno dei due bambini "Credo che possiamo tutti concordare che entrambi hanno agito in maniera inadeguata"
"Mio figlio è finito all'ospedale!" ovviamente lei fu la prima ad obiettare "Come può essere colpa sua?"
"Suo figlio ha bullizzato mia figlia per settimane e, dato che la scuola ha cercato di fermarlo ma lui ha continuato, possiamo solo immaginare che il problema nella sua educazione provenga da casa sua" disse duramente Magnus.
"Non ho bisogno di lezioni genitoriali da qualcuno che insegna alla propria figlia come ferire le altre persone" ribatté lei.
"Abbiamo solo insegnato a Madzie delle tecniche di auto-difesa che si basano sulla forza di chi attacca" Alec incrociò le braccia "Se suo figlio si è fatto male è solamente colpa sua"
A quel punto Mrs. Sullivan divenne rossa di rabbia "Come osa..."
"Adesso basta" li interruppe Susan "Entrambi i bambini si sono comportati male e sono andati contro le politiche della scuola. Il comportamento di Bob nei confronti di Madzie è inaccettabile, ma lei avrebbe dovuto cercare un insegnante e non avrebbe dovuto arrivare alle mani"
"Madzie ha informato gli insegnati sin dall'inizio" le ricordò Magnus, glaciale "Eppure è continuato. Non credo che la si possa biasimare per essersi difesa quando un viscido prepuberale ha cercato di toccarla senza il suo consenso"
Alla faccia del ragionevole. Susan sospirò "Per quanto io lo comprenda, lei ha comunque ferito un altro studente quando aveva a disposizione altre opzioni"
Mrs. Sullivan incrociò le braccia "Non capisco quale sia il problema. Mio figlio le ha tirato i codini, questo vuol dire che ha una cotta per lei e un pessimo gusto" scoccò un'occhiata ad Alec.
"Posso dire di trovare sempre meno colpa nelle azioni di Bob ogni volta che lei apre bocca" disse Alec, tagliente "Dopotutto, con una madre del genere non mi sorprende che lui non sappia come relazionarsi alle altre persone"
"Mi scusi?"
"No, non la scuserò" Alec la fulminò "Non fino a quando lei non insegnerà a suo figlio a rispettare le altre persone e gli spieghi cos'è il consenso"
"Non l'ha mica stuprata, la stava solo prendendo in giro!"
"Oh, ma diamogli tempo. Sono sicuro che avrà un promettente futuro in prigione, con una simile educazione"
Susan doveva fermarli prima che cominciassero a lasciarsi dei coltelli "Ora basta. Bob deve capire come esprimere i suoi sentimenti senza dar fastidio alle persone e Madzie deve comprendere che usare la forza non è una buona soluzione. Saranno entrambi sospesi per due giorni e spero che questo episodio non si ripeta"
Li vide annuire, evidentemente non contenti del verdetto, ma non aveva la forza per sopportare altri litigi così li congedò. Dio, e lei che pensava che i bambini fossero estenuanti. Li avrebbe sempre preferiti a genitori iperprotettivi. E ora doveva capire come spiegare a Bob come comportarsi con le ragazze, perché era chiaro che a casa non glielo avessero spiegato. Si alzò e decise che si era guadagnata una tazza di caffè, quando udì delle voci fuori dal suo ufficio. A quanto pare i Lightwood-Bane erano ancora lì.
"Dovemmo andare a prendere Madzie, Alexander" stava dicendo Magnus.
"Dammi in minuto, non voglio che lei mi veda così arrabbiato" quasi non riconobbe la voce di Alec, ora dolce e prudente.
"Sta bene" gli ricordò dolcemente Magnus "E quel Bob ci penserà due volete prima di darle di nuovo fastidio" c'era una nota vendicativa nella sua voce che colse Susan di sorpresa.
"Sì, hai fatto bene ad insegnarle quelle mosse" concordò Alec e Susan poteva quasi immaginarlo sorridere "Sarà triste nel sapere che mancherà due giorni di scuola"
"Starà bene" lo rassicurò Magnus "Lei è una Lightwood dopotutto. Rompe nasi e ne accetta le conseguenze"
E ora possiamo mettere la parola FINE a questa storia. Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti quelli che l'hanno letta. Vi ricordo che io non ho diritti su questa storia, che l'ho SOLO TRADOTTA.
Baci,
Posiedon1999
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Call You Home (Italian Translation)
FanfictionAlec Lightwood era soddisfatto della sua vita. Aveva un lavoro di successo e dirigeva uno studio legale insieme ad uno dei suoi migliori amici, era in ottimi rapporti con i suoi fratelli e aveva un appartamento perfettamente accettabile. Non poteva...